Sufismo: differenze tra le versioni

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Il ''tasawwuf'' - che ha in sé, forte, il concetto dell'[[esoterismo]] (da cui andranno però espunti i cascami ideologici che spesso al termine s'accompagnano) - è fenomeno trasversale e diffusissimo nell'Islam, per quanto poco avvertibile all'occhio laico a causa della grande riservatezza osservata dai praticanti. Il suo grande successo, come nell'[[Ebraismo]], deriva in modo tutt'altro che secondario dalla particolare struttura fideistica delle due religioni semitiche, entrambe convinte della letterale Rivelazione ai Suoi [[Profeta|profeti]] da parte di [[Dio]] della Sua precisa volontà.
 
Il Sufismo tuttavia è particolarmente coinvolto nellanelle speculazione dottrinali e gli aspetti di puro [[ascetismo]] non sono tanto predominanti come ci si aspetterebbe. Fuorviante dunque sarebbe accostare il ''tasawwuf'' al misticismo cristiano, in cui l'ascetismo è pratica tutt'altro che rara grazie all'assetto assai meno cogente del [[ritualismo]], dal momento che i [[Vangeli]] riportano l'essenza etico-religiosa del Messaggio di [[Cristo]], che si può mettere in pratica senza troppi passaggi rituali rigidamente formalizzati.
 
Il ''tasawwuf'' è particolarmente diffuso nel [[sunnismo]] e assai meno nello [[sciismo]], in cui sono attive infatti solo due [[confraternita islamica|confraternite islamiche]], la ''Niʿmatullahiyya'' e la ''Dhahabiyya'', a fronte delle decine di confraternite sunnite tuttora operanti. Ciò dipende essenzialmente dal fatto che, per conoscere Allah e la Sua volontà, lo sciismo può stabilmente contare sull'attiva opera dei suoi dotti che, se non costituiscono un formale [[sacerdozio]], come il resto dell'Islam, hanno acquistato però un incontestabile profilo di tipo [[clero|clericale]] per il fatto che i loro ''[[ulema|ʿulamāʾ]]'' di maggior dottrina, e in particolar modo i ''[[marja' al-taqlid|marjaʿ al-taqlīd]]'', sono ispirati in modo ineffabile dall'"[[Imam|Imām]] "nascosto".