Serpentes: differenze tra le versioni

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I serpenti non si nutrono quasi mai dell'uomo, ma si sono comunque registrati rari casi di bambini mangiati dai grandi costrittori. Anche le specie più aggressive preferiscono, di norma, evitare il contatto.
 
Per l'uomo quindi il pericolo maggiore che deriva dai serpenti non è quello di essere mangiati ma di essere [[morsicatura|morsi]], questo perché alcune specie sono velenose: la diversa composizione del [[veleni ofidici|veleno]] può comportare vari sintomi per ogni morso, il 15% circa dei serpenti possiede un veleno pericoloso per l'uomo .<ref name="ncbi.nlm.nih.gov">{{cita web|url=http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC2577696/|titolo=The Global Burden of Snakebite: A Literature Analysis and Modelling Based on Regional Estimates of Envenoming and Deaths|editore=ncbi.nlm.nih.gov|accesso=30 marzo 2014}}</ref>.
 
Non si conosce con precisione il numero di morsi e di morti che i serpenti causano agli esseri umani, ciò è dovuto al fatto che molte persone (soprattutto in [[Africa]] e in [[Asia]] meridionale) non si rivolgono alle strutture ospedaliere, tuttavia si stima che ogni anno ci siano da 425.000 a 1.800.000 [[Avvelenamento|avvelenamenti]] da ofidi che causano 20.000-94.000 morti.<ref name="ncbi.nlm.nih.gov"/>.
 
[[File:Anaconda jaune 34.JPG|thumb|left|upright=0.7|[[Anaconda gialla]]]]
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== Origini ed evoluzione ==
I ritrovamenti [[fossili]] dei serpenti sono relativamente scarsi, a causa dei loro scheletri fragili che difficilmente si fossilizzano. I più antichi resti fossili attribuibili a serpenti datano a circa 167 milioni di anni fa (''[[Eophis underwoodi]] '') e sono stati ritrovati in Inghilterra. Si suppone che questi antichi serpenti siano derivati da animali del gruppo delle lucertole, probabilmente da forme scavatrici e acquatiche .<ref>Michael W. Caldwell, Randall L. Nydam, Alessandro Palci, Sebastián Apesteguía. The oldest known snakes from the Middle Jurassic-Lower Cretaceous provide insights on snake evolution. Nature Communications, 2015; 6: 5996 DOI: 10.1038/ncomms6996</ref>. Si conosce una forma del Cretaceo superiore, ''[[Najash rionegrina]]'', che era dotata di due [[zampe]] posteriori e di [[osso sacro]]; presumibilmente era un animale compiutamente terrestre e scavava tane nel terreno. Una forma attuale, forse analoga a questi antenati scavatori, è il lantanoto del Borneo (''[[Lanthanotus borneensis]]''), una "lucertola" varanoide dalle abitudini semiacquatiche e priva di orecchie esterne.
 
I serpenti scavatori, probabilmente, svilupparono corpi allungati e persero le zampe per adattarsi a un habitat sotterraneo. Per questo motivo, inoltre, svilupparono anche palpebre fuse e trasparenti, così come l'assenza di orecchie esterne, per evitare di rovinare la cornea e di far entrare terra nelle orecchie.