Discussione:Algoritmo: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Riga 179:
::Un procedimento "divergente" (cioè che si può sviluppare in una sequenza infinita di passi) ''non'' risolve un problema, proprio perché è divergente. In letteratura, la parola "algoritmo" di solito viene riservata per i procedimenti "convergenti". Secondo questa definizione, un algoritmo deve essere sia rappresentato in modo finito che eseguito in un numero finito di passi. Una fonte abbastanza attendibile potrebbe essere Knuth citato in en: "A procedure which has all the characteristics of an algorithm except that it possibly lacks finiteness may be called a 'computational method'" (Knuth 1973:5)" [[Utente:Moongateclimber|Moongateclimber]] ([[Discussioni utente:Moongateclimber|msg]]) 10:30, 9 mar 2011 (CET)
== Determinatezza della lunghezza dell'esecuzione ==
:::Innanzitutto chiedo scusa se ho sbagliato ad inserire la risposta. Io credo che la sequenza di istruzioni sia si finita (altrimenti non si arriverebbe mai alla soluzione (se non all'infinito) e dunque non sarebbe un vero e proprio algoritmo. ▼
:::Piuttosto io credo che la sequenza di istruzioni non sia affatto di numero DETERMINATO. Basti pensare ad un "ciclo" che dipende dai dati del problema e per dati diversi si ripeterebbe diverso numero di volte. In tal caso il numero di passi non è affatto determinato▼
▲
▲
--[[Utente:Igorravasi|IgorRavasi]] ([[Discussioni utente:Igorravasi|msg]]) 18:46, 10 giu 2015 (CEST)
:{{ping|Igorravasi}} Hai ragione. La lunghezza della sequenza può variare non solo a seconda dell'input, ma anche aleatoriamente, nel caso di algoritmi randomizzati. Ho appena corretto quell'errore così grossolano. Grazie mille! --[[Utente:Soujak|SoujaK]] <big>[[Discussioni Utente:Soujak|✍]]</big> 21:05, 9 lug 2015 (CEST)
|