There's a Riot Goin' On: differenze tra le versioni
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'''''There's a Riot Goin' On''''' è il titolo del quinto album discografico del gruppo [[soul]]/[[funk]]/[[rock]] [[Sly and the Family Stone]], pubblicato negli Stati Uniti il 20 novembre 1971 su etichetta [[Epic Records]].
Le sedute di registrazione per l'album ebbero luogo principalmente tra il 1970 e il 1971 ai [[Record Plant Studios]] a [[Sausalito]], [[California]].<ref name=riot>Lewis (2006), pp. 1-3.</ref> In contrasto con il [[soul psichedelico]] del loro precedente album ''[[Stand!]]'' (1969), ''There's a Riot Goin' On'' possiede un sound più oscuro, maggiormente nero e funk, che inoltre ripudia la fortunata formula melodica commerciale che il gruppo aveva sfruttato per i suoi precedenti singoli.<ref name=riot/> Il titolo originale dell'album doveva essere ''Africa Talks to You'', ma venne cambiato in ''There's a Riot Goin' On'' in risposta al capolavoro di [[Marvin Gaye]]
''There's a Riot Goin' On'' debuttò direttamente al numero 1 delle classifiche [[Billboard 200|''Billboard'' Pop Albums]] e [[Top R&B/Hip-Hop Albums|Soul Albums]], mentre il singolo portante dell'album, ''Family Affair'' (1971), raggiungeva la vetta della classifica [[Billboard Hot 100|Pop Singles]].<ref name=charts>{{Allmusic|class=album|id=r18264|pure_url=yes|accessdate=16 agosto 2008}}</ref><ref name=family>[http://www.billboard.com/bbcom/esearch/searchResult.jsp?exp=y&Ntt=Family+Affair+Sly&Ntk=Keyword&Ntx=mode+matchallpartial&nor=10&an=bbcom&N=37&Ns=FORMATTED_DATE|0 Billboard.com - Search Results: Family Affair Sly (singles charts)]. Nielsen Business Media. Retrieved on 2008-08-16.</ref> L'8 novembre 1972, ''There's a Riot Goin' On'' venne certificato disco d'oro dalla [[Recording Industry Association of America]], con vendite superiori al mezzo milione di copie nel primo anno di pubblicazione.<ref name=RIAA>[http://www.riaa.com/goldandplatinumdata.php?table=SEARCH_RESULTS RIAA Searchable Database]. RIAA. Retrieved on 2008-08-16.</ref> Molti tra critici e fan ebbero reazioni contrastanti a ''There's a Riot Goin' On'', ma con il passare del tempo la reputazione dell'album è cresciuta notevolmente, diventando uno dei dischi più influenti di sempre. Il 7 settembre 2001 ''Riot'' è stato certificato dalla RIAA disco di platino con vendite superiori al milione di copie.<ref name=RIAA/> Nel 2003, l'album è stato classificato dalla rivista ''[[Rolling Stone]]'' alla posizione numero 99 nella [[Lista dei 500 migliori album secondo Rolling Stone|lista dei migliori 500 album di sempre]].<ref name=rollingstone>[http://www.rollingstone.com/news/story/6598189/99_theres_a_riot_goin_on RS500: 99) There's a Riot Goin' On]. Rolling Stone. Retrieved on 2008-08-16.</ref>
== Il disco ==
=== Origine e storia ===
Dopo il massiccio successo di pubblico e critica del precedente album del 1969, ''[[Stand!]]'', e la celebrata performance della band a [[Festival di Woodstock|Woodstock]], data la nuova popolarità che il gruppo aveva acquisito, Sly & the Family Stone ebbero forti pressioni da parte della loro casa discografica, la [[Epic Records]], a produrre un nuovo album di successo nel 1970 per sfruttare il momento favorevole. Però, la mente creativa del gruppo [[Sly Stone]] stava sprofondando sempre più nella tossicodipendenza, preoccupando il dirigente della [[Columbia Records|CBS]] [[Clive Davis]].