Wikipedia:Utenti problematici/Pèter/2: differenze tra le versioni

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:Sandrobt ha ben riassunto la questione, e per far prima cito ogni singola parola di Pequod per esprimere quello che penso al riguardo. Ora, visto che di perplessità e domande personalmente ne ho diverse, qual'è il modo lecito per la mia utenza di esprimerle senza che vengano considerate provocazioni e lasciate senza risposta? Anticipo che sono domande sul comportamento di di un utente nella procedura di problematicità ad egli dedicata. Ad ora non ho ancora visto il minimo briciolo di collaborazione ad essere onesto. --[[Utente:Phyrexian|Phyrexian]] [[Discussioni utente:Phyrexian|ɸ]] 16:38, 31 mar 2015 (CEST)
::E' probabile che un punto possa risultare significativo e merita un piccolo approfondimento (che non faccio a caso): "''reclamo la parità dei trattamenti e questa non avviene''". Già: se devo riferire crudamente, a una "parità dei trattamenti" dedichiamo un'attenzione che non va oltre il tendenziale, e mi spingerei a dire che non è mai stata una priorità se non ideale e teorica. La prassi è fatta di altre considerazioni, di scelte che - giuste o sbagliate, ma tese al bene del Progetto - privilegiano la cautela di provare a limitare i danni, sopire i malanimi, spegnere le fiamme con le soluzioni che di volta in volta appaiono le più opportune. Mai accenderne di nuove. In questo si guarda anche a cosa potrebbe succedere in conseguenza di certe azioni e un trattamento paritario potrebbe a volte ingenerare nuovi problemi per il solo rispetto di un principio. Sempre crudamente, non sono mai felice di vedere che a volte siano sancite sperequazioni di fatto, ma sarei molto meno sereno nel sapere che per dare a ciascuno quanto di spettanza nascesse un nuovo problema, giusto o sbagliato che sia - e principalmente dovrebbe essere sbagliato - che un problema avesse a nascerne. I problemi - nel senso di problematicità - li risolviamo per prassi consolidata con questo genere di approccio. E' sempre stato così. Non per vigliaccheria o pusillanimità di fronte al rischio di nuova confusione, ma perché la tutela del Progetto è superiore a qualsiasi considerazione sugli utenti. E' tutela del Progetto evitare l'insorgenza di "disordini" fra gli utenti, ma solo perché il Progetto interrompe la produzione, non perché vi sia un danno al tale o al talaltro utente. Cosa che dispiace, naturalmente, utenti siamo tutti, ma siamo tutti consci che se siamo qui e possiamo continuare a starci è perché continuiamo a produrre; realizziamo sapere libero, è una cosa che sino a 14 anni fa era molto difficile poter fare e non si poteva certo con i mezzi che ci consente oggi il Progetto, ma tutti i discorsi più giusti e più razionali del mondo si arrestano dinanzi alla considerazione che questo è luogo di produzione e che, anche se non siamo cottimisti, ''comunque esistiamo come utenti in quanto contributori''. Non è prevista una sorta di "giustizia", così come, montesquieianamente, non c'è un "governo"; siamo però, per ampi spazi che ci sono concessi, ammessi a fare i... parlamentari. Ci facciamo le nostre norme, infatti, ma sono norme tecniche, quasi norme UNI della lavorazione che svolgiamo qui. Non è mai stato sviluppato un "codice penale". O meglio: forse una traccia di ciò che è vietato ce l'abbiamo, ma non abbiamo un sistema sanzionatorio. Collaborai secoli fa alla stesura della famigerata "tabella dei blocchi", che è ciò che ci si avvicinerebbe di più, e ricordo che con buona fatica alla fine siamo riusciti a spiegare che era puramente indicativa, aveva genesi esclusivamente nella casistica e vi erano ricorrenze e affinità soltanto perché la specialità dell'attività di un admin di WP richiama fisiologicamente al ruolo soggetti che condividono molte caratteristiche, che si riflettevano come sempre si riflettono anche - per dire - nella misura di un blocco. Non abbiamo un sistema sanzionatorio, al punto che non abbiamo un luogo in cui irrogare sanzioni, perché nemmeno questa pagina lo è: ''qui si risolve il problema, non si fa "giustizia"''. Perciò non abbiamo mai avuto, mai proprio, nulla più di una genuina e onesta tendenza alla parità, e abbiamo avuto anche mascroscopiche "aberrazioni", con utenti stanziali infinitati al