Bastet: differenze tra le versioni

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Bastet è la "Figlia di [[Ra]]", quindi ha lo stesso rango di altre [[Divinità|dee]] quali [[Maat]] e [[Tefnut]]. In più, Bastet è uno degli "Occhi di [[Ra]]", nel senso che viene mandata specificamente ad annientare i nemici dell'Egitto e dei suoi Dèi.<br />
 
Da quando i [[Greci]] identificarono Bastet con [[Artemide]], Bastet fu detta "madre del Dio dalla testa di leone Mihos" (anch'egli venerato a [[Bubasti]], insieme a Thoth), e fu raffigurata comunemente o come donna con la testa di ununa gatta o come gatta vera e propria.
 
== Il culto dei gatti ==
 
Gli antichi egizi chiamavano ''"miao"'' il gatto; addomesticarono quelli che vivevano ai bordi del delta del Nilo, originariamente per debellare i [[Mus musculus|topi]] che infestavano i granai.<br />
MaIn poiseguito, col passare del tempo, non ci fu casa o tempio od edificio che non registrasse la presenza di almeno un [[gatto]], tenuto peraltro con ogni cura. Quando uno di questi felini moriva, si dice che il padrone usasse radersi le sopracciglia in segno di lutto per l'animale e di rispetto nei confronti della Dea.
Il culto di Bastet raggiunse una diffusione tale che il gatto in [[Storia dell'antico Egitto|Egitto]] era protetto dalla [[legge]]. Era vietato fargli del male o trasferirli al di fuori dei confini del regno dei [[faraone|faraoni]]. Chi violava tali disposizioni, era passibile di pena di morte.<br />
Nonostante le leggi egizie proibissero l'esportazione dei gatti, ritenuti animali sacri, i navigatori [[fenici]] li contrabbandarono fuori del paese, facendone oggetto di commercio insieme ad altre merci preziose.<br />
Furono poi i [[Civiltà romana|Romani]] a portarli per primi nelle [[Arcipelago britannico|isole britanniche]].
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Racconta una leggenda che Bastet, morsa da uno [[scorpiones|scorpione]], fu guarita da [[Ra]].
 
Gli [[Storia dell'antico Egitto|Egizi]] avevano un modo di dire: ''«non si accarezza la gatta Bastet, prima di aver affrontato la leonessa [[Sekhmet]]»''. Bastet è infatti comunemente abbinata a sua sorella [[Sekhmet]], alla Dea dalla testa di leone di Memphis, a Wadjet ede aad Hathor.<br />
Questo modo di dire affonda le sue radici nella leggenda di [[Ra]] che, infuriato, provocò una siccità (evento terribile per gli [[Storia dell'antico Egitto|egiziani]] che vivevano delle piene del [[Nilo]]).<br />
Quando si fu calmato, [[Ra]] mandò [[Thoth]] a cercare Bastet in [[Nubia]], dove la Dea si nascondeva sotto forma di leonessa ([[Sekhmet]]). Discendendo il [[Nilo]], BastBastet si era bagnata nel fiume in una città sacra a [[Iside]], trasformandosi di nuovo in gatta ed era entrata trionfante a Par Bastet (città dei gatti), dove fu poi trovata da [[Thoth]] (per molti secoli gli egiziani hanno ripercorso il suo viaggio in venerazione dei gatti).
 
== Bibliografia ==