Quinto Petilio Ceriale: differenze tra le versioni

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[[Immagine:Antonio Tempesta - Ceriale e i Batavi (1612).png|thumb|200px|''Ceriale sull'isola dei Batavi'', incisione di Antonio Tempesta, 1612.]]
__NOTOC__
'''Quinto Petilio Ceriale Caesio Rufo''' (latino: Quintus Petilius Cerialis o Cerealis; n. ''c.'' [[29]], ''fl.'' [[61]]-[[83]]) fu un generale romano, parente dell'[[imperatore romano|imperatore]] [[Tito Flavio Vespasiano]].
[[Immagine:Antonio Tempesta - Ceriale e i Batavi (1612).png|thumb|''Ceriale sull'isola dei Batavi'', incisione di Antonio Tempesta, 1612.]]
'''Quinto Petilio Ceriale Caesio Rufo''' (latino: Quintus Petilius Cerialis o Cerealis; ''fl.'' [[61]]-[[83]]) fu un generale romano, parente dell'[[imperatore romano|imperatore]] [[Tito Flavio Vespasiano]].
 
== Vita ==
Dal suo nome si può dedurre che sarebbe stato adottato. Suo fratello più anziano potrebbe essere stato [[Cesio Nasica]], che tra il [[52]] e il [[57]], al tempo del [[Proconsole|governatorato]] in [[Britannia romana|Britannia]] di [[Aulo Didio Gallo]], sconfisse [[Venuzio]] della tribù dei [[Briganti (tribù)|Briganti]]. Ceriale sposò Flavia, la sorella più anziana di Vespasiano.
=== Origini ===
 
DalCeriale suonacque nomeprobabilmente siin puòUmbria dedurredal chesenatore sarebbePetilio statoRufo; adottato. Suosuo fratello più anzianogrande potrebbe essere stato [[Cesio Nasica]], che tra il [[52]] e il [[57]], al tempo del [[Proconsole|governatorato]] in [[Britannia romana|Britannia]] di [[Aulo Didio Gallo]], sconfisse [[Venuzio]] della tribù dei [[Briganti (tribù)|Briganti]]. Ceriale sposò Flavia, la sorella più anziana di Vespasiano.
Il suo primo incarico importante fu quello di [[legatus|legato]] della [[Legio VIIII Hispana|Legio VIIII ''Hispana'']] in [[Britannia romana|Britannia]], durante il [[Proconsole|governo]] di [[Gaio Svetonio Paolino]]. Partecipò alla repressione della rivolta guidata dalla regina [[iceni|icena]] [[Boudica]] ([[60]]/[[61]]), sebbene avesse in precedenza subito una sconfitta, mentre tentava di portare aiuto alla città di ''Camulodunum'' (oggi [[Colchester]]), che fu poi distrutta dai ribelli.<ref>Tacito, ''Annales'', xiv. 32.</ref>
Sposò [[Flavia Domitilla Minore]], la figlia di Vespasiano morta prima del 1 luglio 69, più giovane di lui di almeno dieci anni. Ebbero due figli, Gaio Petilio Firmo, ufficiale della [[Legio IIII Flavia Felix|Legio IIII ''Flavia Felix'']], e [[Quinto Petilio Rufo]], [[console (storia romana)|console]] nell'[[83]].
 
=== In Britannia ===
In quanto parente di Vespasiano, [[Vitellio]] lo prese come ostaggio nel [[69]], durante la guerra civile seguita alla morte di [[Nerone]], conosciuta come "[[Anno dei quattro imperatori]]". Ceriale fuggì da [[Roma]] per raggiungere le legioni favorevoli al suo parente che erano giunte in Italia sotto [[Marco Antonio Primo]]. Comandante dell'avanguardia di cavalleria, è ritenuto responsabile della lentezza con cui questa si mosse verso la capitale. Subì anche una sconfitta sotto le mura di Roma.
 
Il suo primo incarico importante fu quello di [[legatus|legato]] della [[Legio VIIII Hispana|Legio VIIII ''Hispana'']] in [[Britannia romana|Britannia]], durante il [[Proconsole|governo]] di [[Gaio Svetonio Paolino]]. Partecipò alla repressione della rivolta guidata dalla regina [[iceni|icena]] [[Boudica]] ([[60]]/[[61]]), sebbene avesse in precedenza subito una sconfitta, mentre tentava di portare aiuto alla città di ''Camulodunum'' (oggi [[Colchester]]), che fu poi distrutta dai ribelli.<ref>Tacito, ''Annales'', xiv. 32.</ref> È possibile che la sconfitta, che causò perdite pari ad un terzo della legione, fosse in qualche modo imputata a Ceriale, dato che non proseguì nel ''[[cursus honorum]]'' ricevendo il consolato.
Ebbe poi il comando della [[Legio XIIII Gemina|XIIII ''Gemina'']] e stazionò nella difficile [[provincia romana|provincia]] della [[Germania Inferior]]. Ceriale si trovò a fronteggiare la [[rivolta batava]], guidata dal principe romanizzato [[Gaio Giulio Civile]]. Questa rivolta, che era scoppiata quando Vespasiano non aveva ancora preso saldamente il potere, aveva visto quattro legioni romane arrendersi al nemico. Ceriale, a capo di un forte contingente, riuscì a sconfiggere Civile e a debellarne la minaccia.
 
