L'Unico e la sua proprietà: differenze tra le versioni

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Secondo Stirner, [[Feuerbach]], pur criticando la religione e il suo Dio ultraterreno, cerca ancora l'essenza dello "spirito", innalzando l'uomo come essere supremo al posto del divino. Ciò porta semplicemente a un cambio di soggetto e predicato: invece di dire "Dio è amore" si dirà "L'amore è divino". In questo modo l'unico continua ad essere sottomesso e strumentalizzato dai "fantasmi" che si è creato, anche se in una forma diversa.
 
Per acquistare veramente la libertà, l'unico deve riuscire a raggiungere da solo il suo potere, senza però che esso gli venga concesso da altri, sia persone sia entità come lo Stato. Questo non significa che l'unico debba realizzare l'ideale della libertà, sotto cui altrimenti sarebbe ancora schiavo essendo anch'esso un "fantasma"; egli deve invece raggiungere la libertà sottoponendola al suo potere.
Ad esempio, il fatto stesso di avere interazioni con altri individui rende impraticabile la libertà assoluta perché la libertà di un individuo non può coincidere con quella di un altro. L'importante per Stirner è che l'interazione e il conseguente sacrificio in termini di libertà costituisca una libera scelta da parte dell'individuo, finalizzata ad una maggiore utilità per sé medesimo non altrimenti realizzabile.
L'egoismo o individualismo di Stirner non coincide infatti né con il [[solipsismo]], né con l'apologia di un'utopica libertà assoluta.