Organon: differenze tra le versioni
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L'Organon fu utilizzato nella scuola fondata da [[Aristotele]], il ''[[Liceo di Aristotele|Liceo]]''. Alcune parti delle opere sembrano essere stati appunti per delle lezioni di logica. La loro edizione a cura di [[Andronico di Rodi]] avvenne nel [[50 a.C.]], molti anni dopo la morte di Aristotele.
Dopo il collasso dell'[[Impero Romano]] nel [[V secolo]], la gran parte dell'opera di Aristotele andò perduta nell'Occidente latino. Le ''Categorie'' e il ''De interpretazione'',
L'opera di Aristotele era disponibile nell'Impero Arabo e venne studiata da pensatori [[islamici]] ed [[ebreo|ebraici]], tra cui il [[rabbino]] [[Mosè Maimonide]] e il giudice musulmano [[Ibn Rushd]](Averroè) ([[1126]]-[[1198]]), entrambi vissuti a [[Cordova]] in [[Spagna]]. Cordova aveva 70 biblioteche, una delle quali con oltre 40000 volumi, mentr le più grandi biblioteche nell'Europa non arabizzata possedevano all'epoca 2000 volumi.
Tutti i principali filosofi scolastici scrissero commenti all'Organon. [[Tommaso d'Aquino]], [[Guglielmo di Occam]] e [[Duns Scoto]] scrissero commenti alle ''Categorie'' e alle ''Confutazioni sofistiche''; [[Roberto Grossatesta]] un influente commento agli ''Analitici Secondi''.
C'era in questo periodo la tendenza a considerare il sistema logico dell'epoca come completo, il che senza dubbio ostacolò innovazioni in questo campo. Comunque [[Francesco Bacone]] pubblicò il ''[[Novum Organum]]'' nel 1620 come un critica a tutto campo alla logica aristotelica. [[Immanuel Kant]] pensava che non ci fosse niente da inventare dopo Aristotele, e un famoso storico della logica di nome [[Karl von Prantl]] affermò che qualunque logico che dicesse qualcosa di nuovo a proposito della logica era "confuso stupido o perverso". Questi esempi illustrano l'influenza avuta dalle opere logiche di Aristotele. In effetti già al tempo degli scolastici era divenuto noto come "il Filosofo", in gran parte a seguito della sua influenza su Tommaso. Il dogmatismo creato dagli scolastici in favore di Aristotele non scomparve fino al principio dell'epoca moderna.
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