Luigi Cremona: differenze tra le versioni

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|nomina_senatore_a_vita =
|data_nomina_senatore_a_vita = 16 marzo [[1879]]
|incarichi = Vice Presidente del Senato (1897-1898), [[Ministri della Pubblica Istruzione del Regno d'Italia|Ministro della Pubblica Istruzione]] (1898)
}}
{{Bio
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Nel 1858 passò ad insegnare al Liceo S. Alessandro (oggi [[Liceo Beccaria]]) a [[Milano]] e da qui cominciò ad istituire una rete di rapporti a livello internazionale.
Fu così che, sotto suggerimento di [[Francesco Brioschi]] e [[Angelo Genocchi]], nel 1860 Cremona fu chiamato dal [[Ministri della Pubblica Istruzione del Regno d'Italia|Ministro della Pubblica Istruzione]], [[Terenzio Mamiani]], a ricoprire la cattedra di [[Geometria Superiore]] a [[Bologna]], istituita appositamente per lui e per la prima volta con tale denominazione.
 
[[Massoneria in Italia|Massone]], nel 1866 fu tra i fondatori della [[Loggia massonica|loggia]] "Felsinea" di Bologna, della quale fu il primo [[Maestro venerabile]], con [[Giosuè Carducci]] come segretario<ref>V. Gnocchini, ''L'Italia dei Liberi Muratori'', Mimesis-Erasmo, Milano-Roma, 2005, pp.86-87.</ref>.
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Nel 1873 [[Gaspare Finali]] (Ministro dell'Agricoltura), che aveva partecipato con Cremona ad una Commissione d'Inchiesta sulla Istruzione classica, e che, durante tale inchiesta, aveva acquisito di lui altissima stima, gli offrì il posto di [[Segretario generale]] nel [[Ministero dell'Agricoltura]].
 
Cremona, lusingato per tale proposta e desideroso di abbandonare Milano, inizialmente accettò l'incarico a cui però dovette rinunciare quasi immediatamente sotto le pressioni del [[Ministri della Pubblica Istruzione del Regno d'Italia|Ministro della Pubblica Istruzione]], [[Antonio Scialoja]], che voleva affidargli il compito di dirigere e riordinare la [[Scuola degli ingegneri in Roma]].
 
Fu così che si trasferì a [[Roma]] come direttore della Scuola degli ingegneri occupandosi anche della cattedra di [[Statica grafica]] che fu poi (nel 1877) tramutata in una di [[Matematica Superiore]].
 
Nel giugno del 1880, fu nominato dal [[Ministri della Pubblica Istruzione del Regno d'Italia|Ministro della Pubblica Istruzione]], [[Francesco De Sanctis]], [[commissario regio]] nella [[Biblioteca Nazionale Centrale di Roma|biblioteca Vittorio Emanuele]] che in quegli anni si trovava in una situazione critica a causa di scandali legati a furti di libri, all'incapacità dei bibliotecari e, in generale, alla confusione che regnava al suo interno.
 
Il lavoro di Cremona ebbe come risultato quello di mettere a tacere le discussioni intorno alla biblioteca e di imporre la chiusura per iniziare il riordinamento.
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Per molti anni diresse diversi lavori del [[Consiglio Superiore della pubblica istruzione]] e, tra il 1897 e il 1898, fu anche vicepresidente del Senato.
 
Nel 1898 accettò l'incarico di [[Ministri della Pubblica Istruzione del Regno d'Italia|Ministro della pubblicaPubblica istruzioneIstruzione]], offertogli dal [[Antonio Starrabba|Di Rudinì]], incaricato di formare un nuovo [[Governo di Rudinì V|Governo]], ma rimase in carica per soli trenta giorni a causa dall'agitata situazione politica. Riuscì comunque a proporre un disegno di legge, costituito da pochi articoli, con i quali intendeva modificare quelle disposizioni della [[legge Casati]] che riguardavano le sanzioni disciplinari nei confronti degli insegnanti.
 
Nel 1900 Cremona fu chiamato dal [[ElencoMinistri dei Ministri per i Lavori Pubblici del Regno d'Italia|Ministro dei Lavori Pubblici]], [[Ascanio Branca|Branca]], per presiedere a due importanti commissioni d'inchiesta riguardanti lo sviluppo e l'ampliamento di Roma capitale; egli se ne occupò con la consueta meticolosità ma alla fine, per evitare ulteriori scandali, non accertò precise responsabilità.
 
Fu socio delle più illustri accademie italiane (Regio Istituto Lombardo, [[Accademia Nazionale dei Lincei|Accademia dei Lincei]], [[Accademia Nazionale delle Scienze (Italia)|Accademia dei Quaranta]], Accademia delle Scienze di Bologna, Accademia delle Scienze di Napoli) ed estere ([[Royal Society]] di Londra, Accademia di Amsterdam, Monaco, Gottinga, Praga e Copenaghen), dottore ''honoris causa'' presso le [[Università di Dublino]], [[Edimburgo]] e [[Oslo|Christiania]], Cavaliere dell'[[Ordine al Merito civile di Savoia]] e, nel maggio del 1903 fu insignito, dall'[[Imperatore di Germania]], dell'Ordine [[Pour le Mérite]], conferito a pochi in Italia.
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* [http://amshistorica.unibo.it/193/72/341 Necrologio di Luigi Cremona] sull'[[Annuario dell'Università di Bologna]], p. 341.
 
{{Box successione|carica=[[Elenco dei Ministri della Pubblica Istruzione del Regno d'Italia|Ministro della Pubblica Istruzione]] del [[Regno d'Italia (1861-1946)|Regno d'Italia]]|immagine=Flag of Italy (1861-1946).svg
|periodo = 1º giugno [[1898]] - 29 giugno [[1898]]
|precedente = [[Niccolò Gallo]]