Cavalieri templari: differenze tra le versioni

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Alla fine dello stesso 1099 si presentò il problema di come difendere i luoghi santi e dare un passaggio sicuro alle migliaia di pellegrini che giungevano da tutta Europa. Nacquero così diversi ordini religiosi che si prefissero l'obiettivo di garantire l'incolumità dei devoti. Il primo fu l'[[Ordine equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme|Ordine dei canonici del santo Sepolcro]], fondato nel 1099 da [[Goffredo di Buglione]]. Subito dopo vennero a costituirsi quello di [[Cavalieri Ospitalieri|San Giovanni dell'Ospedale]], di Santa Maria di Gerusalemme o dei [[Ordine teutonico|teutonici]] e quello del Tempio, che, secondo teorie non da tutti accettate, risalirebbe agli anni [[1118]]-[[1120]].
 
Secondo la storiografia di fonte francese, [[Ugo dei Pagani|Hugues de Payns]], originario dell'omonima [[Payns|cittadina francese]] della [[Champagne (provincia)|Champagne]], insieme al suo compagno d'armi [[Goffredo di Saint-Omer]] e ad alcuni altri cavalieri, decise di fondare il nucleo originario dell'Ordine Templare, dandosi il compito di assicurare l'incolumità dei numerosi pellegrini europei che continuavano a visitare [[Gerusalemme]].
 
Secondo altre versioni<ref>Un consistente gruppo di araldisti e di storici di varia nazionalità, fra i quali [[Heinrich Pantaleon]] (1581), [[Carlo Sigonio]] (1568), [[Scipione Mazzella]] (1601), [[Filiberto Campanile]] (1610), [[PierreJohann DupuyJacob Hofmann]] (16541698), [[JohannPierre Jacobdu HofmannPuis]] (16981713), confermano la tesi dell'origine italiana.</ref>, il fondatore fu [[Ugo dei Pagani]], latinizzato in Hugo de Paganis (nome che compare nel testo originale latino di [[Guglielmo di Tiro]]<ref>La dizione latina afferma infatti: "Inter quos primi et praecipui fuerunt, viri venerabiles, Hugo de Paganis et Gaufredus de Sancto Aldemaro." Vedere Guilelmus Tirensis - Historia rerum in partibus transmarinis gestarum - Turnholti: Typographi Brepols, 1986, pp. 553–54.</ref>), originario di [[Nocera dei Pagani|Nocera]], nell'odierna [[Campania]].
 
La mancanza di documenti dell'epoca rende impossibile l'esatta ricostruzione dei primi anni dell'Ordine del Tempio. Dunque è solo possibile impostare la ricerca attraverso ipotesi e supposizioni, basate sui diversi documenti successivi.
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[[File:BaldwinII ceeding the Temple of Salomon to Hugues de Payns and Gaudefroy de Saint-Homer.JPG|thumb|Baldovino II cede la sede del Tempio di Salomone a Hugues de Payns e Gaudefroy de Saint-Homer. Miniatura da ''Histoire d'Outre-Mer'' di [[Guglielmo di Tiro]], [[XIII secolo]]]]
 
{{citazione|Nello stesso anno ([[1118]]), alcuni nobili cavalieri, pieni di devozione per Dio, religiosi e timorati di Dio, rimettendosi nelle mani del signore patriarca per servire Cristo, professarono di voler vivere perpetuamente secondo le consuetudini delle regole dei canonici, osservando la castità e l'obbedienza e rifiutando ogni proprietà. Tra loro i primi e i principali furono questi due uomini venerabili, [[UgoHugues deide PaganiPayns|HugoUgo de Paganis]] e Goffredo di Santo Aldemaro…|[[Guglielmo di Tiro]], ''[[Historia rerum in partibus transmarinis gestarum]]'' (La storia delle gesta in Oltremare), c. 1184}}
 
In queste righe<ref>Guilelmus Tyrensis - Historia rerum in partibus transmarinis gestarum –
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La ''Regola Primitiva'' è stata tramandata in [[lingua latina|latino]], come proposto nel [[Concilio di Troyes]], nel 1129, e in [[Lingua francese antica|antico francese]], datato fra il [[1139]] e il [[1148]]. Il testo, seppur diffuso dagli stessi Templari, poco aiuta ad identificare con esattezza i momenti della fondazione. Il terzo capoverso del prologo di questa regola si riferisce al 1119 come anno di nascita dell'Ordine, ma lascia aperta la possibilità che l'inizio delle attività di protezione dei pellegrini possa essere avvenuta anche in tempi precedenti<ref>[[Franco Cardini]], ''I Templari'' - Testo a cura di Goffredo Viti, Certosa di Firenze 1995, pag. 88</ref>:
 
