Andria: differenze tra le versioni

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{{nota disambigua}}
stazioni da parte dei tedeschi, fino all'arrivo delle truppe [[alleati della seconda guerra mondiale|alleate]].
{{Avvisounicode}}
{{Divisione amministrativa
|Nome=Andria
|Panorama=Andria, monumenti.png
|Didascalia=
|Bandiera=Andria-Gonfalone.png
|Voce bandiera=
|Stemma=Andria-Stemma.png
|Voce stemma=
|Stato=ITA
|Grado amministrativo=3
|Divisione amm grado 1=Puglia
|Divisione amm grado 2=Barletta-Andria-Trani
|Amministratore locale=Nicola Giorgino
|Partito=[[centro-destra]]
|Data elezione=30/03/2010
|Data istituzione=
|Latitudine gradi=41
|Latitudine minuti=13
|Latitudine secondi=54
|Latitudine NS=N
|Longitudine gradi=16
|Longitudine minuti=18
|Longitudine secondi=30
|Longitudine EW=E
|Altitudine=151
|Superficie=402.89
|Note superficie=
|Abitanti=100459
|Note abitanti=[http://demo.istat.it/bilmens2014gen/index.html Dato Istat al 31/5/2012]
|Aggiornamento abitanti=30-04-2014
|Sottodivisioni=[[Castel del Monte]], [[Montegrosso (Andria)|Montegrosso]], [[Troianelli]]
|Divisioni confinanti=[[Barletta]], [[Canosa di Puglia]], [[Corato]] (BA), [[Minervino Murge]], [[Ruvo di Puglia]] (BA), [[Spinazzola]], [[Trani]]
|Codice postale=76123<br />
<small>70031 fino al 30 aprile 2011</small>
|Prefisso=[[0883]]
|Fuso orario=+1
|Codice statistico=110001
|Codice catastale=A285
|Targa=BT
|Zona sismica=3
|Gradi giorno=1377
|Diffusività=
|Nome abitanti=andriesi
|Patrono=[[Riccardo di Andria|san Riccardo di Andria]], [[Madonna dei Miracoli]]
|Festivo=Terza [[domenica]] di settembre
|PIL=
|PIL procapite=
|Mappa=Map of comune of Andria (province of Barletta-Andria-Trani, region Apulia, Italy).svg
|Didascalia mappa=Posizione del comune di Andria nella provincia di Barletta-Andria-Trani
|Sito=http://www.comune.andria.bt.it/
}}
 
'''Andria '''(''' '''{{Link audio|It-Andria.ogg| <small>ascolta</small> }}, ''Andrie'' o ''Iàndrie'' in [[dialetto apulo-barese|dialetto barese]]<ref>{{cita libro| AA. | VV. | Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani | 1996 | GARZANTI | Milano|p= 29}}</ref>, ) è un [[Comuni d'Italia|comune italiano]] di 100.459 abitanti<ref>[http://demo.istat.it/bilmens2012gen/index.html Dato Istat al 30/06/2013]</ref>, capoluogo insieme a [[Barletta]] e [[Trani]], della [[provincia di Barletta-Andria-Trani]], in [[Puglia]]. È la quarta<ref>[http://www.tuttitalia.it/puglia/74-comuni/popolazione/ Comuni pugliesi per popolazione]</ref> [[Città d'Italia#Puglia|città]] della regione per popolazione, nonché la [[Primi 100 comuni italiani per superficie|diciottesima d'Italia per superficie]].
 
Sino all'11 giugno [[2004]] compresa nella [[provincia di Bari]], oggi la città<ref>[http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/napoli/notizie/cronaca/2010/16-novembre-2010/andria-diventa-citta-si-quirinale-1804181543531.shtml Andria diventa città, sì del Quirinale - Corriere del Mezzogiorno<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref> ospita il consiglio provinciale della [[provincia di Barletta-Andria-Trani]]<ref>[http://www.andrialive.it/news/news.aspx?idnews=14315 AndriaLive.it - Adesso è ufficiale: Andria è la sede legale della sesta provincia<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>, fa parte dell'[[Associazione nazionale città dell'olio]]<ref>{{cita web|url=http://www.cittadellolio.it/content/socio/comune-di-andria|titolo=Pagina sul sito delle Città dell'olio|accesso=7 maggio 2010}}</ref>. Per la presenza dei suoi tre alti [[Campanile|campanili]], viene conosciuta anche come la città dei tre campanili<ref>{{cita web|url=http://www.diocesiandria.it/itrecampanili/|titolo=Sito dei tre campanili|accesso=7 maggio 2010}}</ref>. Simbolo della città e di tutta la [[Puglia]] è [[Castel del Monte]], situato su una collina poco fuori dall'abitato, uno dei [[patrimonio dell'umanità|patrimoni dell'umanità]] dichiarati dall'[[Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Educazione, la Scienza e la Cultura|UNESCO]]<ref name="UNESCO"/>.
 
