Bruno Saetti: differenze tra le versioni

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|AnnoMorte = 1984
|Attività = pittore
|Attività2 = incisore
|Epoca = 1900
|Nazionalità = italiano
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==Biografia==
Eseguì gli studi, che terminò nel [[1924]], presso l'[[Accademia di belle arti di Bologna]]. Nel [[1927]] espose, per la prima volta, in una mostra personale organizzatagli dalla Società Promotrice per le Belle Arti "Francesco Francia"<ref>[www.assofrancia.it]</ref>. Nel [[1928]] fu ammesso alla [[Biennale di Venezia]] con Ilil giudizio di Paride, a cui partecipò in seguito per ben 14 edizioni (alla rassegna parteciperà nel '38 con una sala personale e ricevendo premi negli anni Cinquanta). Nel 1929 fu vincitore con Bagnanti del premio Baruzzi ed espose alla Mostra Internazionale di Barcellona che lo consacra sulla scena artistica. Nel [[1930]] divenne insegnante presso l'[[Accademia di Belle Arti di Venezia]] e ne assunse l'incarico di direttore dal [[1950]] al [[1956]]. Tra i suoi allievi ebbe [[Giorgio Bordini]], [[Olghina di Robilant]] e [[Federico De Rocco]]. Nel 1931 partecipò, per la prima volta, alla [[Quadriennale di Roma]] e continuò le sue partecipazioni fino al 1972.
 
PittoreDal di[[1935]] sensualiiniziò nudia femminili,praticare maternitàla etecnica paesaggi,dell'[[affresco]] main ancheseguito dia figureuna simbolichevisita comea gli angeli, Saetti rifiuta i linguaggi delle avanguardie e si attesta su un realismo espressionista sorretto da un severo rigore compositivo[[Pompei]]. Saetti è soprattutto un “maestro frescante”, tecnica che perfeziona dopo il 1935, in seguito a una visita a Pompei. Tra i suoi affreschi più conosciuti, la Sacra Famiglia (1958, Università di Padova), Colloquio con l’angelo (1974, affresco su tela nella Galleria d’Arte Moderna di Bologna). Propriamente parietale, è la tecnica scelta per cicli di edifici sacri (San Martino di Lupari, Sant’Eugenio a Roma, Santa Maria delle Grazie a Bologna), ma pure per la pittura da cavalletto, per le tele su cui l’affresco viene applicato (ad esempio Madre veneziana, del 1937, Roma, Galleria Comunale d’Arte Moderna) e, come effetto estetico, nelle litografie, la cui carta preparata riproduce la ruvida superficie murale. Ormai specialista del settore, è chiamato dal governo del Giappone a intervenire sull’argomento nella Conferenza svoltasi all’Università di Tokyo nel 1970. Nel 1971 viene pubblicata la sua monografia scritta da Giuseppe Marchiori. Si cimenta anche nel campo della grafica (disegni, incisioni, litografie), decorazioni su vetro e mosaici (1961, Angeli nella chiesa di San Giovanni Battista dell’Autostrada del Sole. Dopo la sua morte, Palazzo Strozzi di Firenze organizza un’ampia antologica. Le sue opere figurano nei principali musei italiani (tra cui il Museo del Novecento di Firenze ed il MAMbo di Bologna) ed esteri (Amsterdam, Madrid, Varsavia, Zagabria, Zurigo, Tokyo) e sono oggetto di importanti mostre: vanno segnalate le antologiche organizzate nel 1974 e nel 1981 alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Bologna (dedicata alla produzione grafica) e l’esposizione di opere musive di grandi dimensioni a Prato, in Palazzo Pretorio (1981). Nel 2002, in occasione del centenario della nascita, la galleria 56 di Bologna gli tributa un omaggio. Tra la fine del 2004 ed i primi mesi del 2005 a Palazzo Sarcinelli, a Conegliano (TV), ha avuto luogo la mostra antologica “Bruno Saetti 1902-1984. Tra intimismo e sublimazione” , a cura di Rossana Bossaglia.
 
Si cimenta anche nel campo della grafica (disegni, incisioni, litografie), decorazioni su vetro e mosaici. Fu anche pittore d'[[arte sacra]] e partecipò a numerose rassegne, aventi questa tematica. Nel 1961 eseguì un rilievo a tessere vitree nella chiesa di San Giovanni Battista di Firenze (nota anche come [[Chiesa dell'Autostrada del Sole]]).
Prese parte a grandi rassegne internazionali organizzate dalla Biennale di Venezia, che ebbero luogo a [[Praga]], [[Varsavia]], [[Cracovia]], [[Budapest]], [[Vienna]], [[Sofia]], [[Bucarest]].
Nel 1971 viene pubblicata la sua monografia scritta da Giuseppe Marchiori.
 
Prese parte a grandi rassegne internazionali organizzate dalla Biennale di Venezia, che ebbero luogo a [[Praga]], [[Varsavia]], [[Cracovia]], [[Budapest]], [[Vienna]], [[Sofia]], [[Bucarest]]. Tenne, infine, una mostra antologica a [[Venezia]] nel [[1975]] e una a [[Firenze]] nel [[1979]]. Dopo la sua morte, Palazzo Strozzi di Firenze organizza un’ampia antologica. Le sue opere figurano nei principali musei italiani (tra cui il Museo del Novecento di Firenze ed il MAMbo di Bologna) ed esteri (Amsterdam, Madrid, Varsavia, Zagabria, Zurigo, Tokyo) e sono oggetto di importanti mostre: vanno segnalate le antologiche organizzate nel 1974 e nel 1981 alla Galleria Nazionale d’'rte Moderna di Bologna (dedicata alla produzione grafica) e l'esposizione di opere musive di grandi dimensioni a Prato, in Palazzo Pretorio (1981). Nel 2002, in occasione del centenario della nascita, la galleria 56 di Bologna gli tributa un omaggio. Tra la fine del 2004 ed i primi mesi del 2005 a Palazzo Sarcinelli, a Conegliano (TV), ha avuto luogo la mostra antologica “Bruno Saetti 1902-1984. Tra intimismo e sublimazione” , a cura di Rossana Bossaglia.
Dal [[1935]], in iniziò a praticare la tecnica dell'[[affresco]] e negli anni successivi realizzò affreschi in molti edifici pubblici.
 
Pittore di sensuali nudi femminili, maternità e paesaggi, ma anche di figure simboliche come gli angeli, Saetti rifiuta i linguaggi delle avanguardie e si attesta su un realismo espressionista sorretto da un severo rigore compositivo.
Fu anche pittore d'[[arte sacra]] e partecipò a numerose rassegne, aventi questa tematica.
 
Scomparve nel [[1984]] all'età di 82 anni<ref>[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/action,viewer/Itemid,3/page,0003/articleid,1017_01_1984_0164_0003_22870513/ Saetti, i colore del sole] Archiviolastampa.it</ref>.
Eseguì un rilievo a tessere vitree nella chiesa di San Giovanni Battista di Firenze (nota anche come [[Chiesa dell'Autostrada del Sole]]).
 
Tenne, infine, una mostra antologica a [[Venezia]] nel [[1975]] e una a [[Firenze]] nel [[1979]].
 
Scomparve nel [[1984]] all'età di 82 anni<ref>[http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/action,viewer/Itemid,3/page,0003/articleid,1017_01_1984_0164_0003_22870513/ Saetti, i colore del sole] Archiviolastampa.it</ref>
 
==Opere==