Linea di successione al trono d'Italia: differenze tra le versioni
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La '''linea di successione al trono d'Italia''' è la [[gerarchia]] corrente presso [[Casa Savoia]] per la trasmissione del titolo di [[Re d'Italia]]. Essa segue il criterio della [[primogenitura]] maschile secondo la [[legge salica]], ossia esclude le donne dall'ascesa al trono, ed è regolamentata da alcuni atti che ne precisano i criteri di applicazione attraverso una normativa riguardante i matrimoni principeschi.
Nel giugno [[1946]] lo stato italiano [[Nascita della Repubblica Italiana|si diede un ordinamento repubblicano]], di cui [[Umberto II d'Italia|Umberto II]] sovrano non abdicatario,non riconobbe la legittimità. I diritti dinastici sono contesi fra [[Vittorio Emanuele di Savoia]] e [[Amedeo di Savoia-Aosta (1943)|Amedeo di Savoia-Aosta]], benché Vittorio Emanuele abbia dichiarato nel [[2002]]: «Mio figlio e io con la presente diamo formale assicurazione circa la nostra fedeltà alla Costituzione repubblicana e al nostro presidente della Repubblica», rinunciando quindi esplicitamente a ogni diritto di successione dinastica.<ref>http://www.repubblica.it/online/politica/savoia/fedeli/fedeli.html Vittorio Emanuele di Savoia: "Fedeltà alla Costituzione" accesso 17 giugno 2012</ref>
==Le norme dinastiche==
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