Retemia: differenze tra le versioni
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== Storia ==
Nacque nel [[1988]] per opera del telefinanziere [[Giorgio Mendella]] in seguito alla acquisizione di alcune frequenze di [[Elefante Tv]] e di numerose emittenti locali. Il canale offre inizialmente un palinsesto di tipo generalista con la presenza di trasmissioni di intrattenimento (''[[Il gioco di Retemia]]'' e ''[[La sfida]]''), informazione (''[[Sala stampa oltre la notizia]]'' e ''[[Wip-World important person]]'') e rubriche sportive (''[[Zona Cesarini]]'').
Negli anni di gestione del network da parte di [[Intermercato]], holding di Mendella, {{Citazione necessaria|la rete ebbe un costante aumento di audience anno su anno, aumento che la portò nella sua ultima annata da tv generalista a toccare quasi quota 2.000.000 ascoltatori nel giorno medio}}.
Nei mesi immediatamente successivi la bufera giudiziaria di Intermercato iniziò un rapido scivolamento del palinsesto verso la messa in onda di sole televendite, in una disperata ricerca di liquidità.
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La [[legge Mammì]] sulla radiotelevisione prevedeva che i soggetti falliti non potessero trasmettere e pertanto la notte del 24 agosto dello stesso anno Rete Mia fu obbligata a spegnere gli impianti, pur essendo essa una realtà in ottime condizioni economiche. Pochi giorni dopo però il Tar della Toscana le concedeva di riprendere l'attività.
Nel [[1993]] la proprietà di Rete Mia passò dalla cura del Gruppo Intermercato a Internova Spa, società che raggruppa circa un migliaio di ex azionisti e fiducianti di Intermercato stessa. Partner dell'iniziativa sono anche [[Profit (azienda)|Profit]], attivo nelle televendite e nell'emittenza locale, [[Videopiù]], operante prevalentemente nell'impiantistica televisiva.
L'intento di [[Internova]] era quello di evitare che la rete, tra i principali assetti di Intermercato, finisse per essere svenduta, come spesso accade nelle aste fallimentari.
Solo pochi anni dopo Rete Mia, pagata all'asta pochi miliardi di lire, venne rivenduta nel dicembre [[2000]] per oltre 100 milioni di euro a [[Home Order Television]] che la rinomina [[H.O.T. Italia]] (Home Order Television) e nel [[2001]] divenne [[Home Shopping Europe]], sempre dedicato alle televendite.
Più avanti diventò [[Canale D]] e fu acquistato da [[Mediaset]] per il [[Digitale Terrestre]] (mux [[Mediaset 2]]) cambiando nome in [[Mediashopping]].
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