Pier Paolo Pasolini: differenze tra le versioni
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Continuava intanto a tenersi in contatto epistolare con gli amici, ai quali questa volta non volle nascondere nulla, raccontando quanto gli stava capitando:
{{Citazione|Ho voglia di essere al Tagliamento, a lanciare i miei gesti uno dopo l'altro nella lucente cavità del paesaggio. Il Tagliamento qui è larghissimo. Un torrente enorme, sassoso, candido come uno scheletro. Ci sono arrivato ieri in bicicletta, giovane indigeno, con un più giovane indigeno di nome Bruno…|Lettera a Luciano Serra del 22 luglio 1943.<ref>{{cita|Siciliano|p. 57}}</ref>}}
Alla vigilia dell'[[Armistizio di Cassibile|Armistizio]], Pasolini fu chiamato alle armi. Costretto ad arruolarsi a [[Pisa]] il primo settembre [[1943]], una settimana dopo, l'8 settembre, disobbedì all'ordine di consegnare le armi ai [[Germania|tedeschi]] e riuscì a fuggire dalla deportazione travestito da contadino e a rifugiarsi a [[Casarsa della Delizia|Casarsa]].<ref>{{cita|Siciliano|p. 74}}</ref> Lì c'erano alcuni giovani appassionati di poesia (
Nell'ottobre del [[1944]] Pier Paolo e la madre – il fratello Guido si era intanto unito alle formazioni partigiane della [[Carnia]] – si trasferirono a [[Versuta]], che sembrava essere un luogo più tranquillo e lontano dagli obiettivi militari. Nel villaggio mancava la scuola e i ragazzi dovevano percorrere più di un chilometro per raggiungere la loro sede scolastica. Susanna e Pier Paolo decisero così di aprire una scuola gratuita nella loro casa. Pier Paolo visse il suo primo [[amore]] in quei momenti per un allievo tra i più grandi («In quelle membra splendevano un'ingenuità, una grazia… o l'ombra di una razza scomparsa che durante l'adolescenza riaffiora») e, al contempo, si innamorò di lui una giovane [[violinista]] [[Slovenia|slovena]], Pina Kalc (Josipina Kalc), che aveva raggiunto con la sua famiglia il rifugio di Pasolini. La vicenda del ragazzo e l'amore di Pina per lui si intrecciarono complicando dolorosamente quei lunghi mesi che mancavano alla fine della [[guerra]].<ref>{{cita|Zanzotto&Naldini|p. 39}}</ref>
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