<ref name=selvin98>[[Joel Selvin|Selvin, Joel]] (1998), pp. 107, 146–152</ref> Per prendere tempo, in mancanza di nuovo materiale, la Epic pubblicò l'album ''[[Greatest Hits (Sly & the Family Stone)|Greatest Hits]]''. Con il successo e la fama erano arrivati anche i problemi, e i rapporti all'interno della band stavano lentamente deteriorandosi. In particolare esistevano dissapori di vario genere tra i fratelli Stone, Sly e [[Freddie Stone|Freddie]], e il bassista [[Larry Graham]].<ref name=selvin98/><ref name="Kaliss">Kaliss, Jeff. "[http://web.archive.org/web/20060212060616/http://www.there1.com/browse_articles.php?action=view_record&idnum=109 Sly and the Family Stone: 'Different strokes for different folks.']" ''There1.com''. Retrieved on 2007-01-18.</ref> Come se non bastasse, il movimento delle [[Pantere Nere]] chiese a Stone di rendere la sua musica più schierata e "militante" sul versante politico dell'indipendenza dei neri,<ref name="Kaliss"/> di rimpiazzare i bianchi Greg Errico e Jerry Martini con musicisti di colore, e infine anche di cambiare manager, perché secondo loro il bianco [[David Kapralik]] era solo un capitalista sfruttatore di neri.<ref>Selvin, Joel (1998), p. 89; interview with David Kapralik.</ref>
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Influenzato dalle droghe e dai forti sconvolgimenti sociali che si susseguirono alla fine del decennio, che lo scrittore [[Miles Marshall Lewis]] definì "la morte degli anni sessanta", e che inclusero omicidi politici, brutalità della polizia, il declino del pacifico movimento per i diritti civili del popolo afroamericano e una diffusa e dilagante disillusione verso gli ideali dei sessanta, Stone creò un'opera più dura, ombrosa, maggiormente concettuale rispetto agli ottimistici e commerciali lavori precedenti della band.<ref name=riot/>
=== Copertina ===
La copertina originale dell'album conteneva una bandiera americana rossa, bianca, e nera con dei soli al posto delle stelle. Nessuna altra dicitura o titolo appariva in copertina, anche se la Epic pretese ed ottenne di inserire un adesivo con la scritta "Featuring the Hit Single 'Family Affair'" sulla copertina. Per paura di scatenare polemiche, l'album venne in seguito ristampato con una copertina più convenzionale che raffigurava il gruppo in concerto, con il titolo dell'album in evidenza e i titoli dei brani sul retro.
=== Produzione ===
Sly Stone lavorò a ''There's a Riot Goin' On'' principalmente in solitudine nello studio di registrazione, o a casa sua nello studio casalingo che si era fatto costruire nella sua villa di [[Bel Air]]. Secondo gli altri membri del gruppo, la maggior parte degli strumenti sull'album furono suonati dallo stesso Stone e poi sovraincisi sui vari brani, utilizzando in qualche traccia, una [[drum machine]] al posto del batterista [[Gregg Errico]].<ref name=lewis73>Lewis (2006), pp. 73-75.</ref> Quando gli altri membri della band contribuirono alle tracce, anche loro eseguirono alcune sovraincisioni insieme a Sly, invece che suonare tutti insieme come erano soliti fare nei precedenti dischi.
A fine 1971, Stone portò personalmente i nastri master di ''Riot'' agli uffici della CBS.<ref name=lewis20/> La CBS pubblicò ''Family Affair'' come primo singolo promozionale per l'album in uscita; si trattava del primo singolo della band in quasi due anni.<ref name=lewis20>Lewis (2006), pp. 20-22.</ref> Il brano divenne il quarto ed ultimo successo da numero 1 in classifica per la band, anche se il sound della canzone si discostava molto dalla sonorità dei loro precedenti successi.
