Inceneritore: differenze tra le versioni

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Gli impianti recenti – senza considerare alternative come la citata [[Gassificatore|gassificazione]] – paiono presentare un elevato grado di efficienza tale da contenere le emissioni a livelli significativamente inferiori al limite di legge, che quindi andrebbe coerentemente rivisto: in inceneritori come quello di Brescia, la concentrazione di diossina nei fumi può essere talmente bassa da risultare non rilevabile, per il fatto che gli inceneritori generalmente misurano le emissioni solo per garantirsi il rispetto delle leggi, e hanno una soglia di misurabilità nella fattispecie di 0,04 ng. Se la concentrazione fosse di poco inferiore alla soglia, data un'emissione di 5 000 000 m<sup>3</sup> di fumi al giorno, la produzione sarebbe di 200 000 ng/g, cioè la massima dose giornaliera tollerabile (0,15 ng) per oltre 1,3 milioni di persone.<ref name=toz/>
 
Secondo le stime delle agenzie per l'ambiente tedesca e statunitense l'incenerimento di rifiuti urbani è un'emissione non particolarmente significativa di diossine.
Le emissioni di sostanze tossiche (in particolare la [[diossina]], le nanopolveri e i [[furani]]), seppur entro i limiti di legge, sono ritenute da alcuni <ref>Si veda ad esempio [http://www.altreconomia.it/index.php?module=subjects&func=viewpage&pageid=309 questo articolo di altreconomia.it (marzo 2006)], nel paragrafo dedicato ai rischi da diossina.</ref> comunque significative, in quanto protratte nel tempo nello stesso luogo (ma questo ragionamento dovrebbe valere per qualunque fonte di diossina e inquinanti persistenti in genere).
NegliIn Stati Unitiparticolare l'[[EPA]] stima comeche negli USA le principali fonti di diossinesiano le combustioni incontrollate, mentre per gli inceneritori il contributocontribuirebbero sarebbeper delil 5,9%.<ref>{{en}} [http://www.epa.gov/ncea/pdfs/dioxin/2006/dioxin.pdf epa.gov: Dioxin Inventory of Sources] tabella 1-17 (PDF da 55Mb)</ref>
Il ministero tedesco competente invece stima che la principale fonte di emissionidiossine in Germania sia rappresentata dall'industria dei metalli e che il contributo dagli inceneritori sia inferiore all'1%.<ref>[http://www.qualenergia.it/UserFiles/Files/Rf_Te_TT_Waste%20Incineration_2005.pdf ''Waste Incineration — A Potential Danger?''], p. 3.</ref>
 
 
Negli Stati Uniti l'[[EPA]] stima come principali fonti di diossine le combustioni incontrollate, mentre per gli inceneritori il contributo sarebbe del 5,9%.<ref>{{en}} [http://www.epa.gov/ncea/pdfs/dioxin/2006/dioxin.pdf epa.gov: Dioxin Inventory of Sources] tabella 1-17 (PDF da 55Mb)</ref>
Le emissioni di sostanze tossiche (in particolare la [[diossina]], le nanopolveri e i [[furani]]), seppur entro i limiti di legge, sono ritenute da alcunialcune associazioni ambientaliste <ref>Si veda ad esempio [http://www.altreconomia.it/index.php?module=subjects&func=viewpage&pageid=309 questo articolo di altreconomia.it (marzo 2006)], nel paragrafo dedicato ai rischi da diossina.</ref> comunque significative, in quanto protratte nel tempo nello stesso luogo (ma questo ragionamento dovrebbe valere per qualunque fonte di diossina e inquinanti persistenti in genere).
Il ministero tedesco competente invece stima che la principale fonte di emissioni in Germania sia rappresentata dall'industria dei metalli e che il contributo dagli inceneritori sia inferiore all'1%.<ref>[http://www.qualenergia.it/UserFiles/Files/Rf_Te_TT_Waste%20Incineration_2005.pdf ''Waste Incineration — A Potential Danger?''], p. 3.</ref>
 
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