OpenFlow: differenze tra le versioni

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OpenFlow è un [[protocollo di comunicazione]] che consente l'accesso al piano di inoltro (forwarding plane) di un dispositivo di rete ([[switch]] o [[router]]) attraverso la rete.
== Storia ==
La Open Networking Foundation ( ONF ), un'organizzazione dedita alla promozione e l'adozione di SDN,<ref>{{Cita news|titolo= TR10: Software-Defined Networking |autore=Kate Greene |data= marzo/aprile 2009 |accesso=7 ottobre 2011 |pubblicazione= MIT Technology Review |url= http://www.technologyreview.com/biotech/22120/}}</ref> gestisce lo standard OpenFlow<ref>{{Cita web|titolo=Open Networking Foundation: SDN Defined|autore=|data=|accesso=|editore=Open Networking Foundation|url=https://www.opennetworking.org/sdn-resources/sdn-defined}}</ref> ONF definisce OpenFlow come la prima interfaccia di comunicazione standard definita tra il control plane e il data plane di un'architettura SDN. OpenFlow consente l'accesso diretto e la manipolazione del forwarding plane dei dispositivi di rete quali router e switch, sia fisici che virtuali ( hypervisor-based, OVS, etc.). Proprio l'assenza di un'interfaccia aperta al forwarding plane è quella che ha portato alla caratterizzazione degli odierni dispositivi di rete come monolitici e chiusi. Un protocollo come OpenFlow è necessario per spostare il controllo della rete fuori da switch proprietari e portarlo in un software di controllo che sia open source e a gestione locale.<ref>{{Cita web|titolo=Software-Defined Networking (SDN): The New Norm for Networks|autore=|data=|accesso=|editore=Open Networking Foundation|url=http://www.opennetworking.org/sdn-resources/sdn-library/whitepapers}}</ref>
 
In pratica OpenFlow permette che il percorso dei pacchetti di rete venga deciso da un software istanziato in molti router (almeno due di loro - primario e secondario - hanno il ruolo di osservatori). Questa separazione del control plane dal forwarding plane permette una gestione dell'inoltro pacchetti più sofisticata rispetto a quella possibile utilizzando solamente le access control list ed i classici protocolli di routing. I suoi inventori considerano OpenFlow come un abilitatore del modello SDN (non a caso i due concetti non devono essere confusi).
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=== Sviluppo ===
La versione 1.1 del protocollo OpenFlow è stata rilasciatapubblicata il 28 Febbraiofebbraio 2011, ed il nuovo sviluppo dello standard fu gestito dalla Open Networking Foundation(ONF).<ref>{{Cita web|titolo=Open Networking Foundation Press Release|data=20 marzo 201111|url=http://www.opennetworkingfoundation.org/?p=7}}</ref> Nel Dicembre 2011, la ONF approvò la versione 1.2 di OpenFlow e la pubblicò nel Febbraio 2012.<ref>{{Cita web|titolo=Open Networking Foundation - OpenFlow v1.2|url=https://www.opennetworking.org/images/stories/downloads/sdn-resources/onf-specifications/openflow/openflow-spec-v1.2.pdf}}</ref> La versione attuale di OpenFlow è la 1.4.<ref>{{Cita web|titolo=Open Networking Foundation - OpenFlow v1.4|url=https://www.opennetworking.org/images/stories/downloads/sdn-resources/onf-specifications/openflow/openflow-spec-v1.4.0.pdf}}</ref>
 
L'università dell'Indiana ha lanciato nel Maggiomaggio 2011 un SDN Interoperability Lab assieme alla Open Networking Foundation per testare come prodotti SDN ed OpenFlow di vendorproduttori differenti lavorino assieme.<ref>[http://incntre.iu.edu/SDNlab SDN Interoperability Lab]</ref>
 
Nel Febbraiofebbraio 2012, [[Big Switch Networks]] released [[Project Floodlight]], un OpenFlow Controller con licenza Apache [[open-source software]] ,<ref>{{Cita web|nome=Bernard |cognome=Cole |editore=EE Times |url=http://eetimes.com/electronics-news/4235801/Big-Switch-releases-open-source-controller-for-OpenFlow |titolo=Big Switch releases open source controller for OpenFlow |data=2 febbraio 2012 |accesso=2 febbraio 2012}}</ref> e annunciò la sua OpenFlow-based SDN Suite nel Novembre dello stesso anno, che consisteva in un controller commerciale ed applicazioni di virtual switching and tap monitoring.<ref>{{Cita web|titolo=Big Switch Emerges with Commercial SDN Portfolio|autore= Sean Michael Kerner|data=13 novembre 2012|accesso=|editore=Enterprise Networking Planet|url=http://www.enterprisenetworkingplanet.com/datacenter/big-switch-emerges-with-commercial-sdn-portfolio.html}}</ref>
 
Nel Febbraiofebbraio 2012, [[HP Networking|HP]] spiegò che supportava lo standard su 16 dei suoi Ethernetethernet switch.<ref>{{Cita web|cognome=Neagle|nome=Colin|titolo=HP takes giant first step into OpenFlow: HP is announcing its first effort to support OpenFlow standard on its Ethernet switches|url=http://www.networkworld.com/news/2012/020212-hp-openflow-255641.html?page=1|editore=Network World|accesso=28 aprile 2013|data=2 febbraio 2012}}</ref>
 
Nell'Aprileaprile 2012, Google's [[Urs Hölzle]] di Google descrisse come la rete interna della compagnia fosse stata completamente rimodellata nell'arco dei due anni precedenti per lavorare con OpenFlow con un sostanziale efficientamento della stessa.<ref>Levy, Steven, [http://www.wired.com/wiredenterprise/2012/04/going-with-the-flow-google/all/1 "Going With the Flow: Google’s Secret Switch to the Next Wave of Networking"], ''Wired'', April 17, 2012. Retrieved 2012-04-17.</ref>
 
Nel Gennaiogennaio 2013, NEC svelò un virtual switch per [[Microsoft]]'s [[Windows Server 2012]] [[Hyper-V]] [[hypervisor]], che fu progettato per portare funzionalità OpenFlow-based nell'ambiente di virtualizzazione Microsoft.<ref name="NW_NEC_PF1000">{{Cita web|cognome=Duffy|nome=Jim|titolo=NEC rolls out OpenFlow for Microsoft Hyper-V: NEC virtual switch adds IPv6 support to SDN controller|url=http://www.networkworld.com/news/2013/012213-nec-openflow-266024.html|editore=Network World|accesso=28 aprile 2013|data=22 gennaio 2013}}</ref>
 
== Note ==