== Geografia fisica ==
{{Vedi anche|Geografia della Puglia}}
[[File:Andria panorama Castel del monte.JPG|thumb|left|[[Murge (altopiano)|Murge]] in territorio di Andria e [[Castel del Monte]]]]
[[File:Andria - BAT, tramonto sulle Murge andriesi.JPG|thumb|left|Tramonto sulle [[Murge (altopiano)|Murge]] andriesi]]
=== Territorio ===
La città è situata sul pendio inferiore delle [[Murge (altopiano)|Murge]], a 151 {{m s.l.m.}} e a 10&nbsp;km dal [[mare Adriatico]]. Ha una superficie di 408&nbsp;km², che la rende il [[Primi 100 comuni italiani per superficie|16º comune italiano per superficie]].
 
Nei pressi di Andria vi è una forte [[Carsismo|depressione carsica]], o [[Dolina carsica|dolina]] chiamata Gurgo<ref>{{cita web|url=http://www.videoandria.com/2010/04/24/treninandria-tra-storia-e-natura-la-dolina-carsica-del-gurgo/|titolo=“TreninAndria – tra storia e natura”: La dolina carsica del Gurgo}}</ref>. All'interno del Gurgo, le numerose grotte fungevano forse da [[Ipogeo|ipogei]], mentre la ''Grotta della Trimoggia'' era adibita al culto mariano<ref>{{cita web|url=http://www.proloco.andria.ba.it/pulo.php|titolo=Grotta della Trimoggia sul sito della Proloco|accesso=7 maggio 2010}}</ref>. Nel Gurgo il [[microclima]] permette una diversità varietale di piante non trascurabile e vi si può trovare anche lo [[Datura stramonium|stramonio]]<ref>{{cita web|url=http://www.domaniandriese.it/?p=406|titolo=Storia del Gurgo|accesso=7 maggio 2010}}</ref>.
 
Il territorio è connotato da alcune [[lama (geologia)|lame]], incisioni paleotorrentizie in secca. La lama più importante è denominata Ciappetta Camaggio ed è il letto di un antico fiume chiamato ''Aveldium''<ref>{{cita web|url=http://www.viaggiando-murgia.it/ambgeo.htm|titolo=Gurgo e Ciappetta Camaggio|accesso=7 maggio 2010}}</ref>.
 
12.000 ettari del territorio comunale sono inclusi nel [[Parco nazionale dell'Alta Murgia]]<ref>[http://www.parcoaltamurgia.it/ Parco Nazionale dell'Alta Murgia]</ref>, istituito nel 2004.
 
Da Andria parte una serie di canali di bonifica nota come [[canale Ciappetta-Camaggio]].
=== Clima ===
Il clima è [[clima mediterraneo|mediterraneo]], con inverni quasi miti ed estati calde e secche, condizioni che determinano l'alternarsi di due stagioni favorevoli alla vegetazione, quali primavera ed autunno. La vegetazione comprende numerosissime specie selvatiche (pseudo[[Prateria mediterranea|steppa mediterranea]]) a cui si contrappongono interminabili uliveti e vigneti.
 
La piovosità annua si aggira attorno ai 597&nbsp;mm di pioggia<ref>http://www.biopuglia.iamb.it/agroecologia/web2658.htm</ref>.
 
