CEMSA Caproni F.11: differenze tra le versioni
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La Caproni iniziò comunque a investire sull'automobile di Fessia, preparando i suoi stabilimenti (incluso quello di [[Taliedo]], che aveva a lungo fabbricato aeroplani e che ora invece avrebbe dovuto costruire la carrozzeria della F.11) per la produzione in serie. Nello stesso 1949 l'auto venne presentata anche al [[Salone dell'automobile di Torino]], dove riscosse significativi apprezzamenti. Tuttavia, sempre nel corso dell'anno 1949, le difficoltà in cui il gruppo Caproni si era trovato fin dal periodo bellico si aggravarono e finirono per comportare la chiusura della CEMSA e la cancellazione del programma relativo alla F.11.<ref name=mils/>
I sette esemplari di preserie che nel frattempo erano stati costruiti vennero liquidati insieme all'azienda stessa; uno venne acquisito dalla casa automobilistica [[Belgio|belga]] [[Minerva (azienda automobilistica)|Minerva]], che aveva anche preso accordi per l'acquisto dei macchinari e della licenza per la produzione della F.11 ma, dopo aver esposto nel [[1953]] un prototipo al XXXVI Salone dell'Automobile di Bruxelles (17-28 gennaio 1953)<ref>Quattroruote numero 2, anno 1987, pagina 29</ref><ref>Motor Italia numero 18 anno 1953, pagina 4</ref>non aveva poi concretizzato questa ipotesi.<ref name=mils/> Un altro esemplare rimase alla Tucker,<ref name=mils/> mentre altri due restarono in Italia: il primo è attualmente<ref>Dato aggiornato al 2012.</ref> esposto presso il museo aeronautico (strettamente legato alla storia del gruppo Caproni) di [[Volandia]]; il secondo è esposto nel [[Museo delle Industrie e del Lavoro del Saronnese]], 5 esemplari revisionati da un'officina di Saronno vennero vendute a privati del saronnese con un secondo motore di riserva, sono uscite dalla Cemsa con ruote di legno e gommate dalla suddetta officina.
Nel [[1955]] Antonio Fessia passò alla [[Lancia (azienda)|Lancia]], dove poté mettere a frutto l'esperienza maturata grazie al progetto della F.11 per realizzare la [[Lancia Flavia|Flavia]], che dal [[1960]] in poi fu tra le prime auto a trazione anteriore a riscuotere un successo commerciale.<ref name=lombardia/><ref name=velocetoday/>
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