Utente:Mattepisa1982/Sandbox: differenze tra le versioni
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Fondato ufficialmente nel 1909 da dei giovani studenti universitari, la squadra nerazzurra svolse i suoi prima anni di attività con partite non ufficiali a livello locale e regionale fino a che, nel 1912 battendo ''l'Alfea football Club'' nella cosi detta ''partita della vita'',<ref name="vita">{{cita web|editore=Tuttopisa|data=9 aprile 2014|titolo=Le realtà calcistiche cittadine dei primi del '900|url=http://m.tuttopisa.it/pisa-105/105-anni-di-pisa-l-universo-parallelo-di-etruria-pisa-fbc-alfea-e-gerbi-pisa-7799}}</ref><ref name="100PISA"></ref>diventò la realtà cittadina più importante e si rinforzo con i migliori giocatori dell'altra società pisana, arrivando cosi, nel 1914, a fare il suo esordio ufficiale direttamente in [[Prima Categoria]]. Nella sua ormai più che secolare storia sono da ricordare i primi anni di attività in cui la squadra sfiorò il titolo nazionale nel [[1921]], la scalata fino alla [[Serie A]] nel [[1968]], i 16 anni della gestione [[Romeo Anconetani|Anconetani]] con i 6 campionati di serie A e le due vittorie in [[Coppa Mitropa]] che la fecero conoscere a livello nazionale e infine l'ultima promozione in [[Serie B]] nel [[2007]] con la ben giocata annata seguente in cui arrivò a giocarsi la promozione in massima serie ai play-off.
== Storia ==
== La nascita del Pisa Sporting Club: le origini e la finalissima ==▼
▲=== La nascita del Pisa Sporting Club: le origini e la finalissima ===
Il calcio a Pisa comparve per la prima volta nell'inverno del [[1908]], sul prato della piazza di [[San Paolo a Ripa d'Arno]], dove alcuni ragazzi cominciarono a dar calci a una palla di stracci, tra due porte create con giacche e cappotti.<ref>{{cita|100Pisa| Impararono i primi rudimenti sul gioco leggendo la Stampa sportiva di Torino alla palestra "Forza e Coraggio" frequentata da quegli stessi ragazzi.'''100 Pisa p. 10-11'''}}</ref> Quegli stessi ragazzi fondarono poco dopo la ''Società Sportiva Etruria'', avente per divise alcune camicie biancorosse in onore dei colori del gonfalone cittadino, e iniziarono a usare come campo di gioco il prato del [[Duomo di Pisa|Duomo]] e la Piazza d'Arme. La prima partita "ufficiale" avvenne proprio in quell'anno contro una compagine [[livornese]], la ''Libertas'': nel campo labronico di Piazza Orlando i padroni di casa si imposero per 5-0.<ref>{{cita|Vasarelli|p. 7-13}}</ref>
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[[File:Jozsef Ging.JPG|thumb|L'allenatore magiaro [[József Ging]] che sfiorò la conquista del titolo nazionale nel 1921.]]
=== Dagli anni venti agli anni cinquanta ===
A partire dalla stagione 1921-1922, a seguito della riforma dei campionati, vi fu l'istituzione della [[Prima Divisione]] a due gironi, e il Pisa fu inserito nel girone B. Per quattro anni la squadra guidata da Ging ottenne ottimi risultati, piazzandosi rispettivamente al terzo, quarto, sesto e quinto posto; questo grazie anche agli innesti di giocatori come [[Giovanni Moscardini]] o il portiere Dovichi. Sebbene il Pisa di quegli anni fosse una delle squadre più forti d'Italia, non ci fu mai il giusto spunto per vincere il girone. Ciò nonostante, il vivaio nerazzurro fu capace di "sfornare" molti giocatori promettenti, tra cui ricordiamo i futuri nazionali [[Enrico Colombari]], [[Mario Gianni]] e [[Sergio Bertoni]], nonché il capocannoniere [[Danilo Sbrana]].<ref name="Anni Venti">{{cita|100Pisa| p.31-32}}</ref>
[[File:Pisa 1942-1943.jpg|thumb|left|Una Formazione del Pisa nel campionato di [[Serie B 1942-1943]] ultimo prima della pausa forzata a causa della [[Seconda Guerra Mondiale]].]]
