ADC a pipeline: differenze tra le versioni

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Ho cercato di riscrivere alcune parti perchè si leggessero in maniera più fluida. La parte dul tempo di latenza è stata ampiamente modificata per rendere più chiara la tabella
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Il pipeline è composto da più stadi collegati in cascata.
Il circuito logico non modifica l'uscita dei singoli stadi, ma introduce solo un ritardo, in quanto prima di rendere il campione disponibile in uscita, devo aspettare che sia passato attraverso tutti gli stadi. Quindi l'uscita finale ad m bit altro non è che la sequenza delle uscite dei singoli stadi. Quindi alla fine ho un numero di bit pari al numero di bit in uscita da ogni stadio moltiplicati per il numero p di stadi(nello schema sopra abbiamo 4 stadi).
 
 
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Analizziamo ora il primo stadio. È da notare che tutti gli stadi sono uno identico all'altro, quindi è sufficiente spiegare il funzionamento del primo per capire come funziona tutta la struttura.
 
Innanzitutto il segnale analogico d'ingresso viene campionato da un campionatore [[Sample and hold|Sample&Hold]], che ne preleva l'ampiezza sulin corrispondenza del fronte di salita(o di discesa) del segnale di clock e lo mantiene costante fino al fronte di salita successivo.
 
Il campione cosìva ottenutoin viene mandato all'ingresso dia un convertitore flash a n bit che ne fa la conversione analogica digitale. Il campione digitale così ottenuto costituisce l'uscita dello stadio.
 
L'Il campione digitale in uscita deldal flash, oltre che costituireessere l'uscita dello stadio, viene mandata incostituisce l'ingresso adi un [[convertitore digitale-analogico]], che mi dàfornisce in uscita nuovamente un segnale costantecampione analogico, che però differisce da quello originale, in quanto è affetto dall'[[Quantizzazione (elettronica)|errore di quantizzazione]] introdotto dal flash.
 
Il campione così ottenuto va in ingresso a un sommatore che ne fa la differenza col campione analogico originale, ottenendo come risultato appunto l'errore di quantizzazione.
LInfine l'errore di quantizzazione cosìva ottenuto vienein mandato all'ingresso dia un amplificatore di gudagno ''2''<sup>n</sup>, in modo da poter sfruttare al massimo l'intervallo di conversione del flash e l'uscita dell'amplificatore va incostituisce l'ingresso aldel 2ºstadio. Gli stadi successivi al primo quindi non fanno altro che convertire l'errore di quantizzazione.
 
==== Esempio di funzionamento ====
Analizziamo meglio il funzionamento tramite un esempio numerico.
Poniamo di avere un pipeline a 2 stadi e che in ogni stadio ci sia un flash con risoluzione di 3 bit in grado di convertire tensioni in un range da 0 a 8 volt.
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Nel caso del pipeline il tempo di latenza sarà uguale al tempo necessario affinché il primo campione sia passato attraverso tutti gli stadi, quindi sarà uguale al tempo di clock moltiplicato il numero di stadi.
 
È da notare che il '''tempo di conversione''' differisce dal tempo di latenza, in quanto già dal secondo campione devoè aspettarenecessario attendere un solo intervallo di clock per avere il dato disponibile sull'uscita.
 
La tabella sottostante chiarisce quanto appena detto. Sulla prima colonna sono indicati gli istanti di clock e sulla prima riga gli stadi del pipeline. D1 rappresenta il primo campione, che durante il primo periodo di clock si troverà nel primo stadio. Al secondo istante di clock il primo stadio avrà terminato di elaborare D1 che passerà al secondo stadio; quindi il primo stadio inizierà ad elaborare il secondo campione D2. La procedura continuerà iterativamente, finchè D1 non arriverà al quarto e ultimo stadio. A questo punto dopo 4 istanti di clock D1 sarà disponibile in uscita al pipeline. Si nota che non è necessario aspettare altri 4 istanti di clock perchè anche il secondo campione D2 sia disponibile in uscita. Infatti D2 sarà presente in uscita all'istante di clock. Questo esempio chiarisce come il tempo di conversione sia pari a un periodo di clock, in quanto ad ogni istante di clock ho un nuovo campione disponibile in uscita. Il tempo di latenza invece sarà di 4 istanti di clock, in quanto è il tempo necessario affinché il primo campione sia presente in uscita.
Questo fatto si capisce bene leggendo la tabella sottostante; si nota infatti che mentre il primo campione passa da uno stadio all'altro, lo stesso viene fatto dal secondo campione che non deve aspettare che il primo campione sia stato elaborato da tutti gli stadi per partire, bensì già al secondo istante di clock passa attraverso il primo stadio senza disturbare il primo campione che si trova già al secondo stadio.
 
{|class="wikitable"
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|-
|4Tck||D4||D3||D2||D1
|-
|5Tck
|D5
|D4
|D3
|D2
|}
Da questa tabella si capisce anche la necessità del circuito logico, che deve introdurre dei ritardi alle uscite dei singoli stadi perché appunto il campione convertito non è tutto disponibile subito in uscita, ma deve passare attraverso tutti gli stadi e per fare questo impiega diversi istanti di clock.