Cagots: differenze tra le versioni
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== Origini ==
Sono state date le spiegazioni più disparate sulle loro origini. È comunque verosimile che nel corso dei secoli si siano mescolate differenti popolazioni. Le loro origini sono probabilmente numerose come i nomi loro attribuiti, ciascuno dei quali ha una spiegazione diversa. Ciononostante, queste restano misteriose, e sono state invocate più teorie. Si è parlato dei Visigoti sconfitti dai Franchi, di musulmani che avevano trovato rifugio nelle vallate pirenaiche durante la Riconquista della Spagna operata dai re Cattolici, di musulmani sconfitti al momento dei loro raid in Francia nell'VIII secolo o fatti prigionieri al momento della Riconquista, di ebrei, di catari, di gitani, di lebbrosi o degli esclusi dalla società (vagabondi, senza terra, figli cadetti, banditi, ecc.). È possibile che i primi siano stati i discendenti di un popolo sconfitto o da fuggiaschi che trovarono rifugio fuori delle città nelle sole comunità in cui erano certi che nessuno avrebbe osato cercarli: quelle dei lebbrosi.
Secondo Alain Guerriau, ricercatore del CNRS, la riorganizzazione della società feudale nel sud-est della Francia nei secoli XII e XIII, ha creato, in un contesto economico e politico consolidato, una categoria di esclusi (figli cadetti, senza terra) che ne vivevano ai margini. Si sarebbe quindi creata un amalgama tra questi e i lebbrosi, che nella stessa epoca erano rifiutati dalla società. In seguito, quando fu dimenticata la loro origine, i fantasmi di ciascuna epoca prestarono loro differenti storie.
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Sui Cagots pesarono numerose prescrizioni, alcune solo in forma orale, ma altre trascritte nei « fors » (leggi) di Navarra e del Béarn del XII e XIII secolo.
Essi dovevano portare un segno distintivo, generalmente una zampa d'oca ritagliata da una stoffa rossa e cucita sulle vesti (a Marmande nel 1396, il regolamento precisa che i Gahets dovranno portare, cucito sulla loro biancheria, sul lato sinistro, un segno di stoffa rosso, lungo una mano e largo tre dita). Non avevano un nome di famiglia; solo un prenome seguito dalla menzione « Chrestians » o « Cagot » figurava sui loro atti di battesimo, e le cerimonie religiose che li riguardavano si svolgevano generalmente a notte fonda. Alla loro morte, erano sepolti in un settore separato del cimitero o in un cimitero a parte. Erano autorizzati a sposarsi solo tra loro. Benché Cristiani, erano relegati in fondo alle chiese nelle quali potevano entrare solo attraverso porte speciali molto basse, per obbligarli a curvarsi all'ingresso; a loro era riservata un'acquasantiera speciale. Essi infine vivevano in quartieri speciali, spesso antichi lebbrosari. Non dovevano camminare a piedi nudi (cosa abituale per i poveri) e in alcune regioni dovevano segnalare la loro presenza con una raganella di legno. Non era loro risparmiata alcuna umiliazione, fin nei minimi particolari.
Vivendo come proscritti e colpiti da tabù, pesavano su loro un gran numero di interdizioni dettate dalla superstizione: alcuni mestieri erano loro vietati, generalmente tutti quelli che avevano relazione con elementi ritenuti capaci di trasmettere la lebbra, come la terra, il fuoco e l'acqua (che dovevano attingere a fontane loro riservate). Non erano quindi mai coltivatori. Egualmente erano loro vietati i mestieri che avevano rapporti con l'alimentazione. Non dovevano portare alcun oggetto tagliente, quindi né armi né coltelli, ma curiosamente li si trova a esercitare professioni come il chirurgo e gli si riconoscono volentieri doti di guaritori. Le donne erano spesso ostetriche; fino al XV secolo le donne cagots ebbero addirittura l'esclusiva di tali attività. Essi erano invece autorizzati a maneggiare il legno, per cui erano frequentemente carpentieri o muratori, taglialegna o bottai. Se gli strumenti di tortura erano di legno, cosa frequente nei paesi e nei villaggi, potevano essere boia o falegnami, costruttori di bare o affossatori, funzioni che non miglioravano la loro immagine, né per conseguenza la loro sorte, presso le popolazioni locali. Le professioni che esercitarono più spesso furono quelle di intrecciatori di vimini, di cordai e di tessitori. Pagati in natura, non ricevevano salario e costituivano quindi una manodopera a buon mercato. Furono, di conseguenza, esentati dalle imposte, almeno fino al regno di Luigi XIV quando nel Béarn contavano 2500 anime. Essi riscattarono allora, con lo strumento finanziario che compensava le imposte a cui erano stati esentati, il loro « affrancamento » per decreto reale.
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*Paola Antolini, "Au-delà de la rivière. Les cagots : histoire d'une exclusion", Nathan 1991(in italiano 1989) ISBN 2091904309
*Louis Charpentier, ''Il mistero di Compostela'', Le età dell'Acquario 2006 ISBN 8871362438
== Curiosità ==
Lo scrittore inglese Tom Knox, pseudonimo di Sean Thomas, nel suo thriller "Il Marchio di Caino" espone alcune teorie tra il fantasioso e il reale, comunque interessanti, sul perché delle persecuzioni contro i Cagots.
===Significato derivato===
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