Ermocrate: differenze tra le versioni
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=== Il rientro di Ermocrate a Siracusa e sua morte ===
==== Situazione interna: le fazioni politiche ====
Da Selinunte Ermocrate mosse verso la parte filo-punica della Sicilia: si diresse a [[Mozia]] e [[Palermo]]. Fece poi rotta con la sua armata ad Imera - ormai ridotta in cenere da Annibale - qui si accampò su di un sobborgo diroccato, poi cercò con i suoi uomini il punto in cui l'esercito siracusano aveva combattuto e dove erano caduti i suoi concittadini. Li trovò, insepolti. Diocle infatti per la fretta di far ritorno alla pentapoli non aveva colpevolmente dato degna sepoltura ai caduti in battaglia<ref>{{Cita|Diodoro Siculo|XIII, 75, 2}}</ref><ref>Alessi, 1843, pag. 330:{{Citazione|Era legge inviolabile fra i Sicelioti ed in Grecia tutta di seppellire i guerrieri morti per la patria [...]|}}</ref>.
Allora Ermocrate fece deporre su carri riccamente addobbati i caduti di guerra e solennemente si avviò verso Siracusa. Essendo egli un esiliato non poteva varcare il confine stabilito da Diocle, ma i carri poterono oltrepassare le porte della polis aretusea, e una volta dentro la popolazione capì quel che era successo. Il governo democratico inveì vibratamente contro il capo politico Diocle, il quale ostinatamente - probabilmente per difendere la sua posizione - si rifiutava di dare la sepoltura ai caduti. Ma i cittadini lo misero a tacere, accolsero i carri e diedero ai loro parenti solenne rito funebre. Diocle venne esiliato per tale gesto irrispettoso, ma Ermocrate - il quale stava fuori le mura speranzoso - non venne richiamato, e gli fu ugualmente negato il rientro nella polis<ref>{{Cita|Diodoro Siculo|XIII, 75, 4-5}}</ref>.
Il piano ermocrateo di fatti prevedeva una sua riammissione che lo potesse portare dalla ''chora'' siracusana all'interno delle mura. Per questo motivo aveva creduto che facendo leva sulla pietà dei suoi concittadini, questi lo avrebbero accolto dandogli nuova fiducia<ref>Vanotti, ''Quale Sicilia per Ermocrate? (in ''Gli stati territoriali nel mondo antico'', Bearzot, Gattinoni, Zecchini) pag. 194-195</ref>.
Ma la situazione politica di Siracusa era più grave di quel che poteva prospettare il generale aretuseo. Il governo diocleo aveva cercato di mantenere la calma, di propendere per una via moderata, prudente<ref name=greco>{{Cita|Greco, 1998|pag. 119}}</ref>. Ma nel frattempo gli equilibri divenivano sempre più fragili: l'incessante ''status'' bellico; la paura di una possibile invasione cartaginese; le pressioni degli oppositori dei vari partiti, portavano via le certezze politiche della polis, dando luogo ad una serie di scontri.
Ermocrate, in questo scenario, era visto come l'elemento pericoloso che poteva fuorviare con i suoi discorsi patriottici - simbolo della grecità di Sicilia dopo il Congresso di Gela - il volere del ''demos''; così vulnerabile in quei frangenti. Per la protezione della Repubblica, dunque - e per scongiurare l'avvento di un nuovo tiranno - egli doveva rimanere esule<ref name=greco/><ref name=siciliaduedionisi>{{Cita|Bonacasa, Braccesi, De Miro, 2002|pag. 446}}</ref>. Significativo è inoltre che la parte decisionale della polis non aveva avuto alcuna esitazione ad esiliare anche Diocle; questo particolare dato evidenzierebbe l'esistenza di un terzo forte partito - o in questo caso fazione - a Siracusa, che ambiva a domare le estremità politiche aretusee<ref>{{cita pubblicazione | nome=Stefania|cognome=De Vido|titolo=Selinunte. Gli ultimi anni, in Temi selinuntini, a cura di C. Antonetti-S. De Vido |rivista=[[Academia.edu]] |editore= |città=Pisa |volume= |numero= |anno=2009 |mese= |pp=118-128 |id= |pmid= |url=https://www.academia.edu/1107687/Selinunte._Gli_ultimi_anni_in_Temi_selinuntini_a_cura_di_C._Antonetti-S._De_Vido_Pisa_2009_111-128 |lingua= |accesso=13 agosto 2014 |abstract= }}</ref><ref name=siciliaduedionisi/>. Si può quindi schematizzare la situazione politica della polis dividendola in tre principali correnti:
*La fazione del partito democratico-radicale capitanata da Diocle
*La fazione del partito oligarchico-assolutistico capitanata da Ermocrate
*La fazione del partito democratico-moderato capitanato da Dafneo e Demarco (personaggi di cui vengono citate le gesta più avanti nei fatti occorsi)
== Ermocrate nella cultura di massa ==
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