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Ma la [[Serie A]], tanto sudata e faticosamente acquisita, rimase nella città della torre soltanto un anno. La squadra, non particolarmente rinnovata, non ottenne i risultati sperati e dopo la stagione [[Serie A 1968-1969|1968-1969]] caratterizzata da 6 vittorie, 8 pareggi e 16 sconfitte (26 gol fatti e 44 subiti), il Pisa tornò nella serie cadetta. Sul fronte delle statistiche da segnalare che il primo punto del Pisa in Serie A arrivò alla quarta giornata, 1-1 in casa contro il Varese, cui fece immediato seguito la prima vittoria, Pisa-Atalanta 1-0 alla quinta.<ref>{{cita|100Pisa| p. 152-159}}</ref>
=== Gli anni bui ===
Il Pisa si presentò ai nastri di partenza del campionato di Serie B del [[Serie B 1969-1970|1969-70]] con la dichiarata volontà di tornare subito in Serie A. La squadra, affidata a [[Lauro Toneatto]], esordì vincendo a [[Taranto]] per 2-0. Ma in seguito i nerazzurri alternarono belle vittorie a clamorose sconfitte. Toneatto fu costretto a dimettersi e il successore [[Giuseppe Corradi]] portò la squadra al 7º posto in classifica. La delusione per la città fu cocente, la società si trovò nuovamente in difficoltà economiche e fu costretta a una serie di cessioni. Così, nel successivo campionato di Serie B la squadra apparve nettamente indebolita e tornò in Serie C. La società era debole e senza grosse disponibilità economiche e i primi due anni di Serie C ([[Serie C 1971-1972|1971-72]] e [[Serie B 1972-1973|1972-73]]) furono molto difficili. Una parziale riscossa ci fu nel [[Serie C 1973-1974|campionato 1973-74]], con la squadra che conquistò un buon 6º posto. Da segnalare, in quel campionato, l'esplosione di [[Marco Tardelli]], poi venduto al [[Calcio Como|Como]] per un centinaio di milioni. Altri giocatori ebbero la stessa sorte, così la squadra risultò nettamente indebolita e nelle stagioni seguenti lottò per non retrocedere. Così dopo anni anonimi e pieni di difficoltà il presidente Rota decise di mettere la società sul mercato.<ref>{{cita web|url=http://www.pisacalcio.it/?page_id=43|titolo=Gli anni 70 e la gestione Rota}}</ref>
=== L'era Anconetani ===
[[File:Pisa Sporting Club 1985-1986.jpg|thumb|La squadra del 1985-1986, retrocessa in Serie B ma vincitrice della [[Coppa Mitropa]].]]
Nel [[1978]] si aprì una nuova era per il calcio pisano: la società fu acquistata da [[Romeo Anconetani]]<ref>{{cita web|url=http://www.pisanellastoria.it/index.php?option=com_content&view=article&id=24&Itemid=38|titolo=Romeo Anconetani|editore=Pisanellastoria.it}}</ref>, o più semplicemente ''Romeo'' (detto anche ''lo Sciamanno'') per tutti i pisani, che divenne subito famoso come "ammazza-allenatori" ma anche come grande talent scout. Nel [[Serie C1 1978-1979|campionato 1978-79]], nella neonata [[Serie C1]], Romeo alternò alla guida del Pisa ben tre tecnici: [[Giampiero Vitali]], Gianni Seghedoni e infine Pier Luigi Meciani che portò i nerazzurri, trascinati da [[Claudio Di Prete]] e [[Giorgio Barbana]], a conquistare la Serie B dopo sette anni. Da ricordare la trasferta di [[Pagani]], nell'ultima giornata, dove il Pisa fu seguìto da oltre {{formatnum:2000}} tifosi e si impose per 1-0. Anche nella stagione successiva, [[Serie B 1979-1980|1979-80]] in Serie B, i tecnici furono tre: iniziò il confermato Meciani, sostituito poi da Sergio Carpanesi e da Beppe Chiappella che portò la squadra al 14º posto, con salvezza raggiunta solamente all'ultima giornata grazie all'1-0 sulla [[Società Sportiva Sambenedettese Calcio|Sambenedettese]] con gol di [[Aldo Cantarutti]].
