Utente:Eleutherion/Sandbox: differenze tra le versioni
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| Riga 521: E' singolare che questi studiosi non menzionino neppure la possibilità che l'aver condotto un'esistenza particolarmente depravata possa avere delle conseguenze sul [[post-mortem]], pur se non vi è alcun motivo di ritenerle [[definitive]], cioè che non possano prevedere [[pentimento]] e conseguente [[redenzione]]. Inizialmente si pensava che anche le [[NDE]] dei [[tentati suicidi]] fossero fondamentalmente [["infernali"]] (tesi sostenuta dal [[cardiologo]] americano [[Maurice Rawlings]] nel suo [["Beyond Death's Door"]], 1978), ma questo dato è stato prima criticato da [[Sabom]] (1979) e [[Ring]] (1980), ed infine rivisto dalle [[statistiche]] della [[NDERF]], da cui l'esperienza di premorte legata al tentato suicidio risulta, semmai, un'esperienza piuttosto [[ambivalente]].<ref>Ad una richiesta sul contenuto emotivo della NDE da tentato suicidio, 211 individui hanno ritenuto il contenuto della propria esperienza “interamente piacevole”, 13 individui lo hanno ritenuto “interamente angosciante”, 95 lo hanno ritenuto contemporaneamente “piacevole ed angosciante”, 27 individui lo hanno ritenuto “né piacevole né doloroso”. Successivamente in un nuovo campione di 12 persone, 4 hanno ritenuto l’esperienza “interamente piacevole”, 2 “interamente angosciante”, 5 “piacevole ed angosciante contemporaneamente”, 1 “né piacevole né dolorosa”. Da queste statistiche che la sensazione complessiva che si deriva è che vi sia fondamentalmente un sollievo per l’essersi disfatti del proprio corpo fisico e per l’essere sopravvissuti e per il trovarsi in questa nuova dimensione, ma nello stesso tempo che ci si renda conto di aver commesso un’azione “contro le regole”, e che questo crei un disagio più o meno esplicito e marcato.</ref> | |||