{{ClimaAnnuale
| nome = Andria - Murge basse
<!-- Temperature massime mensili (numero anche con cifre decimali, misurato in °C), da gennaio (01) a dicembre (12) -->
| tempmax01 = 10.5
| tempmax02 = 11.4
| tempmax03 = 13.6
| tempmax04 = 17.4
| tempmax05 = 22.2
| tempmax06 = 26.5
| tempmax07 = 29.1
| tempmax08 = 29.3
| tempmax09 = 25.4
| tempmax10 = 20.2
| tempmax11 = 15.7
| tempmax12 = 12.1
<!-- Temperature minime mensili (numero anche con cifre decimali, misurato in °C), da gennaio (01) a dicembre (12) -->
| tempmin01 = 4.2
| tempmin02 = 4.3
| tempmin03 = 6.0
| tempmin04 = 8.5
| tempmin05 = 12.3
| tempmin06 = 16.2
| tempmin07 = 18.8
| tempmin08 = 19.0
| tempmin09 = 16.2
| tempmin10 = 12.4
| tempmin11 = 8.6
| tempmin12 = 5.8
<!-- Piovosità totali mensili (numero anche con cifre decimali, misurato in mm), da gennaio (01) a dicembre (12) -->
| pioggia01 = 61
| pioggia02 = 64
| pioggia03 = 58
| pioggia04 = 42
| pioggia05 = 39
| pioggia06 = 30
| pioggia07 = 21
| pioggia08 = 27
| pioggia09 = 47
| pioggia10 = 68
| pioggia11 = 74
| pioggia12 = 66
<!-- Umidità percentuali medie mensili (numero anche con cifre decimali, misurato in %), da gennaio (01) a dicembre (12) -->
| umido01 = 78.4
| umido02 = 77.1
| umido03 = 75.1
| umido04 = 72.0
| umido05 = 69.1
| umido06 = 65.2
| umido07 = 61.6
| umido08 = 63.6
| umido09 = 70.7
| umido10 = 77.3
| umido11 = 79.3
| umido12 = 79.4
}}
 
* [[Classificazione climatica dei comuni italiani|Classificazione climatica]] di Andria:<ref>{{cita web|url=http://www.confedilizia.it/clima-ZONE.htm|titolo=Pagina con le classificazioni climatiche dei vari comuni italiani}}</ref>
** [[Zona climatica]]: C
** [[Grado giorno|Gradi giorno]]: 1377
 
== Storia ==
{{Vedi anche|Storia della Puglia}}
{{citazione|...alberi di ulivo, e vigneti, si spiegano, e par che fuggano mentre passi; indi il suon d'una squilla ti percote l'orecchio - eccomi in Andria - ecco Andria la ricca, Andria l'antichissima [...] Andria la ridente, dalle belle mandorle, dalle belle ulive|[[Cesare Malpica]], ''Il giardino d'Italia''}}
 
=== Età antica ===
{{Nota
|allineamento = destra
|larghezza = 250px
|titolo = ''Lo Stemma''
|contenuto = Descrizione dello stemma: ''"D'azzurro, al leone coronato all'antica d'oro, lampassato di rosso, rampante ad un ramo di quercia reciso, al naturale"''.<ref>{{cita web|http://www.comuni-italiani.it/110/001/stemma.html|titolo=Stemma Comune di Andria|editore=comuni-italiani.it}}</ref>
 
Lo stemma di Andria raffigura un leone rampante ad un ramo di [[quercus|quercia]], a testimonianza della presenza di querce nel territorio circostante<ref>[http://www.proloco.andria.ba.it/querce.php Querce di Andria]</ref>.
[[File:Andria-Stemma.png|center|70px]]}}
 
Le prime tracce di insediamenti nel territorio di Andria risalgono al [[neolitico]], sono infatti stati rinvenuti alcuni oggetti, coltellini di [[ossidiana]] ed armi litiche.
 
Nell'età successiva, nell'[[età del rame|eneolitico]], gli uomini abitavano alcune grotte scavate nel [[tufo]].
 
Durante l'[[età del bronzo]] gli uomini iniziarono ad abitare in alcune costruzioni cilindriche dal tetto a cono simili ai [[trullo|trulli]]. Numerosi [[tumulo|tumuli]], sepolture costruite con pietre informi, sono stati rinvenuti in contrada S. Barbara, S. Lucia e Castel del Monte.
 
[[File:Laura santa croce andria.jpg|thumb|left|Laura basiliana di Santa Croce]]
Nel [[1000 a.C.]] gli [[Iapigi]] abitarono la [[Puglia]], in seguito nell'[[VIII secolo a.C.]] vennero ad abitare i [[Peucezi]]. La nascita del primo agglomerato urbano viene fatta risalire alla seguente colonizzazione degli [[Antica Grecia|Ellenici]]. Vicino all'attuale Andria sorse ''Netium'', città greca per lingua e civiltà, citata da [[Strabone]] nella Geografia Universale. A ''Netium'' si erano rifugiati in cerca di riparo alcuni profughi scampati alla distruzione di [[Canne]] nel [[216 a.C.]] durante la [[seconda guerra punica]]. Decenni dopo ''Netium'' ebbe un declino e non rimasero che poche rovine dopo le [[Guerra civile romana (82 a.C.)|lotte sociali]] tra [[Gaio Mario|Mario]] e [[Lucio Cornelio Silla|Silla]] nell'[[88 a.C.]] Alcuni abitanti della città con molta probabilità si spostarono più a sud, sulla costa, dove fondarono ''Juve-Netium'' o ''Neo-Netium'' l'attuale [[Giovinazzo]].
 
