Planemo: differenze tra le versioni
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In [[astronomia]] si definisce '''planemo''' un [[corpo celeste]] che possiede una [[Massa (fisica)|massa]] maggiore di un [[asteroide]] di forma irregolare, ma è ancora troppo piccolo per poter innescare nel proprio nucleo le reazioni di [[fusione nucleare]] proprie delle [[stelle]]. Il termine si estende a tutti gli oggetti di quest'ordine di grandezza, sebbene la stragrande maggioranza dei planemo si trovi in [[orbita]] a stelle, a questi ci si riferisce col termine specifico di "[[pianeta]]", o di "[[pianeta nano]]" a seconda delle dimensioni. Il termine ''planemo'' deriva dalla contrazione delle parole [[Lingua inglese|inglesi]] "'''''plane'''tary '''m'''ass '''o'''bject''" (''oggetto di massa planetaria''). Il termine attende ancora di essere usat correntemente nella [[comunità scientifica]]; a partire da ottobre [[2006]] è apparso solo in quattro documenti dell' [http://arxiv.org/abs/astro-ph| astro-ph archive] (archivio di astrofisica).
==L'origine del termine==
Il termine ''planemo'' è stato proposto per la prima volta nel [[2003]] all' [[Unione Astronomica Internazionale]] da Gibor Basri, docente di astronomia alla [[University of California, Berkeley]], in modo da chiarificare la nomenclatura degli oggetti celesti. In quel periodo nel mondo dell'astronomia si strava sviluppando un dibattito (conclusosi solo nel 2006) su quali corpi celesti meritassero il "titolo" di pianeta e quali non. Secondo la definizione di Basri, un planemo è «un oggetto che si presenta tondeggiante per la propria gravità e che durante la sua esistenza non effettua la [[fusione nucleare]]», a prescindere dalla sua orbita. Questa teoria contrastava in un certo qual modo con la definizione di pianeta formulata da Basri («un planemo che orbita attorno ad un [[fusore (astronomia)|fusore]]»), ma fu piuttosto considerato come una soluzione al dibattito.
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</ol>
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[[Immagine:HD149026Corecomparison.jpg|thumb|200px|left|Confronto tra le dimensioni di [[Giove (astronomia)|Giove]] ed il planemo HD149026]]
La lista è ordnata in base ad una distanza media crescente dal [[Sole]]. Si potrebbe notare che Plutone e Caronte possano essere classficati come un [[paneta doppio]], finché condividono e percorrono assieme la stessa orbita. Se diverrà di uso comune l'espressione di Basri, allora potrebbero essere definiti planemo anche i pianeti, contando solo quelli definitivamente accertati. Tuttavia possono essere scoperti moltissimi oggetti, presenti nelle zone esterne del nostro Sistema solare, che possano fregiarsi di questo nome; alcuni astronomi ritengono si tratti di qualche centinaio.</br>
Mentre il termine "rotondo" necessita ancora di essere precisamente quantificato, può essere compilata un'eventuale lista di oggetti che variano rispetto a questa caratteristica. Ad esempio 2003 EL 61 è più [[Ellissi|ellittico]] che non [[Sfera|sferico]]. Basri ha notato che la rotondità necessita di «sufficiente massa per permettere alla sua stessa gravità di vincere qualunque forza della materia che le darebbe una forma asimmetrica» e che «tecnicamente "rotondità" significa ''conformità alla [[superficie equipotenziale]]''». La teoria adottata dall'Unione Astronomica dice che un corpo celeste, per possedere una forma tondeggiante, ''ha una massa sufficiente per la sua stessa [[gravità]] in grado di vincere le forze di un [[corpo rigido]] così da assumere una forma quasi rotonda, conseguenza del raggiungimento dell'[[equilibrio idrostatico]]''.
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