Tesi di aprile: differenze tra le versioni

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# La Russia stava vivendo una prima fase della rivoluzione, nella quale la borghesia aveva preso il potere « a causa dell'insufficiente grado di coscienza e di organizzazione del proletariato ». Occorreva che il partito bolscevico, favorito dalle possibilità legali di svolgere il proprio lavoro politico - « fra tutti i paesi belligeranti la Russia è oggi il paese più libero del mondo », nota Lenin - si preparasse alla seconda fase della rivoluzione, quella che doveva dare il potere al proletariato e agli strati poveri dei contadini.
# I bolscevichi non dovevano appoggiare « in alcun modo » il governo provvisorio. Occorreva dimostrare la sua natura di classe e la sua volontà di condurre fino in fondo la guerra imperialistica.
# I bolscevichi dovevano essere consapevoli di essere attualmente un'esigua minoranza nella maggior parte dei [[Soviet]] dei deputati operai, nei quali si era operata un'alleanza « di tutti gli elementi opportunistici piccolo-borghesi » - i [[trudovikitrudovichi]], i [[Partito Socialista Rivoluzionario (Russia)|socialisti rivoluzionari]] e parte dei [[menscevichi]], da [[Nikolaj Semënovič Čcheidze|Čcheidze]] a [[Iraklij Georgievič Cereteli|Cereteli]] o all'ex-bolscevico [[Jurij Michajlovič Steklov|Steklov]]. I Soviet operai erano « l'unica forma possibile di governo rivoluzionario » e, finché fossero stati sotto l'influenza della borghesia, occorreva dimostrare gli errori della loro tattica e, insieme, sostenere la necessità del passaggio di tutto il potere statale ai Soviet, « perché le masse possano liberarsi dei loro errori sulla base dell'esperienza ».
# La Russia doveva divenire una Repubblica dei Soviet dei deputati degli operai, dei salariati agricoli e dei contadini. Sull'esempio della [[Comune di Parigi (1871)|Comune di Parigi]], l'esercito permanente sarebbe stato sostituito dall'armamento di tutto il popolo e i funzionari statali sarebbero stati tutti eleggibili e revocabili, con uno stipendio pari a quello medio di un operaio.
# Il programma agrario del Partito doveva prevedere la confisca di tutte le grandi proprietà fondiarie e la nazionalizzazione di tutte le terre, mettendole a disposizione dei Soviet locali dei deputati dei salariati agricoli e dei contadini.