Sulla [[Tavola Peutingeriana]] viene indicata una città di nome ''Rudas'', probabilmente la vecchia ''Netium'' greca, di sicuro una stazione sulla [[via Traiana]]<ref>[http://www.sitiunesco.it/index.phtml?id=123 Siti unesco]</ref>. I successivi insediamenti [[Alto Medioevo|alto-medievali]] dei [[Longobardi]] e dei [[Impero bizantino|Bizantini]], sorsero vicino alle rovine della vecchia ''Netium''. Si hanno notizie di 12 casali, forse in origine [[Villa romana|ville rustiche]],che ebbero in gran parte nomi di santi (Sant'Andrea, San Martino, Santa Caterina, Casalino e San Ciriaco, che si trovavano all'interno delle successive mura cittadine, e San Candido, San Vittore, San Pietro, San Valentino, San Lizio, San Lorenzo, Borghello, Trimoggia e Cicaglia, che restarono all'esterno di esse).
 
Nel [[44|44 d.C.]] [[Pietro apostolo]] nel suo viaggio verso [[Roma]] evangelizzo Andria che nel [[492|492 d.C.]] circa, divenne [[Diocesi di Andria|sede vescovile]] sotto [[papa Gelasio I]]<ref name="ReferenceA">Informazione proveniente dal sito ufficiale della diocesi, la Catholic Encyclopedia del 1917 riporta che tradizionalmente Riccardo è datato al tempo di [[papa Gelasio I]] ([[492]] circa)</ref>. In un documento del [[915]], Andria viene citata come villaggio (''[[locus]]'') dipendente da [[Trani]].
 
==== Origini del nome ====
Esistono diverse versioni delle origini del suo nome:
 
* Fondazione del [[Mitologia greca|mitico]] [[Diomede]], che le avrebbe dato il nome di ''Andros'';
* In seguito all'evangelizzazione della zona ad opera degli [[Apostolo|apostoli]] [[Pietro apostolo|san Pietro]] e [[Andrea apostolo|sant'Andrea]], prendendo il nome da quest'ultimo, costretto a soggiornarvi a lungo a causa di una malattia;
* In seguito agli insediamento in epoca [[Alto Medioevo|alto-medioevale]] di nuovi abitanti negli "antri", che diedero il nome al nuovo centro. Questi sarebbero stati costituiti dalle rovine dell'abitato greco di ''Netium'' (dove si erano rifugiati alcuni profughi in cerca di riparo dalle devastazioni della [[seconda guerra punica]]), che avrebbe cambiato nome in "''Andri''", in "''Andra''" e infine in "''Andria''";
* Dagli insediamento di [[monaci basiliani]], fuggiti dall'[[impero bizantino]] tra il [[VII secolo]] ed il [[IX secolo]]: anche in questo caso il nome deriverebbe dal vocabolo latino ''antrum'' o "grotta", in riferimento ai ripari (le "Laure") che i religiosi avevano scavato nella roccia [[tufo|tufacea]].
 
=== Medioevo normanno e svevo ===
[[File:Portale Sant'Agostino Andria.JPG|thumb|left|Il Portale della Chiesa di S.Agostino costruita dai [[Cavalieri templari]]]]
[[File:Porta santandrea andria.jpg|thumb|upright=0.7|Porta Sant'Andrea]]
[[File:Castel del Monte giu06 001.jpg|thumb|upright=0.7|[[Castel del Monte]]]]
[[File:DeathofYolande-Isabella.jpg|thumb|upright=0.7|Morte di [[Jolanda di Brienne]] (1228)]]
 
Nel [[1046]] fu sottratta al dominio [[Impero bizantino|bizantino]] da [[Pietro di Trani|Pietro il Normanno]], insieme a [[Trani]] e al resto del suo territorio e come altri centri ([[Barletta]], [[Bisceglie]] e [[Corato]]) divenne una città fortificata, elevandola al rango di ''civitas''<ref>[http://www.proloco.andria.ba.it/storia.php Proloco Andria]</ref>, con dodici torri, tre porte e una rocca nel punto più alto.
 
