Blutfahne: differenze tra le versioni
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==Storia==
Quando i [[Feudalesimo|signori feudali]], dal [[XIII secolo]], furono investiti del ''blutgerichtsbarkeit'', la bandiera del sangue si affiancò o sostituì le insegne proprie dei feudi, a significare il potere e le prerogative dei feudatari; inoltre indicava che gli stessi avevano il dovere di contribuire con propri uomini all'armata imperiale.<ref name=Zna>{{cita|Znamierowski}}</ref> Alcuni dei [[Vassallo|vassalli]] ebbero il diritto di aggiungerla alle proprie insegne per [[regalia]]. Per questi motivi compare quale [[campo (araldica)|campo]] di colore [[rosso (araldica)|rosso]], spesso [[diaprato]] nei grandi stemmi del regno di [[Prussia]], della contea di [[Anhalt]] e dei ducati di [[Sassonia-Coburgo-Gotha]], [[Sassonia-Meiningen]], [[Sassonia-Altenburg]] e [[Baviera]], viene detto in questi casi ''campo (o quarto) di regalia''.<ref>{{Cita|di Crollalanza|}}</ref><ref>{{Cita|Fox-Davies|}}</ref> La ''blutfahne'' fu inoltre concessa tra il [[XII secolo|XII]] e il [[XIII secolo]] alle città che diventavano [[Libera città imperiale|libere città imperiali]] e ai liberi contadini di [[Canton Svitto|Svitto]] nel [[1240]].<ref name=Zna /> In [[Italia]] l'imperatore [[Federico Barbarossa]] la diede, nel [[1162]] e di nuovo nel [[1166]], alla [[Repubblica di Pisa]] che infatti portò sempre stemma e bandiera
La blutfahne fu anche utilizzata nel [[basso Medioevo]] dai [[lanzichenecchi]]: sotto tale insegna di guerra combattevano i cosiddetti ''Verlorener Haufen'' (lett. "mucchi perduti") ossia unità scelte per svolgere compiti particolarmente rischiosi e ad alto tasso di perdite.
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