=== Anno dei quattro imperatori ===
 
Durante la guerra civile seguita alla morte di [[Nerone]], conosciuta come "[[Anno dei quattro imperatori]]", in quanto parente di Vespasiano Ceriale fuggì da [[Roma]], nella quale [[Vitellio]] era ancora forte malgrado la sconfitta nella [[seconda battaglia di Bedriaco]].
 
Ceriale riuscì prima a formare una unità di cavalleria con la quale prese il controllo della [[Campania]] e poi a raggiungere le legioni favorevoli al suo parente che erano giunte in Italia sotto [[Marco Antonio Primo]]. Comandante dell'avanguardia di 1000 cavalieri, venne ritenuto responsabile della lentezza con cui questa si mosse verso la capitale. Giunto a Roma, subì una cocente sconfitta nella periferia della città: credendo di avere davanti a sé un nemico già sconfitto affrontò una unità mista di cavalleria e fanteria che conosceva la zona bene, e mise in rotta la cavalleria di Ceriale inseguendola fino a ''[[Fidene|Fidenae]]''.<ref>Tacito, ''Historiae'', iii.79.</ref>
 
La sconfitta di Ceriale non pregiudicò la conquista della città da parte delle truppe di Vespasiano, che, divenuto imperatore, nominò il proprio parente ''console suffetto'' per il [[70]], probabilmente per il periodo marzo/aprile.
 
=== Rivolta batava ===
 
Ceriale venne inviato in [[Germania inferiore]] a fronteggiare la [[rivolta batava]], guidata dal principe romanizzato [[Gaio Giulio Civile]]. Questa rivolta, che era scoppiata quando Vespasiano non aveva ancora preso saldamente il potere, aveva visto quattro legioni romane arrendersi al nemico. Ceriale, a capo di un forte esercito costituito dalle legioni [[Legio VIII Augusta|VIII ''Augusta'']], [[Legio XI Claudia|XI ''Claudia'']], [[Legio XIII Gemina|XIII ''Gemina'']], [Legio XXI Rapax|XXI ''Rapax'']] e la neo-reclutata [[legio II Adiutrix|II ''Adiutrix'']], attraversò le [[Alpi]], approfittando della mancata guardia dei valichi del [[Gran San Bernardo|Grande]] e [[Piccolo San Bernardo]] e del [[Monginevro]] da parte del rivoltoso [[Giulio Tutore]], entrando nella provincia. Ulteriori riforzi vennero dalla Britannia, con il distaccamento della [[Legio XIIII Gemina|XIIII ''Gemina'']], e dalla [[Hispania]], con l'arrivo della [[Legio I Adiutrix|I ''Adiutrix'']] e della [[legio VI Victrix|VI ''Victrix'']].<ref>Tacito, ''Historiae'', iv.68.</ref>
 
Viene riportato dalle fonti che [[Domiziano]], il figlio di Vespasiano, chiese a Ceriale di consegnargli il comando delle legioni che stavano sconfiggendo Civile. Lo scopo di Domiziano era quello di acquisire prestigio con una vittoria in realtà già ottenuta da Ceriale, ma anche quello di prendere il potere. Ceriale rifiutò, scartando questa ipotesi come fantasia di un ragazzo.<ref>Tacito, ''Historiae'', iii.59, 78, 79, iv.86.</ref>
 
=== Fine della carriera ===
 
Nel [[71]] Ceriale divenne [[legato consolare|governatore]] della Britannia, portando con lui nell'isola la [[Legio II Adiutrix|II ''Adiutrix'']]. Fu aiutato da [[Gneo Giulio Agricola]], comandante della [[Legio XX Valeria Victrix|XX ''Valeria Vicrix'']]. In qualità di governatore, Ceriale condusse una campagna militare contro i Briganti in [[Inghilterra]] settentrionale.
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=== Fonti secondarie ===
* Lendering, Jona, [http://www.livius.org/pen-pg/petillius/cerialis.html "Quintus Petillius Cerialis"], ''Livius.org''
* Smith, William, ''Dictionary of Greek and Roman Biography and Mythology'', vol. 1, p. 673