Al figlio Pietro II venne riconosciuto il titolo di [[contea di Andria|conte]] nel [[1073]]. Ancora nell'XI secolo fu fondata sulle vicine alture delle [[Murge (altopiano)|Murge]] l'abbazia [[Ordine di San Benedetto|benedettina]] di Santa Maria del Monte.
 
Nel [[1155]] l'esercito siciliano di [[Guglielmo I di Sicilia]] fu decimato nei pressi di Andria<ref name=Cinn17>Cinnamo, pp. 138, 5-146, 17.</ref> dall'[[esercito bizantino]] di [[Manuele I Comneno]]. In quella battaglia perse la vita, il conte di Andria [[Riccardo de Lingèvres]], che fu ucciso sotto le mura della città<ref>Fonte: [[Giovanni Cinnamo]]</ref><ref>{{en}} [http://books.google.fr/books?id=LlkpnG1iAEwC&lpg=PA150&dq=RICHARD%20DE%20LING%C3%88VRES&lr=&as_brr=0&pg=PA150#v=onepage&q=&f=false ''The history of the tyrants of Sicily by "Hugo Falcandus," 1154-69''], [[Ugo Falcando]], G. A. Loud, Thomas E. J. Wiedemann, Manchester University Press (1998). ISBN 0-7190-5435-4</ref><ref>[http://www.stupormundi.it/GuglielmoI.htm Guglielmo I detto il Malo<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>.
 
L'ultimo dei conti normanni discendenti di Pietro fu il conte Ruggero, che combatté nel [[1176]] a [[Battaglia di Legnano|Legnano]] con [[Federico Barbarossa]].
 
Nel XIII secolo fu fedele al dominio svevo e fu residenza del re [[Federico II di Svevia|Federico II]], che nei pressi fece costruire il celebre [[Castel del Monte]]<ref name="Castel del Monte">[http://www.casteldelmonte.beniculturali.it/ Castel del Monte]</ref> eletto a [[Patrimonio dell'umanità]] dall'[[Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Educazione, la Scienza e la Cultura|UNESCO]]<ref name="UNESCO">[http://www.unesco.org/new/en/unesco/ UNESCO]</ref>, sul sito della precedente abbazia benedettina normanna.
 
[[Federico II di Svevia|Federico II]] di ritorno dalla [[sesta crociata]], fece scolpire sulla normanna porta Sant'Andrea<ref name="Porta sant'Andrea">[http://www.andriainrete.it/andriaturistica/arte-e-storia/monumenti/8-portasanandrea.html Porta sant'Andrea]</ref> la celebre frase:«''Andria fidelis, nostri affixa medullis; absit, quod Federicus sit tui muneris iners, Andria, vale, felix omnisque gravaminos expers.''».
 
Ad Andria nacque suo figlio [[Corrado IV di Svevia|Corrado IV]] nel [[1228]], avuto con la moglie [[Jolanda di Brienne]], [[re di Gerusalemme|regina di Gerusalemme]], sepolta nella cripta della cattedrale di Andria, che morì appena sedicenne in seguito al parto.
 
=== Periodo angioino e aragonese ===
[[File:Torre dell'orologio Andria.JPG|left|thumb|Torre dell'orologio]]
[[File:Andria, Campanile di San Domenico.jpg|thumb|upright=0.7|Campanile della [[Chiesa di San Domenico (Andria)|chiesa di San Domenico]]]]
 
Sotto il dominio [[Angiò|angioino]] Andria fu data in dote a Beatrice, figlia di [[Carlo II di Napoli]] e sposa di [[Bertrando II di Baux|Bertrando del Balzo]], conte di [[Montescaglioso]], che risiedette nella città dal [[1308]] alla sua morte nel [[1330]]. La città passò poi in eredità alla figlia Maria.
 