volo a fianco di altri ugualmente stanziali per i quali ci sono volute 15 segnalazioni di cui 14 e mezza da infinito. Ora il punto è se queste aberrazioni siano tollerabili e abbiano davvero legittimità. Di fatto sì, imho. Di ''fatto'', perché è proprio un ''fatto'' che non possiamo "distribuire giustizia" né in UP/RdP, né in altre pagine o funzioni del sito. Di ''fatto'', perché alimentare le ostilità fra soldati di opposti schieramenti, o fornire le spade ad aspiranti duellanti non aiuta le voci, non le fa crescere, se va bene rallenta la produzione e se va male ci fa perdere qualche unità produttiva. Prassi vuole che per prima cosa si guardi a ciò che ogni azione - soprattutto quelle riservate ad alcuni per fiducia - potrebbe avere per effetto, e ci si attende che le azioni siano perciò soppesate con le prevedibili conseguenze alla vista; ché se non si prevedessero le conseguenze dovremmo bearci di aver mandato gli scervellati a fare a casaccio, e invece non sono scervellati e infatti non vanno a casaccio. Prevedono la portata delle azioni. Dunque, conoscendo la prassi io non pretendo mai da un admin che nel suo bloccare o non bloccare sia paritario, equitativo, "monopesista" (perché poi è il doppiopesismo ciò che se ne teme); gli pretendo (e questa è una parola roboante, più che grossa) che risolva il problema. Con presunzione di buona fede, so che lo farà al meglio di quanto potrà, e non mi metto a fare il commissario tecnico davanti alla TV del bar recriminando che poteva farlo meglio, o doveva far così o doveva far cosà. Se ero così bravo da far meglio di lui ci avevano messo me al suo posto, e invece c'è lui, e con presunzione di buona fede sta facendo ciò che è il meglio per il Progetto, anche se non è il mio comodo e non incontra il mio gusto. Dopodiché la presunzione di buona fede dovrebbe procedere nella stessa direzione, evitando di ascrivere ciò che gli vediamo fare a intenzioni che principalmente non constano mai. Non sappiamo mai, in verità, a cosa sta pensando l'admin nel momento in cui blocca o non blocca; potremmo chiederglielo con tranquillità, e se si può dire ce lo dirà, ma costruire complottismi sulla scorta di una "iniquità" che forse non abbiam compreso bene da che dipende, non è lecito a nessuno. Anche perché poi si finisce a portare avanti teorizzazioni che davanti alle storie scintillanti di pulizia di certe utenze diventano quantomeno stonate come un cane in chiesa. "''Canem in chiesam nicht fòhrtunatt''", diceva [[I due marescialli|Totò]], evitiamo di arrivare a queste stonature perché la sfortuna è che si trova sempre quel sacrista che il cane lo caccia in modo poco ecumenico. Soprattutto non essendo cani, ed è questo il punto, qui sappiamo tutti di che valori potenziali stiamo tutti discutendo; cerchiamo di parlare, che motivo c'è di uggiolare, ululare, abbaiare e soprattutto ringhiare in chiesa se possiamo parlare... Mica perché si vuole il silenzio: perché non siamo cani. Al massimo possiamo avere una innata fedeltà al Progetto, quella sì, ma di davvero paritario c'è solo che come utenti nessuno di noi conta così tanto da fare della nostra collaborazione una storia di utenze; è e resta una storia di contribuzioni, riservato a noi personalmente c'è solo il grazie che il lettore ci dirà senza conoscerci, senza sapere come estrarre il nostro nome utente dalle crono, ma quando sarà il grazie di qualcuno cui occorreva quello che gli stai dando, va bene lo stesso, no? Siamo qui per questo, non per altro, e comunque ci sono ancora tanti spazi che ci sono lasciati. Davanti a tanta libertà, e tanta umanità, è davvero così importante la "giustizia"? Non è molto più gratificante ''lavorare'' per il nostro lettore? -- [[Utente:Gianfranco|g]] · ℵ ([[Discussioni utente:Gianfranco|msg]]) 17:55, 31 mar 2015 (CEST)
:::Ho apprezzato molto l'ultimo intervento di [[Utente:Pèter|Pèter]] ed era quello che auspicavo facesse. Sono convinto che la sua decisione farà bene innanzitutto al Progetto e conseguentemente a lui e a tutta la comunità wikipediana. A questo punto proporrei di tornare ad occuparci dell'enciclopedia visto che ce n'è grande bisogno.;-)--'''''[[Utente:Triquetra|<span style="color:#0000CC;">Triquetra</span>]]'''''<sup>([[Discussioni_utente:Triquetra|posta]])</sup> 19:10, 31 mar 2015 (CEST)