Contrada di Valdimontone: differenze tra le versioni
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L'antefatto si collega alla terza prova: il mossiere era l'esordiente Capelli. La sua poca esperienza si rivelò fatale per il fantino del Montone, Antonio Marino detto ''Guanto'', il quale cadde a causa della veemenza con il cui cavallo forzava la mossa. Tutto ciò mentre il cavallo di rincorsa dell'[[Contrada Sovrana dell'Istrice|Istrice]] era abbondantemente fuori dai canapi. ''Guanto'' fu impossibilitato a correre la prova a causa dell'infortunio; subito dopo la prova corsa in nove, senza il Montone, i montonaioli si recarono sotto il verrocchio per contestare l'operato dell'esordiente mossiere. Capelli fu costretto alla fuga, inseguito da due montonaioli, i quali vennero però tratti in arresto dalla [[polizia]].
Proprio l'arresto dei due giovani portò come conseguenza l'aumento della tensione; Capelli si dimise, e fu sostituito dal più esperto Wilson Pesciatini, graduato della Polizia Municipale.
A sera i due ragazzi vennero scarcerati, tuttavia il Montone venne squalificato per un Palio (il suo barbaresco pagò con quattro palii).
Va comunque ricordato che il palio del giorno successivo fu uno dei più turbolenti,
{{vedi anche|Antonio Trinetti#La vittoria del 1966}}
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