Ad Andria intanto Maria del Balzo vendette al padre Bertando la città. Il [[papa Clemente VI]] incaricò Bertrando, che era anche gran giustiziere del regno, di investigare sulla morte di [[Andrea d'Ungheria]]<ref>Nel [[1343]] la regina [[Giovanna I di Napoli|Giovanna I]] aveva sposato [[Andrea d'Ungheria|Andrea]], fratello di [[Luigi I d'Ungheria]], strangolato nella notte del 18 settembre [[1345]].</ref>. Istituito il processo, Bertrando fece cadere la colpa su alcuni addetti alla casa reale escludendo le regina [[Giovanna I di Napoli|Giovanna I]] da qualsiasi responsabilità. Nel [[1350]] la città fu assediata e saccheggiata dalle forze di [[Luigi I d'Ungheria]] convinto della colpevolezza della regina [[Giovanna I di Napoli|Giovanna I]].
 
In quei giorni un sacerdote, Oliviero Matusi, all'insaputa di tutti nascose il corpo di [[Riccardo di Andria|San Riccardo]] in un luogo sicuro all'interno della [[Cattedrale di Andria|Cattedrale]] per far sì che gli [[Magiari|Ungheresi]] non potessero trafugarlo. Il segreto fu tramandato per anni solo di padre in figlio da parenti del sacerdote.
 
Bertando del Balzo, che in occasione dell'assedio riparò ad [[Avignone]] presso [[Papa Clemente VI]], morì improvvisamente nel [[1357]] a [[Napoli]] ove si era recato per affari di stato. La sua salma fu tumulata nella [[Chiesa di San Domenico Maggiore (Napoli)|Chiesa di San Domenico Maggiore]] di [[Napoli]].
 
In quell'anno gli succedette [[Francesco I del Balzo]], suo figlio, che ottenne il titolo ducale e la città (1351). La moglie di Francesco I, Sveva Orsini fondò in quegli anni il [[Chiesa di San Domenico (Andria)|convento di San Domenico]].
 
Nel [[1431]] il ducato passò al nipote di Francesco I, [[Francesco II del Balzo]]. Nel [[1438]] venne rinvenuto il corpo del santo protettore della città, [[Riccardo di Andria|san Riccardo d'Inghilterra]], che era andato disperso durante il precedente assedio: in memoria dell'episodio fu istituita una festa ("Fiera d'Aprile")<ref>[http://www.fieradaprile.it/ Fiera d'Aprile]</ref> che si tiene tuttora dopo ormai quasi 600 anni, dal 23 al 30 di aprile.
 
Nel [[1453]], [[Pirro Del Balzo|Pirro]], figlio di Francesco II del Balzo, sposò a [[Castel del Monte]] Maria Donata Orsini, cugina di Isabella, moglie del re [[Ferdinando I di Napoli|Ferdinando D'Aragona]].
 
Nel [[1462]] il principe di [[Taranto]], [[Giovanni Antonio Orsini Del Balzo|Giannantonio Orsini]], non avendo avuto quali alleati nella lotta contro [[Ferdinando I di Napoli|Ferdinando D'Aragona]] Francesco del Balzo e Pirro, assediò Andria. Non riuscendovi a penetrare, l'Orsini fece scavare una galleria che passasse sotto le mura della città, ma il duca [[Francesco II del Balzo|Francesco II]] scoperta la notizia fece scavare anch'egli una galleria in senso contrario. I nemici furono tutti catturati e rilasciati. Dopo 49 giorni di assedio il duca di Andria viste le gravi condizioni del suo popolo si arrese e tornò la pace tra i [[del Balzo]] e gli [[Orsini]].
 
[[Francesco II del Balzo|Francesco II]], cognato del re di Napoli [[Ferdinando I di Aragona]], ottenne il titolo di Gran Connestabile del Regno. Alla morte di Francesco II nel [[1482]], divenne duca il figlio [[Pirro Del Balzo]], il quale partecipò nel [[1485]] alla [[Congiura dei baroni]] per cui venne messo a morte.
 
Quando la figlia [[Isabella Del Balzo]] sposò ad Andria [[Federico I di Napoli]]<ref>[http://genealogy.euweb.cz/baux/baux3.html#AF1 Baux 3<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>, portò il ducato alla casa reale e il marito lo governò fino al [[1496]], quando divenne [[Regno di Napoli|re di Napoli]].
 
