Periandro: differenze tra le versioni
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=== La cronologia bassa ===
Come smentita per la cronologia alta, è presente la testimonianza di Erodoto (V, 94-95), che nel passo delle sue ''Storie'' lascia intendere che Periandro era ancora tiranno di Corinto al tempo dell'ascesa di Pisistrato ad Atene, dopo il primo esilio, e cioè durante gli anni [[540 a.C.]] La [[tradizione]] diretta del testo erodoteo non presenta ambiguità al proprio interno e si presta a una chiara traduzione. Così scrive lo storico di Alicarnasso:
{{citazione|E questi [Pisistrato], insignoritosene [di Mitilene], vi costituì tiranno il figliuolo suo bastardo Egesistrato, natogli da donna argiva. [...] I Mitilenei e gli Ateniesi conciliò poi Periandro di Cipselo|Erodoto, ''Storie'', V, 94-95.<ref>Traduzione di [[Andrea Mustoxidi]], 1832, Harvard University, p. 58.</ref>|Πεισίστρατος αἰχμῇ παρὰ Μυτιληναίων, κρατήσας δὲ αὐτοῦ κατέστησε τύραννον εἶναι παῖδα τὸν ἑωυτοῦ νόθον Ἡγησίστρατον, γεγονότα ἐξ Ἀργείης γυναικός [...] Μυτιληναίους δὲ καὶ Ἀθηναίους κατήλλαξε Περίανδρος ὁ Κυψέλου: τούτῳ γὰρ διαιτητῇ ἐπετράποντο: κατήλλαξε δὲ ὧδε, νέμεσθαι ἑκατέρους τὴν ἔχουσι.|
Il passo, che fa diventare coevi Pisistrato e Periandro, è attribuile, stando al progressivo procedere nel tempo della narrazione di Erodoto, a una data compresa tra il 511 e il 500 a.C. (con buona probabilità il 506 a.C.).<ref>{{cita|Giannini|p. 9}}.</ref>
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