Piante transgeniche: differenze tra le versioni
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Il ''paradigma biotecnologico'' rovescia l'approccio al miglioramento genetico: se fino ad oggi si modificava in modo casuale e solo in un secondo momento avveniva la ricerca e selezione dei caratteri desiderati, oggi i biotecnologi si propongono di comprendere prima della modificazione i meccanismi di base dei caratteri che si intendono modificare e quindi di modificare o inserire solo quei geni che li controllano.
Per inserire frammenti di DNA nelle piante possono essere utilizzate diverse tecniche, tra cui metodi biologici (impiegando l'[[agrobacterium tumefaciens|agrobatterio]], un microorganismo innocuo per
== Confronto tra metodologie tradizionali e nuove ==
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Le nuove tecniche di miglioramento basate sulla [[trasformazione genetica]] presentano due sostanziali differenze rispetto al miglioramento genetico tramite incrocio:
# Specificità: la tecnologia è estremamente specifica, ovvero vengono inseriti solo i geni di interesse, mentre la riproduzione sessuale trasferisce (e
# Posizione del [[transgene]] nel [[genoma]]: In generale non è possibile prevedere a priori per le piante in quale posizione del genoma
Per sintetizzare dunque i due approcci è possibile dire che gli [[incrocio|incroci]] convenzionali chiamano in causa l'organismo intero, le tecniche di [[propagazione clonale]] si rivolgono alle [[cellula|cellule]], l'[[ingegneria genetica]] si limita a modificare singole parti di [[DNA]] del genoma.
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Bisogna inoltre sottolineare come le conseguenze non derivate dall'intervento umano diretto, ma semplicemente per il fatto che la pianta transgenica esiste ed entra in competizione con le altre, non sono diverse da ciò che accade quando si sviluppa naturalmente una nuova specie o varietà di piante.
Una delle obiezioni più diffuse è che i cambiamenti dovuti all'evoluzione siano molto lenti e graduali (tranne i casi, abbastanza rari, di grandi catastrofi naturali), mentre le tecniche genetiche possono portare alla comparsa improvvisa di specie molto diverse. In realtà, come dimostrato da Crawley <ref>[http://www.ncbi.nlm.nih.gov/entrez/query.fcgi?cmd=Retrieve&db=pubmed&dopt=Abstract&list_uids=11217848&query_hl=10 Crawley ''et al.''] ''Transgenic crops in natural habitats'', [[Nature]], 2001, vol. 409(6821), pag. 682-3
</ref> anche la presunta compromissione da parte degli OGM delle varietà locali in [[Messico]], come inizialmente riportato da Quist e Chapela in un articolo poi rigettato da Nature<ref> [http://www.ncbi.nlm.nih.gov/entrez/query.fcgi?cmd=Retrieve&db=pubmed&dopt=Abstract&list_uids=11734853&query_hl=12 Quist ''et al.''] ''Transgenic DNA introgressed into traditional maize landraces in Oaxaca, Mexico.'', [[Nature]], 2001, vol. 414(6863) pag. 541-3: articolo in seguito rigettato da Nature per inconsistenza dei risultati, in cui si indicava una introgressione di alcuni transgeni nelle varietà locali di mais in [[Oaxaca]] in [[Messico]]</ref>.
{{vedi anche|Dibattito sugli OGM}}
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