=== Musica ===
La maggior parte dei brani presenti su ''Riot'' vede Sly Stone alla voce solista – Rose è l'unico altro membro della band che canta parti da solista sull'album. L'intero album possiede un sound ovattato quasi [[dub]] come risultato delle numerose sovraincisioni e manipolazioni dei nastri da parte di Sly. L'energica ''Thank You (Falettinme Be Mice Elf Agin)'' (inclusa in ''[[Greatest Hits (Sly & the Family Stone)|Greatest Hits]]'') viene qui rielaborata nella più lenta ''Thank You For Talking to Me Africa''.
''Runnin<nowiki>'</nowiki> Away'' e ''(You Caught Me) Smilin<nowiki>'</nowiki>'' furono gli altri singoli tratti da ''Riot<nowiki>'</nowiki>s''.<ref name=runnin>[http://www.billboard.com/bbcom/esearch/searchResult.jsp?exp=y&Ntt=Runnin%27+Away+Sly&Ntk=Keyword&Ntx=mode+matchallpartial&nor=10&an=bbcom&N=37&Ns=FORMATTED_DATE|0 Billboard.com - Search Results: Runnin' Away Sly (singles charts)]. Nielsen Business Media. Retrieved on 2008-08-16.</ref><ref name=smilin>[http://www.billboard.com/bbcom/esearch/searchResult.jsp?exp=y&Ntt=Smilin%27+Sly&Ntk=Keyword&Ntx=mode+matchallpartial&nor=10&an=bbcom&N=37&Ns=FORMATTED_DATE|0 Billboard.com - Search Results: Smilin' Sly (singles charts)]. Nielsen Business Media. Retrieved on 2008-08-16.</ref> ''Runnin Away'' vede Rose Stone cantare la linea vocale principale all'unisono con il fratello Sly, mentre ''(You Caught Me) Smilin'' era la prima registrazione con la Family Stone del texano Gerry Gibson, ex membro dei [[Roy Head]] and The Traits, che aveva rimpiazzato [[Gregg Errico]] come batterista della band.<ref>[http://www.rattlerpride.com/?p=68 Blog Archive: Roy Head and the Traits]. RattlerPride. Retrieved on 2009-04-17.</ref> Errico si era gradatamente allontanato dal gruppo all'inizio del 1971, a causa dei problemi di droga di Sly Stone che gli causavano disturbi comportamentali. ''(You Caught Me) Smilin''' è una sorta di inno allo "sballarsi".<ref name="jurek">{{Allmusic|class=album|id=r1067622|pure_url=yes|accessdate=10 marzo 2009}}</ref> Il lato 1 termina con la title track dell'album, che è un brano composto solo da un totale silenzio, indicato simbolicamente in copertina durare zero minuti e zero secondi. Per molti anni, si è vociferato che la criptica traccia e il titolo dell'album fossero un riferimento ai disordini del 27 luglio 1970 avvenuti a [[Chicago]], [[Illinois]], per i quali gli Sly & the Family Stone erano stati colpevolizzati. La band doveva suonare durante un concerto gratuito al [[Grant Park (Chicago)|Grant Park]]. Il pubblico però iniziò ben presto ad agitarsi e scoppiarono dei disordini prima ancora che il gruppo potesse salire sul palco. Circa un centinaio di persone rimasero ferite, inclusi diversi agenti di polizia, e la colpa fu data al gruppo che secondo la stampa era in ritardo o si rifiutava di esibirsi.<ref>Lewis (2006), pp. 60-64.</ref> Il retro di copertina dell'LP originale conteneva inoltre un collage di fotografie che includeva un'immagine della band al Grant Park con sullo sfondo un'auto della polizia. Ma Sly Stone, quando fu intervistato dal webmaster Johnathan Dakss del sito ufficiale del gruppo nel 1997, smentì questa teoria. Invece, raccontò a Dakks che la traccia ''There's a Riot Goin' On'' non aveva durata o suono perché: «Sentii che non ci dovrebbero mai essere disordini».<ref>Dakss, Jonathan (1997). "My Weekend with Sly Stone". ''Sly-and-the-family-stone.com.''</ref>
== Tracce ==
* Tutti i brani sono opera di Sly Stone.
