Aspasia di Mileto: differenze tra le versioni

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==Biografia==
=== La relazione con Pericle ===
Considerata la [[concubinato|concubina]] di [[Pericle]], fu da questi presa come compagna dopo una lunga convivenza (ripudiò la moglie e la sostituì con Aspasia, non potendola però prendere in moglie perché straniera rispetto ad Atene) <ref>La data d'inizio della relazione con Pericle viene fatta risalire intorno al 450 a.C.</ref>. Proprio un legame così consolidato, secondo alcuni studiosi, appare incompatibile con le tesi che la vedrebbero una semplice etera. Non vi sono però documenti antichi che confermino il matrimonio. Secondo altre versioni, infatti, iI due non si sarebberosono sposati, ma avrebberosono semplicemente vissutovissuti ''more uxorio'' fino alla morte, dato che lo stesso Pericle aveva emanato una legge che vietava il matrimonio tra un ateniese e una straniera.<ref name=Cantarella>{{Cita libro|nome=Eva|cognome=Cantarella|nome2=Giulio|cognome2=Guidorizzi|titolo=Polis|volume=1|p=207}}</ref>
 
Aspasia ebbe da Pericle un figlio, il cui nome è tramandato come [[Pericle il Giovane]]; eccezionalmente, questi fu iscritto nelle liste dei cittadini: la legge, infatti, non concedeva lo ''status'' di [[Atene|ateniese]] a chi fosse nato da donne straniere; l'eccezione fu fatta per esplicita richiesta di Pericle al popolo ateniese, dopo che questi aveva visto morire di peste i due figli legittimi Santippo e Paralo; per non morire senza discendenti, lo stratega implorò il popolo di concedere la cittadinanza al figlio bastardo.<ref>Era proprio una legge voluta da Pericle nel 451/450 a.C. a non offrire alcun riconoscimento giuridico ai matrimoni contratti tra persone che non fossero entrambe ateniesi, cioè provenienti da genitori a loro volta ateniesi. La situazione era diversa quando uno degli sposi proveniva da uno stato con cui esisteva una convenzione per il reciproco riconoscimento dei matrimoni ([[epigamia]]). La legge fu comunque disattesa proprio per conferire al figlio di Aspasia la cittadinanza.</ref>