==Origini e varianti==
cappuccetto rosso sapeva solo masturbarsi con tutti i lupi
La storia di Cappuccetto Rosso può essere fatta risalire alla [[tradizione orale]] di diverse regioni [[Europa|europee]]. Si sa che la fiaba era narrata già nel [[XIV secolo]] in [[Francia]]. "La finta nonna" è il titolo di una antica versione italiana della fiaba, in cui Cappuccetto Rosso riesce a sconfiggere il lupo basandosi esclusivamente sulla propria astuzia. Alcuni sostengono che questa versione sia più vicina all'originale, e che il personaggio del taglialegna sia stato aggiunto successivamente per suggerire l'idea [[maschilismo|maschilista]] che nonna e nipote non potessero salvarsi senza l'aiuto di un uomo.
In ogni caso, la versione scritta più antica della fiaba è ''Le Petit Chaperon Rouge'', apparsa nella raccolta di fiabe ''[[I racconti di Mamma Oca]]'' di [[Charles Perrault]] nel [[1697]]. La versione di Perrault è più sinistra di quella successiva (e meglio nota) dei Grimm. In questa versione Cappuccetto Rosso è "una ragazza attraente e di buona famiglia" che finisce mangiata dal lupo insieme alla nonna, senza alcun [[lieto fine]]. Al termine del racconto, Perrault fornisce una spiegazione esplicita della morale, dalla quale non è difficile estrarre l'evidente contenuto [[sesso|sessuale]]:
:''Da questa storia si impara che i bambini, e specialmente le giovanette carine, cortesi e di buona famiglia, fanno molto male a dare ascolto agli sconosciuti; e non è cosa strana se poi il Lupo ottiene la sua cena. Dico Lupo, perché non tutti i lupi sono della stessa sorta; ce n'è un tipo dall'apparenza encomiabile, che non è rumoroso, né odioso, né arrabbiato, ma mite, servizievole e gentile, che segue le giovani ragazze per strada e fino a casa loro. Guai! a chi non sa che questi lupi gentili sono, fra tali creature, le più pericolose!''
La versione di Perrault della fiaba, incluse le conclusioni morali, fu raccontata quasi identica da [[Carlo Collodi|Collodi]], nella sua raccolta di fiabe ''[[I racconti delle fate]]''.
Nel [[XIX secolo]], due versioni tedesche della fiaba furono raccontate ai fratelli Grimm da [[Jeanette Hassenpflug]] ([[1791]]–[[1860]]) e [[Marie Hassenpflug]] ([[1788]]–[[1856]]). I Grimm trasformarono una delle due versioni nella storia principale, e la seconda in un seguito. La prima, col titolo ''Rotkäppchen'', fu inclusa nella prima edizione della loro raccolta ''Kinder- und Hausmärchen'' ([[1812]]). In questa [http://www.pitt.edu/~dash/type0333.html#grimm versione] la ragazza e sua nonna venivano salvate da un cacciatore interessato alla pelle del lupo. Nella seconda storia, Cappuccetto Rosso e sua nonna, grazie all'esperienza acquisita con il primo lupo, riuscivano a catturarne e ucciderne un altro.
I Grimm continuarono a rivedere la storia nelle edizioni successive; quella meglio nota è la revisione finale, del [[1857]], con il taglialegna che sostituisce il cacciatore.
''Cappuccetto Rosso'', nelle sue varianti, può essere messa in relazione con altre fiabe e miti analoghi. Il tema delle vittime estratte sane e salve dalla pancia del lupo, in particolare, si trova quasi identico nella fiaba [[Russia|russa]] ''[[Pierino e il lupo]]'', ed è una variante di un'idea almeno antica quanto il ''[[Libro di Giona]]''.
==Analisi e interpretazioni==
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