Siena: differenze tra le versioni

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Dopo la [[peste]] del [[1348]], cominciò la lenta decadenza della [[Repubblica di Siena]], che comunque non precluse la strada all'espansione territoriale senese, che fino al giorno della caduta della Repubblica comprendeva un terzo della Toscana. La fine della Repubblica Senese, forse l'unico Stato occidentale ad attuare una democrazia pura a favore del popolo, avvenne il 21 aprile [[1555]], quando la città, dopo un assedio di oltre un anno, dovette arrendersi stremata dalla fame, all'impero di [[Carlo V]], spalleggiato dai fiorentini, che cedette in feudo il territorio della Repubblica ai [[Medici]], Signori di Firenze, per ripagarli delle spese sostenute durante la guerra. Per l'ennesima volta i cittadini senesi riuscirono a tenere testa ad un imperatore, che solo grazie alle proprie smisurate risorse poté piegare la fiera resistenza di questa piccola Repubblica e dei suoi cittadini.
 
Dopo la caduta della Repubblica pochi senesi guidati peraltro dall'esule fiorentino [[Piero Strozzi]], non volendo accettare la caduta della Repubblica, si rifugiarono in [[Montalcino]], creando la [[Repubblica di Siena riparata in Montalcino]], mantenendo l'alleanza con la [[Francia]], che continuò ad esercitare il proprio potere sulla parte meridionale del territorio della Repubblica, creando notevoli problemi alle truppe dei fiorentiniimperiali. Essa visse fino al 31 maggio del [[1559]] quando fu tradita dagli alleati francesi, che Siena aveva sempre sostenuto, che concludendo la [[pace di Cateau-Cambrésis]] con l'imperatore Carlo V, cedettero di fatto la Repubblica ai fiorentiniMedici.
[[File:Toscana Siena2 tango7174.jpg|thumb|upright=2|Il centro storico di Siena]]
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