=== Età moderna ===
[[File:Andria, particolare di palazzo ducale e della cattedrale.jpg|thumb|left|Passaggio tra Palazzo Ducale e la [[Cattedrale di Andria|cattedrale]]]]
[[File:Andria (Pacichelli).jpg|thumb|left|Andria disegnata da [[Giovan Battista Pacichelli|Pacichelli]] nel XVII secolo]]
[[File:Andria, palazzo ducale.jpg|thumb|upright=0.7|Palazzo Ducale]]
Nel [[1503]] nella piana fra Andria e [[Corato]],precisamente in "Terra Quadrati" si svolse la famosa [[Disfida di Barletta]], che opponeva gli italiani capeggiati da [[Ettore Fieramosca]] ai francesi. In mattinata i 13 cavalieri italiani pregarono nel cappellone della cattedrale. Dopo la conquista del [[regno di Napoli]] da parte del [[Sovrani di Spagna|re di Spagna]] [[Ferdinando II di Aragona|Ferdinando il Cattolico]] nel [[1504]], Andria venne assegnata al "Gran Capitano" [[Gonzalo Fernández de Córdoba]] e poi al nipote di questi, Fernando Consalvo II. Egli vendette la città nel [[1552]] a Fabrizio Carafa, conte di [[Ruvo di Puglia|Ruvo]] e parente del [[papa Paolo IV]], che sistemò splendidamente il Palazzo ducale. A questi succedette nel [[1554]] il figlio Antonio Carafa; la madre e il fratello, Vincenzo Carafa (che nel [[1571]] aveva partecipato alla [[battaglia di Lepanto]]), fecero edificare nel [[1577]] il convento dei Cappuccini. Al successore, Fabrizio II Carafa si deve la costruzione del convento dei [[Ordine di San Benedetto|Benedettini]] e della basilica di Santa Maria dei Miracoli, in seguito alla scoperta nel [[1576]] di un'icona miracolosa.
 
Nel [[XVII secolo]], la città rimase sempre sotto il dominio dei Carafa, in continuo conflitto con il vescovo e il capitolo della Cattedrale, con il quale la famiglia divideva il possesso della maggior parte delle terre. Nel [[1656]] un'epidemia di [[peste]] ne decimò la popolazione e nel [[1741]] subì un'invasione di cavallette.
 
Nel [[1797]] la città ottenne di poter eleggere il proprio sindaco e nel [[1799]], al momento della [[Repubblica Napoletana (1799)|Repubblica partenopea]], fu assediata dall'esercito francese capitanato dal generale [[Jean-Baptiste Broussier]] e appoggiato dallo stesso conte [[Ettore Carafa]]. Si voleva annettere Andria alla [[Repubblica Napoletana (1799)|Repubblica Partenopea]], liberandola dal dominio Borbonico, ma la città rimase fedele ai [[Borbone]]. Nella battaglia, perirono circa 2000 persone da entrambe le parti. Successivamente, fallita l'idea della [[Repubblica]], e mancata la [[rivoluzione]], i Borbone fecero giustiziare i [[Repubblicani napoletani giustiziati nel 1799-1800|repubblicani napoletani]] di spicco, tra cui lo stesso Ettore Carafa [[ghigliottina]]to a [[Napoli]] il 4 settembre del [[1799]]. Nel [[1806]] gli eredi dei [[Carafa (famiglia)|Carafa]] vendettero il Palazzo ducale alla famiglia Spagnoletti Zeuli.
 
Per la sua fedeltà a [[Ferdinando I delle Due Sicilie|Ferdinando IV]] ottenne il titolo di [[Città regia (Italia)|Città Regia]]. Sotto il governo napoleonico e i regni di [[Giuseppe Bonaparte]] e di [[Gioacchino Murat]] fu abolito il sistema feudale e soppressi molti conventi, mentre vennero aumentati i diritti elettorali.
 
Nel [[1818]] la diocesi si allargava alle città di [[Canosa di Puglia|Canosa]], [[Minervino Murge]] e [[Montemilone]], mentre la città viveva un periodo di sviluppo demografico e si espandeva al di fuori della cinta muraria.
 