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I nerazzurri disputarono due campionati in Serie B dai risultati deludenti, nonostante la presenza di giocatori come [[Christian Vieri]], [[Marco Ferrante (calciatore)|Marco Ferrante]], [[Lorenzo Scarafoni]] e [[Roberto Muzzi]] il terzo campionato, [[Serie B 1993-1994|stagione 1993-94]], perse lo spareggio contro l'[[Associazione Sportiva Acireale|Acireale]] (ai calci di rigore) e ciò determinò la fine del Pisa Sporting Club.<ref>{{cita news|url=http://archiviostorico.corriere.it/1994/giugno/15/Acireale_resta_rigori_sprofondano_Pisa_co_0_94061515080.shtml|titolo=L'Acireale resta in B, i rigori sprofondano il Pisa in C dopo 15 anni|pubblicazione=Corriere della Sera|autore=Adriano Cisternino|data=15 giugno 1994|pagina=34}}</ref> La squadra retrocesse e si trovò di colpo in grosse difficoltà economiche. Fu costruita una nuova squadra ma Romeo Anconetani non riuscì a far fronte al deficit finanziario, così nell'agosto del [[1994]] il Pisa Sporting Club non fu ammesso al campionato.<ref>{{cita web|url=http://iltirreno.gelocal.it/pisa/cronaca/2008/04/03/news/il-pisa-poteva-essere-salvato-1.1713467|titolo=Il Pisa poteva essere salvato|editore=iltirreno.gelocal.it|autore=Antonio Scuglia|data=3 aprile 2008}}</ref>
=== La caduta e la nascita del Pisa Calcio ===
Alcuni personaggi locali iscrissero in fretta e furia una nuova società l'A.C. Pisa, al campionato regionale di [[Eccellenza (calcio)|Eccellenza]]. La nuova squadra fu approntata in breve tempo e non fu in grado di lottare per la promozione, concludendo all'8º posto, fra mille difficoltà di carattere burocratico e finanziario.
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una finale Albinoleffe-Lecce|editore=repubblica.it|data=8 giugno 2008}}</ref> Il Pisa resta, dunque, in [[Serie B]]. Il 18 giugno [[2008]], esattamente un anno dopo la storica promozione in Serie B ed esattamente dopo tre anni dal suo insediamento alla presidenza della società toscana il presidente Leonardo Covarelli acquista il [[Perugia Calcio]] (squadra della sua città di origine), e nemmeno un mese dopo, esattamente il 10 luglio, cede il pacchetto azionario della società nerazzurra all'imprenditore romano [[Luca Pomponi]].<ref>{{cita web|url=http://www.offsidepisa.com/prima-divisione-gir-b/commenti/96-pisa-sempre-piu-vicina-la-cessione-a-pomponi.html|titolo=Pisa - Sempre più vicina la cessione a Pomponi|editore=offsidepisa.com|autore=Emiliano Morozzi|data=10 Luglio 2008}}</ref> La stagione calcistica 2008-09 sarà il 32º campionato di Serie B nella storia del Pisa, nonché quella del centenario. Grazie al buon lavoro e all'entusiasmo del neo-presidente vengono sottoscritti {{formatnum:7505}} abbonamenti battendo il record dell'anno precedente.<ref>{{cita web|url=http://www.stadiapostcards.com/B08-09.htm|titolo=Abbonamnenti serie B 2008-2009}}</ref>
=== La retrocessione e l'esclusione dal professionismo nell'anno del centenario ===
[[File:pisastemma.png|thumb|right|Il vecchio stemma del Pisa Calcio.]]
