Arte: differenze tra le versioni
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Analizzando la storia del concetto di arte vediamo che nel corso del tempo esso subisce una trasformazione graduale ma radicale.
Antichità: [[Sanscrito]] ''Are'' (ordinare) [[Lingua latina|Latino]]: ''Ars'', [[Lingua greca|Greco]]: ''Τέχνη'' stava quindi a significare la capacità di fare qualche oggetto. La capacità consisteva nella conoscenza delle regole, mediante le quali era possibile produrre un oggetto. L'arte quindi includeva quello che oggi chiameremo artigianato, più una parte delle scienze (Astronomia, Storia). Inoltre, i Greci non si servivano di termini quali: Musica, Architettura, Arti Visive, per indicare una disciplina artistica; Questi termini non esistevano oppure avevano un significato diverso da quello attuale. Si servivano invece di concetti di minore estensione, come ad es: "mimica", "commedia", "tragedia", concetti che oggi sono inclusi nell'ambito del Teatro, sempre seguendo l'esempio. Dal concetto di arte rimaneva fuori la Poesia, in quanto secondo loro era priva delle caratteristiche tipiche dell'arte: anzitutto, dal momento che era per lo più recitata e cantata, non era una produzione materiale, quindi non si basava su regole specifiche ma sull'invenzione individuale; Il secondo luogo la poesia era vista come irrazionale, capace di incantare, affascinare e sedurre le menti. Essa era comunque compresa nel campo del sapere. La Poesie in fine la si credeva ispirata dalle Muse, e per questo era considerata superiore.
Nel [[Ellenismo|periodo ellenistico]] iniziarono le prime classificazioni e le arti vennero divise in ''comuni'' e ''[[arti liberali|liberali]]'', a seconda che richiedessero uno sforzo fisico o uno sforzo intellettuale.
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