Paolo Borsellino: differenze tra le versioni

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Il 19 luglio [[1992]], dopo aver pranzato a [[Villagrazia di Carini]] con la moglie Agnese e i figli Manfredi e Lucia, Paolo Borsellino si recò insieme alla sua scorta in via D'Amelio, dove viveva sua madre. Una [[Fiat 126]] imbottita di [[tritolo]] che era parcheggiata sotto l'abitazione della madre detonò al passaggio del giudice, uccidendo oltre a Borsellino anche i cinque agenti di scorta [[Emanuela Loi]] (prima donna della [[Polizia di Stato]] caduta in servizio), [[Agostino Catalano (poliziotto)|Agostino Catalano]], [[Vincenzo Li Muli]], [[Walter Eddie Cosina]] e [[Claudio Traina]]. L'unico sopravvissuto fu l'agente [[Antonino Vullo]], scampato perché al momento della deflagrazione stava parcheggiando uno dei veicoli della scorta.<ref>[http://archiviostorico.corriere.it/1992/luglio/21/agente_superstite_vivo_per_miracolo_co_0_9207211793.shtml l' agente superstite: " vivo per miracolo "] Corriere della Sera, 21 luglio 1992</ref>
 
== I funerali ==
Il 24 luglio circa 10.000 persone parteciparono ai funerali privati di Borsellino (i familiari rifiutarono il rito di Stato; la moglie Agnese Borsellino accusava il governo di non aver saputo proteggere il marito, e volle una cerimonia privata senza la presenza dei politici), celebrati nella chiesa di Santa Maria Luisa di Marillac, disadorna e periferica, dove il giudice era solito sentir messa, quando poteva, nelle domeniche di festa. L'orazione funebre la pronuncia [[Antonino Caponnetto]], il vecchio giudice che diresse l'ufficio di Falcone e Borsellino: «Caro Paolo, la lotta che hai sostenuto dovrà diventare e diventerà la lotta di ciascuno di noi». Pochi i politici: il presidente Scalfaro, [[Francesco Cossiga]], [[Gianfranco Fini]], [[Claudio Martelli]]. Il funerale è commosso e composto, interrotto solo da qualche battimani. Qualche giorno prima, i funerali dei 5 agenti di scorta si svolsero nella [[Cattedrale di Palermo]], ma all'arrivo dei rappresentanti dello stato (compreso il neo [[Presidente della Repubblica Italiana]], [[Oscar Luigi Scalfaro]]), una folla inferocita sfondò la barriera creata dai 4000 agenti chiamati per mantenere l'ordine, la gente mentre strattonava e spingeva, gridava "FUORI LA MAFIA DALLO STATO". Il Presidente della Repubblica venne tirato fuori a stento dalla calca, venne spintonato anche il capo della polizia.<ref>[https://giovanicislcatania.wordpress.com/2012/07/19/in-ricordo-di-paolo-borsellino/ ''In ricordo di Paolo Borsellino'' da giovanicislcatania.wordpress.com, 19 luglio 2012.]</ref>