Egitto: differenze tra le versioni

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Il sistema politico egiziano è multi-partitico, ma con uno schieramento dominante di carattere indipendente, che fa capo al presidente al-Sisi.
 
[[Abd al-Fattah al-Sisi]], indipendente ed ex comandante in capo delle Forze armate, guida il paese ''de facto'' dal 3 luglio [[2013]] quando con ununa [[golperivoluzione egizianoin delcui 2013|colposcesero in tutte le più importanti piazze egiziane più di Statoquaranta militare]]milioni di persone destituì il suo predecessore [[Mohamed Morsi]], e ''de jure'' dall'8 giugno [[2014]] quando fu eletto plebiscitariamente presidente della Repubblica con il 96,91% dei voti, mentre [[Hamdin Sabahi]] di [[Corrente Popolare Egiziana]] ottenne il 7,3%. I votanti furono però solo il 47% degli elettori.[[Ibrahim Mahlab]] ha assunto la carica di Primo ministro il 1º marzo [[2014]], in seguito alle dimissioni di [[Hazem al-Beblawi]], in carica dal [[2013]].
 
[[Ibrahim Mahlab]] ha assunto la carica di Primo ministro il 1º marzo [[2014]], in seguito alle dimissioni di [[Hazem al-Beblawi]], in carica dal [[2013]].
 
Oltre 50 anni dopo la rivoluzione dei [[Liberi Ufficiali]] (23 luglio [[1952]]), all'inizio di marzo 2014, immediatamente prima delle [[Elezioni presidenziali in Egitto del 2014|elezioni presidenziali]] che avrebbero sancito la vittoria di al-Sisi, l'allora governo ''ad interim'' annunciò a sorpresa la revisione della legge elettorale presidenziale. Tuttavia, la nuova legge rende estremamente difficili le candidature ed è stata da più parti accusata di favorire nettamente al-Sīsī. Peraltro, anche riguardo alle elezioni parlamentari del 2015 si levarono accuse di violenze pubbliche e private contro gli oppositori e di brogli a favore dei partiti di governo fedeli al ''raʾīs''. Circa il 47% dei 32 milioni di elettori registrati votò nel 2014.
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=== Situazione dei diritti umani ===
 
Nel rapporto della Freedom House relativo al
Nel rapporto della Freedom House relativo al 2010 l'Egitto, classificato in posizione 130, è considerato fra i paesi non liberi.<ref>[http://www.trentoattiva.it/2011/02/il-ruolo-della-rete-nelle-rivolte-in-tunisia-ed-egitto/ Il ruolo della Rete nelle rivolte in Tunisia ed Egitto | TrentoAttiva<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
 
Come da informazioni dell'[[United States Agency for International Development|USAIDUSAI]] nel 2005 il 96,4% delle bambine egiziane tra i 10 e i 14 anni di età avevano subito <nowiki/>una [[Mutilazioni genitali femminili|mutilazione dei genitali]]<ref>[http://www.measuredhs.com/pubs/pdf/WP39/WP39.pdf Numbers of women circumcised in Africa: The Production of a Total. USAID Demographic and Health Research Paper No. 39, 2008], sito internet consultato il 2 maggio 2010</ref>; una statistica dell'[[Fondo delle Nazioni Unite per l'infanzia|UNICEF]] indica, con riferimento al 2003, una percentuale del 97,0% per le donne tra i 15 e i 49 anni di età<ref>[http://www.unicef.org/publications/files/FGM-C_final_10_October.pdf Statistica UNICEF, pagina 32], sito internet consultato il 18 luglio 2010</ref>. Le mutilazioni genitali femminili in Egitto sono reato dal 2008: approvata nel 2008, la legge è parte di un pacchetto di provvedimenti per l'infanzia che fra l'altro innalza l'età minima per contrarre matrimonio da 16 a 18 anni e consente alle madri di registrare i figli sotto il proprio nome<ref>[http://www.repubblica.it/2008/06/sezioni/esteri/egitto-infibulazione/egitto-infibulazione/egitto-infibulazione.html "Mai più donne mutilate" l'Egitto vieta l'infibulazione - esteri - Repubblica.it<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>.
 
== Economia ==