L'uomo senza qualità: differenze tra le versioni
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Fra gli innumerevoli temi toccati dal romanzo nelle sue migliaia di pagine si presenta con frequenza la distinzione fra mediocrità e genialità, la loro definizione, le colpe e i meriti che ad essi si assegnano.
Quello che appare è allora l'inutilità del moto personale: esso può essere secondo o contro corrente, verso l'alto o verso il basso, teso al futuro o rivolto al passato. Lo stato di un [[atomo]] in un gas è assolutamente ininfluente, in una popolazione così numerosa, sul comportamento del valore medio e "Dio e il mondo badano soltanto a lui e non a noi" afferma l'autore. La Storia del mondo è allora Storia della mediocrità e questo è per Musil non senza scopo: tale configurazione permette di pesare gli alti e i bassi, la presenza di progressi e regressi, le forze e le debolezze, i diritti concessi e quelli strappati, in una parola l'"inafferrabilità spirituale" della vita giungendo a preservarne uno stato medio.
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