La [[Pisa Calcio 2008-2009|stagione 2008-2009]] è l'anno del centenario. Viene confermato sulla panchina pisana [[Giampiero Ventura]] e la squadra parte con l'obiettivo play-off. L'inizio di campionato è, però, deludente, tanto che la squadra perde le prime due partite subendo cinque gol e segnandone soltanto due. La stagione non continua altrettanto bene, la squadra non riesce mai a entrare in zona play-off tranne che nella giornata in cui sconfigge l'[[Empoli Football Club|Empoli]] per 3-0 piazzandosi momentaneamente al quarto posto. Anche se durante il campionato ottiene vittorie importanti contro il [[Parma Football Club|Parma]] per 2-1, nel derby con il Livorno 2-1 o con l'Empoli per 2-0, Ventura è esonerato a seguito di cattivi risultati consecutivi e al suo posto è chiamato [[Bruno Giordano (calciatore)|Bruno Giordano]]. La squadra non si riprende, anzi è in caduta libera e dopo la sconfitta interna per 1-3 contro il [[Piacenza Football Club|Piacenza]], precipita al quart'ultimo posto a due giornate dalla fine. I tifosi rimpiangono Ventura e contestano fortemente i giocatori, rei di guidare la società pisana verso il baratro. All'ultima giornata il Pisa in superiorità numerica per buona parte del match perde, all'ultimo minuto dei tempi di recupero, in casa per 1-0 contro il [[Brescia Calcio|Brescia]] e chiude al ventesimo posto, che anche in virtù dei risultati sfavorevoli dagli altri campi, costa ai nerazzurri la retrocessione diretta in [[Lega Pro Prima Divisione|Lega Pro]].<ref>{{cita web|url=http://www.ilmessaggero.it/HOME_SPORT/CALCIO/serie_b_i_verdetti_finali_pisa_retrocesso_scontri_all_arena_garibaldi_feriti_e_fermi/notizie/60334.shtml|titolo=Serie B, i verdetti finali: Pisa retrocesso|editore=ilmessaggero.it|data=30 maggio 2009}}</ref>
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Il 15 giugno [[2009]] Luca Pomponi in assenza di compratori apre ufficialmente una sottoscrizione popolare per donazioni a fondo perduto e/o abbonamenti nel tentativo di ricevere una forte spinta economica per poter garantire l'iscrizione della società al prossimo campionato. Il garante pisano dell'operazione Avv. Andrea Bottone ha assunto l'impegno pubblico alla restituzione di tutti i soldi ricevuti nel caso in cui il tentativo di iscrizione fallisca. Il 9 luglio la Covisoc esclude il Pisa dal campionato di [[Lega Pro Prima Divisione]]<ref>{{cita web|url=http://www.ilmessaggero.it/HOME_SPORT/CALCIO/lega_pro_la_covisoc_boccia_16_squadre_anche_avellino_venezia_e_treviso/notizie/65111.shtml|titolo=Lega Pro, la Covisoc boccia 16 squadre: anche Avellino, Venezia e Treviso|editore=ilmessaggero.it|data=9 luglio 2009}}</ref> per una carenza patrimoniale di 5 milioni e trecentoventinovemila euro e in più 12,4 milioni di debito del bilancio con 3 milioni di crediti. La società ha tempo fino all'11 luglio per presentare il ricorso altrimenti la Covisoc decreterà la seconda bocciatura il 14 luglio ma l'11 luglio si conclude con un nulla di fatto. Il Pisa Calcio, a soli 15 anni dalla sua nascita (avvenuta dalle ceneri del Pisa Sporting Club nel [[1994]]), viene escluso dai campionati per gravi inadempienze finanziarie e gravissime carenze patrimoniali.