Sekhmet: differenze tra le versioni

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Centro del suo culto era a [[Letopolis]] nel 2º [[nomos|distretto]] del [[Basso Egitto]].
 
Veniva raffigurata come leonessa o come una donna dalla la testa [[Panthera leo|leonina]],<ref>[[Louis Charbonneau-Lassay]], ''Il bestiario del Cristo'', 2 voll., Ed. Arkeios, Roma, 1995, ISBN 88-86495-02-1, p. 87</ref> ede, a partire dalla [[XVIII dinastia egizia|XVIII dinastia]], acquisì anche i simboli divini quali il [[Corona (Egitto)|disco solare]], l'[[ureo]] ed il bastone [[scettri egizi|uadj]].
 
Dalla parola egizia ''sekhem'' che significa potere, derivano sia lo [[scettri egizi#Sekhem|scettro]] e, con l'aggiunta della desinenza ''et,'' indicativa del femminile, il nome della dea.
 
Figlia di [[Ra]], nella tarda [[teogonia (mitologia)|teogonia]] [[Religione egizia#Cosmogonia|menfita]] a partire dal [[Nuovo Regno]], era membro della triade come sposa di [[Ptah]] e madre di [[Nefertum]], prendendo anche l'epiteto di ''"La grande, amata da Ptah"''.
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Rappresentava anche lo strumento della vendetta di [[Ra]] contro l'insurrezione degli uomini imponendo l'ordine del mondo.
 
Portava morte all'umanità ma era anche la dea protettrice dei medici, come citano i papiri medici [[Papiro Ebers|Ebers]] ed [[Papiro Edwin Smith|Edwin Smith]] ed i suoi sacerdoti, i quali, molto potenti, erano spesso chiamati per la cura di patologie ossee, quali le fratture.
[[File:SekhmetTempioDiKhnumEsna8651.JPG|thumb|upright=1.4]]
Dal carattere molto pericoloso questa dea aveva quindi un lato benevolo che richiedeva rituali specifici soprattutto durante gli ultimi [[Calendario egizio|cinque giorni]] dell'anno solare, giornate questeconsiderati estremamente pericolose.
 
Era temuta persino nell'Aldilà, dove il malvagio [[Seth]] ed il serpente [[Apopi]], venivano sconfitti dalla dea che abbracciava con le sue spire di fuoco Ra nel suo viaggio notturno.
 
Sekhmet incarnava il fiammeggiante [[Occhio di Ra]] ed era in questo caso assimilabile a [[Tefnet]].
Narra il mito della ''Dea Lontana'' che Ra, adirato con gli uomini che avevano cospirato contro di lui, la inviò per ucciderli, ma dovette poi fermarla ubriacandola con la birra, colorata di rosso come il sangue, per far sopravvivere il genere umano.
La dea che, assetata di sangue, stava uccidendo sistematicamente tutti gli uomini, dopo aver bevuto la birra si addormentò ed al risveglio prese le sembianze di [[Hathor]].
 
Per ricordare la terribile circostanza, nacque la [[Festa dell'Ebbrezza]], celebrata nella stagione di [[Akhet]], ossia, delldurante l'inondazione del [[Nilo]], durantegiorno lain qualecui venivano preparate grandi quantità di birra.
 
L'attributo di ''Colei che è potente'' era in realtà attributo di [[Hathor]] e fu quest'ultima, per punire gli uomini ribelli, che si trasformò in Sekhmet a sua volta identificata, oltre alle già citate Bastet e Tefnet, anche in [[Uadjet]].