Yemen: differenze tra le versioni
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| 6 || [[Governatorato di al-Hudayda|al-Ḥudayda]] || [[Al-Hudayda|al-Ḥudayda]] || align=right | 15 407 || align=right | 2 157 552
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| 7 || [[Governatorato di al-Jawf|al-Jawf]] || [[
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| 8 || [[Governatorato di al-Mahra|al-Mahra]] || [[al-Ghayda|al-Ghayḍa]] || align=right | 78 073 || align=right | 88 594
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Il [[20 Marzo]] un duplice attacco suicida ha colpito a mezzogiorno, durante la preghiera del venerdì, due moschee nella capitale Sana’a, le moschee sciiite Houthi di Badr e al-Hashoosh, con un bilancio di 137 morti. Mentre Al Qaeda si è già distanziata dall’attacco, su Twitter il califfato ha fatto girare un comunicato nel quale promette che l’azione sarà solo la prima “di un’inondazione", secondo la Casa Bianca è tutta da verificare la reale presenza dell'Isis nel Paese. Si tratta solo di propaganda, ha detto il portavoce Earnest. Con quest'atto si verifica la contrapposzione interna agli islamici, fra Houthi e Isis.
Su iniziativa e con la ''leadership'' politica e militare dell'Arabia Saudita, ad Aprile 2015, il [[Consiglio di cooperazione del Golfo]] incluso il Qatar ha deliberato un intervento militare nella guerra interna yemenita. Al CCG si sono aggiunti
:{{Vedi anche|Energia nucleare in Iran#Ipotesi di una reazione militare statunitense#2015}},
l'Arabia prende le distanze dal suo storico alleato statunitense attaccando gli Houthi, che sono sostenuti dall'Iran.
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