Nitrato d'argento: differenze tra le versioni

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Operando con [[luce rossa di sicurezza]] sciogliere in un altro contenitore 10 g di nitrato d’argento con 50 cc di acqua distillata tiepida aggiungendo due gocce di acido nitrico; ora utilizzando un contenitore di vetro resistente al calore mescoliamo le tre soluzioni portando l’emulsione alla temperatura di 40° per circa due ore. Da questo momento il nitrato d’argento è sensibile alla luce normale. Trascorse le due ore lasciare raffreddare in un contenitore a tenuta di luce e riporre il tutto in frigorifero.
 
Dopo qualche ora la gelatina sarà solidificata; per “lavare” il composto ottenuto, operando sempre in luce rossa aggiungere, 300 cc di acqua distillata e quindi rimuoverli versandoli fuori dalla bottiglia, su cui avremo posto una garza per trattenere l'emulsione gelatinosa. L'operazione di lavaggio viene eseguita altre due volte a distanza di uno e due giorni. Trascorsi i 2 giorni l'emulsione si presenta in forma gelatinosa e necessita di essere scaldata a bagnomaria alla temperatura di 40 °C per poterla distribuire sui supporti. Si consiglia di dividerla in piccoli contenitori a tenuta di luce per non dover ogni volta scaldare l’intera emulsione.
 
Operando in luce rossa, una volta sciolta la si stende con un pennello sul supporto, una superficie leggermente ruvida e esente da polvere; la stesa va effettuata con due-tre mani incrociate, da lasciar asciugare nel buio completo per 4-5 ore. Ora il supporto è fotosensibile: si impressiona sotto l’ingranditore e si sviluppa con le normali soluzioni utilizzate per la [[camera oscura]].