Un testo del 1468, ''Libro nel quale si dimostra la nobiltà dell'antica famiglia Amarelli Della Nobilissima Città di Rossano'', custodito nella Biblioteca privata della Famiglia Amarelli, a [[Rossano (Italia)|Rossano]], riporta la versione italiana di una lettera, firmata da Ugo deide PaganiPaganis e datata 1103,<ref name = Accattatis/> nella quale si asserisce che la prima intenzione di costituire la milizia sia stata formulata a Goffredo di Buglione, nel 1099. Benché certificata da un sigillo notarile, e nota agli studiosi già nei secoli passati,<ref name = Accattatis>Luigi Accattatis, ''[http://books.google.it/books?id=Sz4BAAAAQAAJ&pg=PA68 Le biografie degli uomini illustri delle Calabrie]'', Vol. I - ''Dai tempi primitivi a tutto il secolo XV'', Tipografia Municipale, Cosenza 1859, p. 68</ref> la ''Lettera Amarelli'' è stata contestata e sottoposta ad un vaglio critico tuttora controverso.<ref>Moiraghi, pag. 73</ref>
 
Gli elementi di incertezza sono molteplici e gli studiosi non sono concordi sull'interpretazione di questi documenti. Anche il numero esatto dei cavalieri che vi aderirono è oggetto congetture non sempre concordi. Mentre il testo della Regola parla di sei cavalieri, la tradizione parla di [[9 (numero)|nove]] cavalieri ("Nove uomini aderirono a questo patto santo e servirono per nove anni in abiti laici che i credenti avevano dato loro in [[elemosina]].")<ref>Giacomo di Vitry, ''Historia orientalis seu Hierosolymitani''; citazione tratta da M.Bauer, ''Il mistero dei templari'', Newton & Compton 2005, p. 13. Guglielmo di Tiro afferma fossero ''non nisi novem'' espressione non del tutto convincente, interpretata come ''solo nove''.</ref>, ma su tale numero sonoavrebbe un significato soprattutto [[allegoria|allegorico]]. La scarsa disponibilità di documenti non esime gli studiosi dal tracciare, comunque, una storia della sua fondazione, stando a testimonianze e scritti successivi, e alle motivazioni che spinsero alcuni cavalieri ad abbandonare gli agi di corte e ad abbracciare la povertà. Alcuni studiosi, comunque, collocano ufficialmente la fondazione nel 1118/1119. Sarebbe stato in quell'anno che il re [[Baldovino II di Gerusalemme]] avrebbe dato, secondo Giacomo di Vitry nel suo ''Historia orientalis seu Hierosolymitana'', ai "poveri cavalieri di Cristo" alcuni locali del palazzo reale, presso la [[Moschea al-Aqsa|moschea di al-Aqsā]], situata in prossimità del [[Tempio di Salomone]], dal quale l'ordine prese il nome. Resta comunque possibile che, pur senza una fondazione formale, i cavalieri possano aver iniziato statead avanzateoperare duefin ipotesidal diverse:1099.
* avrebbe un significato soprattutto [[allegoria|allegorico]];
* si riferirebbe ai soli cavalieri propriamente detti, quelli di nobili origini, al seguito di ognuno dei quali sarebbe stato un manipolo di quasi 50 soldati.
La scarsa disponibilità di documenti non esime gli studiosi dal tracciare, comunque, una storia della sua fondazione, stando a testimonianze e scritti successivi, e alle motivazioni che spinsero alcuni cavalieri ad abbandonare gli agi di corte e ad abbracciare la povertà. Alcuni studiosi, comunque, collocano ufficialmente la fondazione nel 1118/1119. Sarebbe stato in quell'anno che il re [[Baldovino II di Gerusalemme]] avrebbe dato, secondo Giacomo di Vitry nel suo ''Historia orientalis seu Hierosolymitana'', ai "poveri cavalieri di Cristo" alcuni locali del palazzo reale, presso la [[Moschea al-Aqsa|moschea di al-Aqsā]], situata in prossimità del [[Tempio di Salomone]], dal quale l'ordine prese il nome. Resta comunque possibile che, pur senza una fondazione formale, i cavalieri possano aver iniziato ad operare fin dal 1099.
 
L'Ordine, in ogni caso, assunse reale importanza solo a partire dal [[1126]], in seguito al viaggio compiuto in Europa dal Maestro Ugo e con l'ingresso del conte Ugo di Champagne, quando iniziarono a pervenire donazioni e lasciti.<ref>M. Bauer, ''op. cit.'', p. 18</ref>