Guerra d'Olanda: differenze tra le versioni

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Su consiglio del [[Francesco Michele Le Tellier de Louvois|Louvois]] e del Vauban Luigi XIV decise una nuova invasione dei Paesi Bassi, con gli assedi e le conquiste di [[Condé]] e [[Bouchain]] sulla [[Schelda]] e successivamente gli attacchi a [[Valenciennes]] e [[Cambrai]]. Questo avrebbe consentito di formare quella linea di difesa del suolo francese auspicata dal Vauban stesso. Il re si mise alla testa dell'esercito con il duca d'Orléans, suo fratello, e i suoi marescialli e, grazie al solito diversivo per ingannare il nemico sulle sue reali intenzioni, il [[Guy Aldonce de Durfort de Lorges|maresciallo Guy de Durfort, duca di Lorges]] si presentava il 17 aprile dinanzi alla fortezza di Condé. Sei giorni dopo la fortezza si arrendeva agli assedianti, ottenendo da questi il diritto ad andarsene indisturbato con le sue truppe. A quel punto una parte dell'esercito al comando di Filippo d'Orléans e del maresciallo Créquy si spostò su Bouchain. Il principe d'Orange si spostò con il suo esercito per difendere la piazzaforte ma si trovò di fronte, presso Hautebise (Valenciennes), l'armata principale francese comandata da Luigi XIV in persona che aveva attraversato la Schelda. I due eserciti si fronteggiarono, schierati in ordine di battaglia, per tutto il 10 maggio, poi il principe di Orange si sganciò dal contatto e si diresse verso nord; la fortezza di Bouchain fu presa con facilità e il re se ne tornò a [[Versailles]] lasciando l'esercito nelle mani dei suoi marescialli.
 
Intanto nel Mediterraneo l'ammiraglio francese [[Abraham Duquesne|Duquesne]] aveva attaccato l'8 gennaio una flotta olandese, al comando dell'ammiraglio Michiel Adriaenszoon de Ruyter al largo dell'isola di [[Battaglia di Stomboli|Alicudi]] ma lo scontro si concluse con un nulla di fatto. Lo scontro si ripeté il 22 aprile al largo della cittadina siciliana di [[battaglia di Agosta|Agosta]] (Augusta a nord di Siracusa) e questa volta a disposizione dell'olandese vi era anche una piccola flotta spagnola il cui contributo, per altro, fu trascurabile. Le due flotte si allontanarono senza che nessuna di esse avesse perso un solo naviglio ma sulle navi olandesi si contarono circa 700 morti e 500 su quelle francesi. Fra i deceduti in campo olandese vi fu lo stesso ammiraglio comandante, de Ruyter. Infine il 2 giugno si svolse al largo di Palermo un terzo scontro che vide la flotta francese affondare a cannonate 3 navi olandesi (circa 150 morti) e 4 spagnole (500 caduti circa), mentre da parte francese ci furono una cinquantina di caduti ma nessun naviglio andò perso. Da quel momento la flotta francese ebbe la supremazia nel Mediterraneo per oltre due anni.
[[File:Battle of Palermo 1676.jpg|upright=1.3|thumb|La battaglia di Palermo del 2 giugno 1676]]