Incidente di Mudan: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
AttoBot (discussione | contributi)
m Bot: inserimento template categorie qualità; modifiche estetiche
Riga 1:
L<nowiki>'</nowiki>'''incidente di Mudan''' si riferisce all'uccisione, nel [[1871]], di 54 persone delle [[Isole Ryūkyū]] che si trovavano nella parte centrale di [[Taiwan]] in seguito al naufragio della loro nave, avvenuta per mano di un gruppo di [[aborigeni taiwanesi]]. I 12 membri superstiti dell'equipaggio furono poi salvati dai [[Han|Cinesi Han]] di Taiwan e riportati a [[Miyako]]. L'incidente causò una crisi diplomatica fra l'[[Impero cinese]] dei [[Dinastia Qing|Qing]], che governava Taiwan, e l'[[Impero giapponese]], che riteneva gli abitanti del [[Regno delle Ryūkyū]] propri sudditi ed esigeva un risarcimento per il massacro. Avendo i Cinesi respinto la richiesta, nel [[1874]] i Giapponesi organizzarono una [[Spedizione di Taiwan|spedizione punitiva]] a Taiwan contro i responsabili, poi fallita. Alla fine, l'Impero giapponese vide comunque confermate le sue rivendicazioni di sovranità sulle Ryūkyū.
 
== La storia ==
Il 18 ottobre [[1871]], quattro navi che portavano le riscossioni della tassa capitaria (''Nintouzei'') dovuta da [[Okinawa]] del Regno delle Ryūkyū salparono da [[Naha]] per fare ritorno in patria. La flotta incontrò però un violento tifone: una delle navi scomparve, un'altra si salvò e continuò il suo viaggio, mentre le due rimanenti fecero naufragio su [[Taiwan]], rispettivamente nell'estremità orientale ed occidentale dell'isola. La nave che raggiunse la parte ovest non ebbe problemi, mentre quella che approdò sulla costa orientale avrebbe subito un tragico destino.<ref>Miyakuni (1998).</ref>
 
Riga 8:
In seguito i superstiti furono accompagnati a [[Tainan]], nel sud di Taiwan, da dove le autorità cinesi li fecero trasferire a [[Fuzhou]], nella Cina continentale. Dopo circa sei mesi, infine, i Qing provvidero al loro ritorno in patria a [[Naha]], dove giunsero il 7 giugno [[1872]].<ref>Davidson (1903), p. 123.</ref>
 
== Le conseguenze ==
=== La spedizione giapponese di Taiwan ===
All'epoca dell'incidente, l'Impero giapponese esercitava di fatto la sua sovranità sulle Isole Ryūkyū, sebbene questo fosse formalmente un regno indipendente. Così, nell'ottobre [[1872]], il Giappone chiese alla Cina un risarcimento per l'accaduto, nonché la punizione dei responsabili dell'eccidio. Nel maggio [[1873]], diplomatici giapponesi arrivarono a Pechino per sostenere le loro rivendicazioni, ma il governo Qing respinse immediatamente le richieste, con la motivazione che il Regno delle Ryūkyū era uno stato indipendente e non aveva niente a che fare con il Giappone. In realtà, il re di Ryūkyū [[Shō Tai]], era stato spinto ad inviare una petizione formale a Tokyo, chiedendone l'intervento presso la corte Qing.<ref>Kerr (2003), p. 357.</ref> Gli emissari nipponici, pertanto, rifiutarono di partire e insistettero affinché il governo cinese punisse quei "barbari di Taiwan".
 
Riga 16:
A causa delle resistenze cinesi, nell'aprile [[1874]] i Giapponesi decisero di lanciare una [[Spedizione di Taiwan|spedizione militare]] di 3.000 uomini contro Taiwan. Con il pretesto di punire gli aborigeni Paiwan responsabili del massacro dei marinai delle Ryūkyū, il Giappone intendeva in realtà occupare l'isola di Taiwan, sulla quale aveva da tempo posato gli occhi, nel quadro della sua politica di espansione verso sud. La dinastia Qing reagì prontamente, inviando truppe nel mese di maggio per rinforzare la difesa di Taiwan. Nel corso della missione, vi furono una serie di scontri con i Paiwan, nei quali morirono circa 30 indigeni e 543 soldati nipponici (di cui 531 per malattia e solo 12 in battaglia). Alla fine dell'anno, il governo del Giappone decise di ritirare le sue forze, essendosi reso conto di non essere ancora pronto per una guerra contro la Cina.
 
=== La fine del Regno delle Ryūkyū ===
Il [[Regno delle Ryūkyū]] era originariamente uno stato tributario dell'Impero cinese. Invaso nel [[1609]] dai feudatari giapponesi di [[Dominio di Satsuma|Satsuma]] con il beneplacito dello [[shogunato Tokugawa]], riacquistò in seguito un certo grado di autonomia, ma divenne contemporaneamente vassallo sia del ''[[daimyō]]'' di Satsuma che dell'Imperatore della Cina (prima della [[dinastia Ming]] e poi della [[dinastia Qing]]). Di fatto, il regno continuò ad essere controllato dai Giapponesi, che se ne servirono come intermediario per i commerci con la Cina durante l'isolamento dello shogunato Tokugawa.
 
Riga 23:
L'incidente di Mudan, la conseguente controversia diplomatica con la Cina ed infine la spedizione militare a Taiwan riaccesero l'attenzione sulla questione del regno e sulla necessità di chiarirne definitivamente lo status. Così, dopo alterne vicende ed un lungo braccio di ferro diplomatico con il re di Ryūkyū [[Shō Tai]], l'11 ottobre [[1879]] il governo giapponese proclamò l'abolizione del [[Regno delle Ryūkyū]], annettendo formalmente le isole al Giappone come nuova [[prefettura di Okinawa]].<ref>Kerr (2003), pp. 381-383.</ref>
 
== Note ==
<references/>
 
== Bibliografia ==
* Davidson, James W. (1903). ''The Island of Formosa, Past and Present.'' Londra, MacMillan & Co.
* Kerr, George H. (2003). ''Okinawa: The History of an Island People (revised ed.).'' Tokyo: Tuttle Publishing.
Riga 32:
* Zhao, Jiaying (1993). ''A Diplomatic History of China.'' Taiyuan, Joint University Press Shanxi. ISBN 7-81032-577-9.
 
== Voci correlate ==
* [[Storia di Taiwan]]
* [[Storia del Giappone]]
Riga 41:
[[Categoria:Storia delle relazioni internazionali del Giappone]]
[[Categoria:Storia della Cina]]
{{Linkcategorie VdQ|zhqualità}}