Sindone di Torino: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Moroboshi (discussione | contributi)
m Annullate le modifiche di 80.181.205.96 (discussione), riportata alla versione precedente di Moroboshi
ortografia
Riga 235:
Nel [[1973]] il criminologo [[Svizzera|svizzero]] Max Frei Sulzer, ex direttore della polizia scientifica di [[Zurigo]]<ref>Aveva dovuto lasciare il suo posto di responsabile del laboratorio scientifico della polizia di Zurigo, dopo che una sua incauta perizia in un processo per omicidio aveva fatto condannare all'ergastolo un imputato risultato poi innocente. Oltre a ciò, in seguito, Frei fu coinvolto nell'autenticazione dei falsi diari di [[Hitler]] perdendo credibilità professionale. Cfr.[http://www.cicap.org/new/articolo.php?id=273766 Sindonologia: la buffa scienza] sul sito del [[CICAP]] e Micromega 4/2010, articolo di Gaetano Ciccone, pag. 80 e ss.</ref>, con dei nastri adesivi ha prelevato dalla superficie della Sindone dei campioni di polvere e [[polline|pollini]], che poi ha studiato al [[microscopio elettronico]]. Nel [[1976]] ha pubblicato i risultati delle sue analisi. Frei non disse mai il numero totale di pollini trovati, ma si limitò a elencarne 60 diversi tipi (tra queste 21 specie tipiche della [[Palestina]], 6 dell'[[Anatolia]], 1 specie tipica di [[Costantinopoli]]<ref name=ciccone>Micromega 4/2010, articolo di Gaetano Ciccone, pag. 80 e ss.</ref><ref name=jones>[http://www.shroud.com/pdfs/n66part6.pdf A proposal to radiocarbon-date the pollen of the Shroud of Turin] di Stephen E. Jones†</ref>). Frei ne ha dedotto che la Sindone ha soggiornato sia in [[Palestina]] sia in [[Turchia]], oltre che in [[Francia]] e [[Italia]], il che quindi concorderebbe con la ipotetica ricostruzione proposta per la [[storia della Sindone]] anteriore al [[XIV secolo]]<ref name="marinelli">Emanuela Marinelli, ''Sindone, un'immagine "impossibile"'', cit.</ref>.
 
Il lavoro di Frei è stato criticato pesantemente da diversi studiosi perchèperché non tiene conto delle contaminazioni possibili (ad esempio quelle dovute al contatto con i pellegrini)<ref name=ruffin>{{Cita testo|titolo=The Shroud of Turin: the most up-to-date analysis of all the facts regarding the Church's controversial relic|autore=Bernard Ruffin|editore=Our Sunday Visitor Publishing|anno=1999|ISBN=0879736178|p=123|lingua=en}}</ref>. Nel corso dei secoli infatti il telo è stato toccato da migliaia di mani<ref name=ruffin />, inoltre non c'è possibilità di determinare la specie di una pianta dal polline, salvo rari casi. Di regola il polline permette solo di determinare i gruppi di specie o il genere o la famiglia<ref name=craddock>{{Cita testo|titolo=Scientific investigation of copies, fakes and forgeries|autore=Paul Craddock|editore=Butterworth-Heinemann|anno=2009|ISBN=0-7506-4205-X|pp=104 e ss}}</ref><ref name=erdt>{{Cita testo|autore=G. Erdtmann|titolo=Handbook of palynonology|editore=Scandinavian University Books|città=Munksgaard|anno=1969}} Citato da {{Cita pubblicazione|rivista=Micromega|numero=4|anno=2010|autore= Gaetano Ciccone|pp=80 e ss|titolo= Sindone, pollini e bugie}}</ref>.
 
Una revisione del lavoro di Frei fu svolta da Baruch, che identificò tre sole specie<ref name=jones /> (tra queste l'[[Gundelia tournefortii]]), mentre per gli altri pollini fu possibile identificare solo il genere<ref name=jones />. Anche le conclusioni di Baruch furono contestate. V.M. Bryant nel [[2000]] osservò infatti che tali conclusioni non erano accettabili poiché: Baruch usò un microscopio ottico e non uno elettronico; i pollini intrisi di colla sono difficilmente analizzabili; l'identificazione dell'unico polline era comunque errata per diametro e ornamentazione osservati.<ref name=bryant>V.M. Bryant, 2000. Citato da {{Cita pubblicazione|rivista=Micromega|numero=4|anno=2010|autore= Gaetano Ciccone|pp=80 e ss|titolo= Sindone, pollini e bugie}}</ref>