Research Unix: differenze tra le versioni

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La versione 5 era stata fornita da AT&T alle istituzioni educazionali, la versione 6 estesa anche alle organizzazioni commerciali. Le scuole pagavano 200 $, tutti gli altri 20.000 $ in modo da scoraggiare ogni possibile uso commerciale. Nonostante ciò la versione 6 fu la versione maggiormente usata negli anni 80. Le versioni di Research Unix sono solitamente indicate dall'edizione del manuale che le descrive poiché le prime versioni erano state sviluppate organicamente ma non erano state distribuite al di fuori dei Bell Labs (quindi il primo Research Unix è da considerarsi la prima versione, l'ultima la decima). Un altro modo comune di indicare la versione è: Unix versione ''x'' (o V''x''), dove ''x'' è la versione del manuale. Tutte le moderne edizioni di Unix -eccezion fatta per i sistemi [[Unix-like|Unix compatibili]] come Coherent, [[Minix]], and [[Linux]]- derivano dalla settima edizione.
 
A partire dalla ottava edizione, il sistema operativo Research Unix ebbe una forte correlazione con [[BSD]]. Questo avvenne poiché si scelse di usare 4.1cBSD come base per la ottava edizione. In un post pubblicato su [[Usenet]] nel 2000, [[Dennis Ritchie]] descrisse queste ultime versioni di Research Unix come più simili a BSD che a [[Unix System V|System V]],<ref>{{citecita web|url=http://yarchive.net/comp/bsd.html|titletitolo=alt.folklore.computers: BSD (Dennis Ritchie)|authorautore=Dennis Ritchie|datedata=26 Octoberottobre 2000|accessdateaccesso=3 Julyluglio 2014}}</ref> che includeva anch'esso del codice BSD:
 
{{quoteCitazione|Research Unix ottava edizione è partito (così mi sembra) da BSD 4.1c, ma con molto materiale sostituito dal nostro. Si è proseguito allo stesso modo per la nona e la decima edizione. I command-set ordinari, ritengo, sono a tratti più nella direzione di BSD piuttosto che di SysVish, ma rimane piuttosto eclettico.}}
 
