Utente:Truthful eye/Sandbox3: differenze tra le versioni

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Negli anni '90 vennero pubblicati i primi due studi che confrontarono le differenze di attivazione del gran pettorale tra varie inclinazioni della panca (Barnett et al., 1995; Glass e Armstrong, 1997)<ref name="Barnett" /><ref name="Glass" />. Entrambi gli studi registrarono un'attivazione del petto clavicolare non significativamente differente tra la panca piana e l'inclinata, quando l'inclinazione era rispettivamente di +40° e +30°. In entrambi i casi i soggetti erano giovani e allenati, e i carichi utilizzati corrispondevano ad intensità di carico medio-alte (70-80% 1-RM).
 
Fino a tutti gli anni 2000 la letteratura ufficiale sembrava confermare che l'inclinazione della panca non influenzasse l'attività dei fasci clavicolari, fino al 2010, anno in cui viene pubblicato lo studio di Trebs et al<ref name="Trebs" />. In questa analisi i ricercatori paragonarono diverse inclinazioni della panca per verificare se le osservazioni precedenti potessero essere confermate anche con maggiori inclinazioni di quelle testate. Qui vennero confrontate 4 differenti inclinazioni: 0°, +28°, +44°, +56°. Si osservò che un aumento dell'attività del fascio clavicolare avvenisse da +44°, ma le differenze tra la panca piana e l'inclinata a +28° non erano significative. Queste osservazioni erano coerenti con i risultati precedenti, lasciando concludere che fino a circa +40° il petto alto non venisse molto influenzato dall'inclinazione della panca. Il quarto studio fu quello di Luczak et al. (2013)<ref name="Luczak" />, dove, nonostante diverse limitazioni (tra cui carichi <30% 1-RM), vennero riconfermate le osservazioni di Trebs: un'inclinazione di +45° produceva un aumento significativo dell'attività del gran pettorale clavicolare rispetto alla panca piana. E'È importante tenere presente che 3 su questi 4 studi, analizzando l'attività del deltoide anteriore, osservarono che essa aumentava in proporzione all'inclinazione. Un'altra osservazione rilevante fatta da Barnett, fu che la presa stretta aumentava l'attività del fascio clavicolare rispetto alla presa larga in tutte le varianti testate, tra cui la panca piana.
 
Le varie analisi organizzarono i protocolli in maniere leggermente differenti. Gli studi di Barnett e di Trebs usarono la smith machine, Glass e Armstrong usarono il bilanciere libero, mentre Luczak prescrisse l'uso dei manubri. I primi tre studi usarono carichi realistici per l'attività in palestra (70-80% 1-RM), mentre Luczak usò manubri da 4.5 kg. Ad ogni modo, le conclusioni generali sono state che il petto clavicolare aumenta significativamente la sua attività, rispetto alla panca piana, solo quando l'inclinazione raggiunge circa +45°. Questo livello di inclinazione può essere però svantaggioso per diversi motivi estranei alle finalità strettamente ipertrofiche, tra cui, un generale decremento dell'attività del gran pettorale comcon i fasci sterno-costali e addominali, un grande trasferimento della forza sui deltoidi anteriori, e un'importante perdita di forza nella distensione.
 
==Inclinazione della panca o traiettoria dell'omero?==