Letteratura siriaca: differenze tra le versioni

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Il [[V secolo]] vide lo [[scisma]] fra i [[monofisiti]] nelle zone occidentali ed i [[nestoriani]] in quelle orientali. Ciò ebbe una ripercussione addirittura nella scrittura, in quanto il tradizionale alfabeto ''estrànghelo'' si evolse nel nuovo alfabeto ''serto'' o ''giacobita'' nelle Chiese occidentali; e nell'alfabeto ''nestoriano'' in quelle orientali. Questo portò alla formazione di due letterature parallele, in polemica tra di loro riguardo la [[cristologia]]. Invece non subì conseguenze la qualità letteraria; i due secoli seguenti furono sotto molti aspetti una continuazione dell'età d'oro, in quanto si affermarono importanti poeti e teologi: tra i monofisiti [[Giacobbe di Sarug]], [[Filosseno di Mabbug]], e [[Giacobbe di Edessa]]; tra i nestoriani [[Iba di Edessa]], [[Ahai]], [[Babai il Grande]], [[Isacco di Ninive]], [[Narsai]], Mar [[Aba I]], [[Tommaso di Edessa]] e [[Mār Abhā di Kashkar (scrittore)|Mār Abhā di Kashkar]]. Da un manoscritto della fine di quest'epoca ci è pervenuta la più antica [[Lettera di Mara Bar Serapion|Lettera]] di [[Mara bar Serapion]], probabilmente una delle prime testimonianze non cristiane su Gesù.
 
A questo periodo appartengono anche molte eccellenti traduzioni dal [[lingua greca|greco]] ([[Romanzo di Alessandro]], Aristotele, Ippocrate, Galeno, Plutarco, ecc.) e dal persiano [[lingua pahlavi|pahlavi]], ad es. ([[Pañcatantra|Calila e Dimna]]). In siriaco conserviamo molta letteratura sapienzale medio-persiana che è andata perduta nella lingua originale. Le traduzioni dei testi filosofici greci cominciarono all'inizio del [[VI secolo]] con le versioni anonime dei primi libri dell'[[Organon]] di Aristotele, e continuarono nel corso del secolo con le traduzioni e i commenti di [[Sergio di Reshaina]], [[Paolo il Persiano]] e [[Proba]]; per proseguire nel [[VII secolo|VII]] e nell'[[VIII secolo]] con le opere di [[Attanasio di Balad]], di [[Giorgio delle Nazioni]] e del già citato ''Giacobbe di Edessa''.
 
Nel [[VI secolo]] i monofisiti furono riorganizzati da [[Giacomo Baradeo]] (morto nel [[578]]), vescovo di [[Arcidiocesi di Edessa di Osroene|Edessa]] e fondatore della [[Chiesa ortodossa siriaca]] o ''giacobita'', che da lui prese il nome. Tra gli autori giacobiti va ricordato il vescovo [[Giovanni da Efeso]] ([[506]]-[[588]]), che si occupò di storiografia e di agiografia.