=== Età contemporanea ===
{{Vedi anche|Montegrosso (Andria)}}
[[File:Palazzo ceci andria.jpg|thumb|left|Palazzo Ceci]]
[[File:Andria, i tre campanili.png|thumb|left|I tre campanili che dominano la città]]
[[File:Andria-piazza-catuma.JPG|upright=1.4|thumb|Piazza Catuma e il centro storico]]
Durante il [[Risorgimento]] vi ebbe sede la [[Carboneria|carbonara]] "Società degli Spettri" o "Tomba Centrale" e una sezione della [[Giovine Italia]]. Circa 100 uomini di Andria, guidati da Federico Priorelli e da Niccolò Montenegro, parteciparono alla [[spedizione dei Mille]] di [[Giuseppe Garibaldi]] eletto in seguito [[Deputato]] del [[Regno d'Italia|Regno]] presso il collegio elettorale di Andria<ref>[http://www.discoverypuglia.com/it/dove-andare/terra-di-bari/4-andria Andria<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref><ref>[http://www.emgoing.com/puglia/bari/andria/ Andria - Emgoing<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref><ref>[http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/GdM_dallapuglia_NOTIZIA_01.php?IDNotizia=365791&IDCategoria=1 La Gazzetta del Mezzogiorno.it | Garibaldi parlamentare eletto da lucani e pugliesi<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref><ref>[http://www.comune.andria.bt.it/leggi.asp?id=10018 150º ANNIVERSARIO UNITA' D'ITALIA: DOMANI 'ANDRIA RICORDA GARIBALDI' - Comune di Andria<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>. Dopo l'annessione al [[Regno d'Italia]] il territorio fu teatro di azioni di [[brigantaggio]]: nel 1865 vi fu fucilato il capo-brigante Riccardo Colasuonno ("il Ciucciariello").
 
L'abolizione del [[latifondo]] e la confisca dei beni ecclesiastici diede impulso alla formazione di una borghesia terriera, sviluppando le produzioni agricole specializzate e un fiorente artigianato. Anche la città si accrebbe, vi furono edificate dimore signorili per i ceti emergenti e vi sorsero due piccole banche locali e le sedi di diversi partiti politici. Grazie allo sviluppo economico, Andria non fu particolarmente toccata dal fenomeno dell'[[emigrazione]].
 
Nel [[1913]], il primo maggio, ad Andria viene indetta dalle classi operaie la [[Festa del lavoro]]. Da segnalare che il produttore cinematografico [[Cataldo Balducci]] presenta il documentario “[[Grandiosa manifestazione per il primo maggio 1913 ad Andria]]" (indetta dalle classi operaie) che riprende la festa in 7 quadri, e si può - così - vedere il corteo che percorre via Cavour, via Ettore Fieramosca, piazza Vittorio Emanuele, raggiunge via Garibaldi, la piazza ed il palazzo Municipale, Porta Sant'Andrea. Nel filmato appaiono il monumento a Federico II e il panorama della Città visto dal campanile di Via Carmine.<ref>[http://www.youtube.com/watch?NR=1&v=uQFRYGLV2Us FILMATO STORICO ANDRIA 1913 - YouTube<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
 
Circa 800 andriesi perirono durante il [[prima guerra mondiale|primo conflitto mondiale]], questi furono ricordati nel Monumento ai Caduti all'interno del Parco della Rimembranza inaugurato nel [[1930]].
 
Quattro Podestà governarono Andria durante il [[Fascismo]]: Pasquale Cafaro, Ernesto Fuzio, l'Onorevole [[Consalvo Ceci]] e Marco Leva. Durante il [[Fascismo|regime fascista]] alcuni terreni ([[Montegrosso (Andria)|Montegrosso]], Trojanelli) vennero suddivisi tra i reduci della [[prima guerra mondiale]]. Dopo l'armistizio del [[1943]] la città subì devastazioni da parte dei tedeschi, fino all'arrivo delle truppe [[alleati della seconda guerra mondiale|alleate]].
 
Dopo la [[seconda guerra mondiale]], nel marzo del [[1946]], a causa del rifiuto di una ditta locale di assumere quattro reduci, scoppiò una rivolta contadina, che vide il sequestro di alcuni proprietari terrieri e l'erezione di barricate. Ci furono scontri cruenti con le forze dell'ordine e sembrò che fosse stato trovato un accordo: ma al momento del discorso che doveva tenere il celebre [[Sindacato|sindacalista]] [[Giuseppe Di Vittorio]] fu sparato un colpo d'arma da fuoco, facendo rinascere i disordini: fu assaltato il palazzo della famiglia [[Porro (famiglia andriese)|Porro]], grandi proprietari terrieri della città e vennero linciate due anziane sorelle (Carolina e Luisa Porro)<ref>[http://lesorelleporro.iporro.it/ Le sorelle Porro]</ref>. In seguito a tali fatti fu inviato l'esercito che riuscì a sedare la rivolta con una dura repressione. Si manifestò in quel periodo una crisi economica in seguito alla quale diversi abitanti furono costretti ad emigrare.