Cavalieri templari: differenze tra le versioni

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Le moderne associazioni neotemplari sono laiche, e pur richiamandosi spesso ai valori religiosi [[Cristianesimo|cristiani]] e caritativi, non hanno alcun tipo di riconoscimento ufficiale da parte della [[Chiesa cattolica]].<ref>Come più volte [[l'Osservatore Romano]] ha precisato, la [[Santa Sede]] riconosce ufficialmente e tutela solamente il [[Sovrano militare ordine di Malta]] e l'[[Ordine equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme]]. Nel [[2005]] il [[cardinale]] [[Vicario di Roma|vicario]] [[Camillo Ruini]] ha invitato le chiese della [[diocesi di Roma]] a non ospitare le cerimonie dei cosiddetti gruppi neotemplari, dichiarando esplicitamente che la Chiesa riconosce solo il "[[Sovrano militare ordine di Malta]] e l'Ordine equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme. (*[http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=11747 Andrea Tornielli, "Riti, cavalieri e scomuniche: è la guerra dei Templari italiani"] articolo da ''[[Il Giornale]]'' del 1º luglio 2005.)</ref> Altri gruppi neotemplari sono invece caratterizzati da uno stampo [[massoneria|massonico]] e, specie nel mondo anglosassone, da un'aperta ostilità nei confronti della Chiesa cattolica.
Occorre anche tenere presente che [[papa Clemente V]] con la bolla ''Vox in excelso'', emessa durante il [[Concilio di Vienne]] del [[1312]], con la quale sopprimeva l'Ordine del Tempio, ha espressamente proibito qualsiasi forma di ricostituzione dello stesso, sotto pena di automatica [[scomunica]], in modo perenne e irrevocabile.<ref name="scomunica">Ecco cosa dice un passo finale della bolla: ''…Anche in altri casi, pur senza colpa dei frati, la chiesa romana qualche volta ha soppresso ordini di importanza assai maggiore per motivi senza paragone più modesti di quelli accennati, pertanto con amarezza e dolore, non con sentenza definitiva, ma con provvedimento apostolico, noi, con l'approvazione del santo concilio, sopprimiamo l'ordine dei Templari, la sua regola, il suo abito e il suo nome, con decreto assoluto, perenne, proibendolo per sempre, e vietando severamente che qualcuno, in seguito, entri in esso, ne assuma l'abito, lo porti, e intenda comportarsi da Templare. Se poi qualcuno facesse diversamente, incorra la sentenza di scomunica ipso facto…''.</ref>Resta però sempre valido e attuale il principio " che un papa bolla, poi un altro sbolla": per indicare che ciò che ha fatto un papa, un suo successore lo può modificare; pertanto nulla vieta ad un papa, la ricostituzione dell'<ordine dei Templari, pur adattandolo ai tempi.
 
Altra caratteristica che accomuna molti dei gruppi neotemplari è poi un'alta conflittualità l'uno rispetto all'altro, dato che molti di essi rivendicano di essere gli unici "autentici" eredi degli antichi templari, a scapito degli altri.