;Lato 1
# ''Luv n' Haight'' – 4:01
# ''Just Like a Baby'' – 5:12
# ''Poet'' – 3:01
# ''Family Affair'' – 3:06
# ''Africa Talks to You The Asphalt Jungle'' – 8:45
# ''There's a Riot Goin' On'' – 0:00
;Lato 2
# <li value="7">''Brave & Strong'' – 3:28
# ''(You Caught Me) Smilin''' – 2:53
# ''Time'' – 3:03
# ''Spaced Cowboy'' – 3:57
# ''Runnin' Away'' – 2:51
# ''Thank You (For Talking to Me Africa)'' – 7:14
=== Bonus tracks limited edition CD 2007 ===
# <li value="13">''Runnin' Away'' <small>(mono single version)</small> – 2:44
# ''My Gorilla Is My Butler'' <small>(strumentale)</small> – 3:11
# ''Do You Know What?'' <small>(strumentale)</small> – 7:16
# ''That's Pretty Clean'' <small>(strumentale)</small> – 4:12
== Formazione ==
=== Musicisti ===
* [[Larry Graham]] – basso, cori
* [[Greg Errico]] – batteria
* Gerry Gibson – batteria
* [[Bobby Womack]] — chitarra
* [[Freddie Stone]] — chitarra
* [[Ike Turner]] — chitarra
* [[Sly Stone]] – [[arrangiamento]], batteria, drum programming, keyboard programming, [[sintetizzatore]], chitarra, basso, tastiere, voce
* [[Billy Preston]] - tastiere
* [[Jerry Martini]] – sassofono tenore
* [[Cynthia Robinson]] – tromba
* [[Rose Stone]] – voce, tastiere
* [[Little Sister (band)|Little Sister]] - coro
=== Produzione ===
* Sly Stone – produttore
* Ingegneri del suono:
** Chris Hinshaw
** Jack Ashkinazy
** James Conniff
** James Greene
** Robert Gratts
** Willie Greer
** Rich Tilles
* Artwork (collage, cover design):
** Lynn Ames
** John Berg
* Fotografie (riedizione):
** Debbie King
** Don Hunstein
** Fred Lombardi
** Howard R. Cohen
** Joey Franklin
** Linda Tyler
** Lynn Ames
** Ray Gaspard
** Steve Paley
** Sylvester Stewart
== Note ==
<references/>
== Bibliografia ==
* {{Cita libro|autore = [[Miles Marshall Lewis]]|titolo = There's a Riot Goin' On|anno = 2006|editore = Continuum International Publishing Group|ISBN = 0-8264-1744-2}}
* {{Cita libro|autore = Joel Selvin|wkautore=Joel Selvin| titolo = For the Record: Sly and the Family Stone: An Oral History|anno= 1998|editore= Quill Publishing, New York, NY|ISBN=0-380-79377-6}}
* {{Cita libro|autore = Jeff Kaliss| titolo = I Want to Take You Higher: The Life and Times of Sly & the Family Stone|anno = 2008|editore = Hal Leonard/Backbeat Books, New York, NY|ISBN = 0-87930-934-2}}
== Collegamenti esterni ==
* [http://www.slyandthefamilystone.net/albumprofile.asp?albumid=5 Testi su SlyAndTheFamilyStone.net]
* [http://www.superseventies.com/spslystone.html ''There's a Riot Goin' On'' Recensione su SuperSeventies.com]
* [http://www.newyorker.com/archive/2001/06/11/010611on_onlineonly01 Soul Survival: Music Reviews] su ''[[The New Yorker]]''
{{Portale|Rock}}
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