San Giovanni in Marignano: differenze tra le versioni
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Nel [[Quattrocento]] il territorio riminese era dominato dalla Signoria dei [[Malatesta]], sotto il controllo nominale dello [[Stato Pontificio|Stato della Chiesa]]. Quando tra il [[1438]] e il [[1442]] [[Sigismondo Pandolfo Malatesta]], signore di [[Rimini]], riorganizza le difese del territorio, con la probabile consulenza di [[Filippo Brunelleschi]], interviene anche su San Giovanni in Marignano, dotando il paese di una nuova cinta muraria, con sei torrioni e due torri portaie dotate di ponte levatoio.
[[Immagine:San_Giovanni_in_Marignano_-_War_memorial.jpg|thumb|left|Monumento in ricordo dei caduti in guerra, opera di [[Torquato Tamagnini]]]]
Questo impianto, stranamente realizzato per un borgo in pianura, difendeva l’importante deposito di grano conservato nel sottosuolo del castello, ricco di fosse ipogee per la conservazione cerealicola, che hanno attribuito a San Giovanni il nome di “Granaio dei Malatesta”. Nel [[XV secolo]], sono attestate oltre 200 fosse da grano e ancora nell’[[Ottocento]], nella strada principale, sono presenti e censiti nell’Archivio storico comunale, 128 contenitori ipogei.
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