Discussione:Storia dell'Islam/temp: differenze tra le versioni
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Detto fatto. A rispondere è qualcuno che è stato quarant'anni fà (1964-1967) uno studente di Islamistica col prof. Alessandro Bausani e di Lingue e Letteratura Araba col prof. Francesco Gabrieli e che per due anni ha frequentato la Specialistica della Scuola Orientale sempre in Islamistica e in Lingua e Letteratura Araba.
Forse avrò capito male e si può discutere se l'espressione usata sia stata infelice - cosa che si può sempre migliorare
Qualsiasi studente di Islamistica sa - o dovrebbe sapere - che la stessa definizione che i musulmani danno di se stessi è, in arabo, quella di "din wa dawla"
Chi pensasse nell'Islam di vivere solo in funzione dell'Oltre errerebbe gravemente. Il musulmano è obbligato a vivere qui e subito in vista del Dopo e dell'Oltre.
Questo non è esattamente richiesto dal Cristianesimo (Date a Dio quel che è di Dio...con quel che segue" o "il mio mondo non è di questo mondo".
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Non mi sembra vi fosse alcun intento diffamatorio verso alcuna religione di questa come di altre parti del pianeta. Mi sbaglio?
E, comunque, il tono delle discussioni culturali dovrebbe essere sempre non eccitato ma aperto alle opinioni diverse dalle
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