== Versioni ==
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| Edizione 1
| 3 novembre 1971
| È la prima edizione del manuale Unix, modellato sulla versione del manuale del PDP-11. Include la [[Thompson shell]], <tt>[[mail (Unix)|mail]]</tt>, <tt>[[cp (Unix)|cp]]</tt>, and <tt>[[su (Unix)|su]]</tt>. Il sistema operativo era stato sviluppato da due anni,<ref name="reader">{{citecita web|last1cognome1=McIlroy |authorlink1=Doug McIlroy |yearanno=1987 |url=http://www.cs.dartmouth.edu/~doug/reader.pdf |titletitolo=A Research Unix reader: annotated excerpts from the Programmer's Manual, 1971–1986 |seriestrasmissione=CSTR |numberepisodio=139 |institution=Bell Labs}}</ref> come port dal PDP-7 al PDP-11/20 nel 1970.
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| Edizione 2
| 12 giugno 1972
| Il numero delle installazioni totali al tempo erano 10, "più di quello che ci si aspettava" secondo la prefazione al manuale.<ref>{{cite bookcita libro|first1nome1=Ken |last1cognome1=Thompson |first2nome2=Dennis M. |last2cognome2=Ritchie |titletitolo=UNIX Programmer's Manual, Second Edition |datedata=June 12, giugno 1972 |publishereditore=Bell Telephone Laboratories |url=ftp://sunsite.icm.edu.pl/pub/unix/UnixArchive/PDP-11/Distributions/research/1972_stuff/unix_2nd_edition_manual.pdf}}</ref> Include <tt>[[echo (command)|echo]]</tt> e il primo [[compilatore]] C.
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| Edizione 3
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| Edizione 4
| novembre 1973
| La prima versione scritta in C. Vennero anche introdotte: [[Group identifier (Unix)|groups]], <tt>[[grep]]</tt>, and <tt>[[printf]]</tt>.<ref name="reader"/> Il numero delle installazione era indicato come: "più di 20". Il manuale venne formattato con [[troff]] per la prima volta. La versione è descritta da Thompsons e Ritchie nella rivista [[Communications of the ACM]],<ref>{{cite journalcita pubblicazione|first1nome1=D. M. |last1cognome1=Ritchie |first2nome2=K. |last2cognome2=Thompson |yearanno=1974 |url=http://cm.bell-labs.com/cm/cs/who/dmr/cacm.html |titletitolo=The UNIX Time-Sharing System |journalrivista=CACM |volume=17 |issuenumero=7 |pagespp=365–375}}</ref> e rappresenta la prima presentazione pubblica del sistema operativo.<ref name="reader"/>
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| Edizione 5
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| Edizione 6
| maggio 1975
| Include: <tt>[[ratfor]]</tt> e <tt>[[bc (Unix)|bc]]</tt>. La prima versione distribuita anche agli utenti commerciali,<ref name="fiedler198310">{{citecita news | url=https://archive.org/stream/byte-magazine-1983-10/1983_10_BYTE_08-10_UNIX#page/n133/mode/2up | titletitolo=The Unix Tutorial / Part 3: Unix in the Microcomputer Marketplace | workopera=BYTE | datedata=Octoberottobre 1983 | accessdateaccesso=30 Januarygennaio 2015 | authorautore=Fiedler, Ryan | pagespp=132}}</ref> con il port all'hardware non-PDP. Nel maggio 1977 venne rilasciata una versione MINI-UNIX, una versione ridotta per macchine low end tali PYP-11/10.
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| Edizione 7
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| Edizione 8
| febbraio 1985
|È una versione modificata di 4.1cBSD per il [[VAX]], con la shell di [[UNIX System V|System V]] e I [[socket|sockets]] sostituiti da STREAMS. Usato intermente e concesso solo per uso educativo.<ref name="dmrV8910">{{citecita web |titletitolo=[TUHS] Re: V7 UNIX on VAX 11/750 |authorautore=[[Dennis Ritchie]] |datedata=27 Junegiugno 2003 |accessdateaccesso=9 Aprilaprile 2014 |url=http://minnie.tuhs.org/pipermail/tuhs/2003-June/000631.html}}</ref>Il terminale Blit divenne l'interfaccia grafica primaria. Fu aggiunto un filesystem di rete che permette l'accesso remoto ai file come <code>/n/''hostname''/''path''</code> e una [[Application_programming_interface|API]]. È la prima versione senza assembly nella documentazione.
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| Edizione 9
| settembre 1986
|Venne incorporato il codice di 4.3BSD e distribuito solo internamente. Incorpora una versione generalizzata degli Streams [[Comunicazione tra processi|ICP]] introdotti nella versione 8. La chiamata al mount system era estesa ad uno stream di un file, a sua volta collegato ad un programma user level. Questo meccanismo serviva ad implementare la connessione di rete nello [[spazio utente]].<ref>{{cite journalcita pubblicazione|author1autore1=David L. Presotto |author2autore2=Dennis M. Ritchie |yearanno=1990 |journalrivista=[[Software—Practice and Experience]] |volume=19 |titletitolo=Interprocess Communication in the Ninth Edition Unix System|url=http://cm.bell-labs.com/cm/cs/who/dmr/ipcpaper.html}}</ref>Altre innovazioni includono <tt>[[make (Unix)|make]]</tt> and <tt>[[Sam (text editor)|Sam]]</tt>.<ref name="reader">[[Doug McIlroy|M. D. McIlroy]] (1987). [http://pic.plover.com/UnixReader/ A Research Unix reader: annotated excerpts from the Programmer's Manual, 1971–1986]. CSTR 139, Bell Labs.</ref>Secondo Denni Ritchie la V9 e la V10 erano “concettuali”: i manuali esistevano ma nessuna distribuzione dell'OS “in maniera completa e coerente” fu rilasciata.<ref name="dmrV8910"/>
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| Edizione 10
| ottobre 1989
| L'ultimo Research Unix. Nonostante il manuale venne pubblicato al di fuori di AT&T da Saunders College Publishing, <ref>{{citecita web |url=http://www.cs.bell-labs.com/10thEdMan |titletitolo=Unix Tenth Edition Manual |publishereditore=[[Bell Labs]] |accessdateaccesso=25 Decemberdicembre 2013}}</ref>non vi erano distribuzioni complete del sistema operativo in sé.<ref name="dmrV8910"/>Le novità includono tool grafici di [[typesetting]], strumenti per lavorare con [[troff]], un interprete per il linguaggio C, programmi di animazione e molti altri tool poi distribuiti in [[Plan 9]]: [[mk (software)|Mk]] build tool e la shell [[rc shell|rc]]. V10 fu anche la base per il sistema operativo IX di [[Doug McIlroy]] e James A. Reeds.<ref>{{citecita web |titletitolo=The IX Multilevel-Secure UNIX System |url=http://www.cs.dartmouth.edu/~doug/IX/}}</ref>
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