<ref>{{cita news|formato=PDF|url=http://213.215.145.251/Assets/contentresources_2/ContenutoGenerico/7.$plit/C_2_ContenutoGenerico_21734_StrilloComunicatoUfficiale_lstAllegati_Allegato_0_upfAllegato.pdf|titolo=Comunicato 3/A (2009)|pubblicazione=Federazione Italiana Giuoco Calcio|data=14 luglio 2009}}</ref> I suoi giocatori vengono successivamente svincolati d'ufficio. Il 23 luglio il sindaco di Pisa [[Marco Filippeschi]] costituisce in comune una nuova società sportiva, chiamata ''AC Pisa 1909'', con l'obiettivo di iscriverla al campionato di [[Serie D]].<ref>{{cita web|url=http://sport.repubblica.it/news/sport/calcio-pisa-dopo-retrocessione-nasce-nuova-squadra/3697314|titolo=Pisa: dopo retrocessione nasce una nuova squadra|editore=repubblica.it}}</ref> Il sindaco ha contestualmente avviato contatti con i soggetti imprenditoriali, appartenenti al territorio della provincia e non, che hanno manifestato l'intenzione di acquisire la società.
=== L'AC Pisa 1909 ===
Il 7 agosto [[2009]] la neonata società "AC Pisa 1909" viene ceduta dall'amministrazione comunale pisana al gruppo Battini-Aringhieri-Camilli.<ref name="a">{{cita news|url=http://ricerca.gelocal.it/iltirreno/archivio/iltirreno/2009/08/06/LS2LG_LS201.html|titolo=Il Comandante sale sulla Torre|pubblicazione=Il Tirreno|autore=Massimo Berutto|data=6 agosto 2009}}</ref> A [[Carlo Battini]] (che sarà presidente e amministratore unico) va il 35%, a sua figlia [[Carla Battini]] il 9%, a [[Umberto Aringhieri]] (che ricopre anche il ruolo di direttore generale) il 35%, e al presidente del [[Unione Sportiva Grosseto Football Club|Grosseto]], [[Piero Camilli]], il 20%. L'1% lo ha comprato l'avvocato Andrea Bottone in qualità di garante della tifoseria e lo "venderà" a un comitato che sarà creato ''ad hoc''. L'11 agosto il Pisa viene iscritto nel girone D della [[Serie D 2009-2010]], allestendo una squadra, sulla carta, molto competitiva. Gli abbonamenti sottoscritti dalla tifoseria locale supereranno le {{formatnum:3000}} unità. Vengono ingaggiati, tra gli altri, [[Lucas Maximilian Cantoro]], Vitaliano Bonuccelli, Gianluca Porro, Alberto Francesconi, [[Marco Carparelli]] e [[Manuele Guzzo]]. Il 17 settembre l'assetto societario si evolve: con l'ingresso dell'avvocato [[Enrico Valentini]] al quale va il 39%, esce di scena Carla Battini e si riducono al 20% sia la quota del presidente Carlo Battini che la quota del dg Umberto Aringhieri. Invariate le quote di Piero Camilli (20%) e Andrea Bottone (1%). Nella prima assemblea dei soci del 30 settembre, Carlo Battini è confermato presidente, Umberto Aringhieri viene nominato vice presidente, Enrico Valentini e Andrea Bottone vengono nominati consiglieri unitamente ai nuovi arrivati Roberto Cerboni e Fabrizio Berna. Viene inoltre nominato l'amministratore delegato nella figura del dr. [[Angelo Palmas (dirigente sportivo)|Angelo Palmas]] il quale ricoprirà anche la carica di nuovo direttore generale,
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