Alexandra David-Néel: differenze tra le versioni

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Nota soprattutto per essere stata la '''prima donna occidentale''' a giungere anel [[Lhasa1924]] nela [[1924Lhasa]], , città vietata agli stranieri all'epoca, dopo otto lunghi mesi di marcia partendo dalla Mongolia e attraversando il Tibet. Nella sua lunga carriera di esploratrice, fotografa, orientalista e antropologa scrisse piúpiù di trenta libri di viaggi e alcuni testi sul [[Buddhismo]].
 
== Biografia ==
 
Fin da giovane dimostrò il suo senso di libertà e ribellione, già nel [[1886]], all'età di soli diciotto anni, abbandonò la casa dei suoi genitori a [[Bruxelles]] per viaggiare in sella ad una bicicletta con la quale si diresse in [[Spagna]]. Il suo viaggio proseguì in [[Francia]] dove si fermò per un certo tempo presso [[Mont-Saint-Michel]]. Trasferitasi in [[Inghilterra]], a [[Londra]], si immerse nello studio delle filosofie orientali, contemporaneamente allo studio della [[lingua inglese]]. Lì ebbe modo di conoscere [[Agvan Dorzhiev]] inviato del Tredicesimo [[Dalai Lama]] e futuro fondatore del [[Datsan Gunzéčojnéj|primo tempio buddhista]] in [[Europa]]. Dopo aver fatto ritorno a [[Parigi]] dove si iscrisse alla ''[[Società Teosofica]],'' cofondata nel 1875 a New York da [[Helena Petrovna Blavatsky]], approfondendo così gli studi sul buddhismo tibetano, e seguendo le lezioni di Lingue Orientali alla [[Sorbona|Università della Sorbona]]. In quello stesso periodo si iscrisse o frequentò numerose società segrete, tra cui la [[Massoneria]]<ref>Alexandra David-Néel, ''Journal de Voyage'', Plon, Parigi, 1975, t. 1, p. 167.</ref> (nella quale raggiunse il 33º ed ultimo grado del [[Rito scozzese antico ed accettato]]), movimenti femministi ed anarchici. Nel [[1899]] scrisse un saggio anarchico con lo pseudonimo di Alexandra Myrial intitolato ''Pour la vie'' con la prefazione dell'anarchico e geografo [[Elisée Reclus]] (che a Londra l'aveva messa in contatto con il gruppo "Suprema Gnosi"). Tuttavia l'opera non trovò nessun editore che avesse il coraggio di pubblicarla, fino a quando il suo compagno, Jean Haustont, non decise di pubblicare l'opera a proprie spese. Nonostante passasse del tutto inosservata dalla maggioranza del pubblico, lo scritto di David-Néel si diffuse ampiamente negli ambienti anarchici e venne tradotto in ben cinque lingue, compreso il [[lingua russa|russo]].
 
Nel [[1890]] - [[1891]], grazie ad una eredità proveniente dalla nonna materna, viaggiò in lungo e in largo per tutta l'[[India]], dove rimase affascinata dalla musica tibetana e dalle tecniche di meditazione apprese grazie al suo maestro locale, Swami Bhaskarânanda. Ma la saggistica e lo studio orientalista non erano sufficiente per vivere, e mise quindi a frutto un'altra sua dote eccellente: il canto. È così che cominciò a girare il mondo come cantante lirica, divenendo anche ''prima donna'' all'Opera di Hanoi. Nel 1902 le venne offerta la direzione artistica del teatro di [[Tunisi]], e così con la promessa di fare ritorno in Asia dov'èraera il suo cuore, si trasferì in [[Nordafrica|Africa settentrionale]] dove si diede allo studio del [[Corano]], e dove conobbe l'ingegnere ferroviario Philippe Néel che sposò nel [[1904]]. Ben presto la vita matrimoniale si rivelò insoddisfacente per il suo carattere sempre assetato di novità e viaggi, per questo motivo, d'accordo con suo marito, si trasferì nuovamente in Inghilterra per apprendere in maniera approfondita la lingua inglese, fondamentale per gli studi di [[orientalistica]], di cui era appassionata. Dopo alcuni mesi di studio, si recò in Belgio, per fare una visita alla madre e alla tomba del padre, per fare poi ritorno a Tunisi da suo marito.
 
Dal [[1914]] al [[1916]] visse in eremitaggio in una [[caverna]] nel [[Sikkim]] praticando esercizi spirituali con il [[monachesimo|monaco]] [[tibet]]ano [[Aphur Yongden]] che divenne il suo compagno di vita e avventure e che in seguito adottò come figlio.